Nuovo campo di atletica per Cadeo
L'associazione di atletica locale ha una sede propria. Il progetto del campo ha preso via mesi fa, grazie alla sinergia tra Amministrazione e Libertas Cadeo
“Ragazzi, divulgate lo sport, è un grande maestro: ci insegna che a sacrificio corrisponde risultato, senza scorciatoie. Lo sport, qualsiasi sport scegliate, è lealtà, competizione sana e rispetto dell’altro anche se avversario. Ci insegna tanto, anche nella vita”. Sono le parole pronunciate da Marco Bricconi, primo cittadino di Cadeo all’inaugurazione del nuovo campo di atletica a Roveleto alla presenza della Libertas Cadeo con i suoi atleti, degli amministratori e del sacerdote don Stefano Antonelli. Finalmente l’associazione di atletica locale ha una sede propria, un luogo dove allenare gli atleti e sentirsi a casa, come emerge dalle parole di Gabriele Fortunati, presidente Libertas Cadeo: “Avevamo un sogno, quello di avere un posto nostro e lo abbiamo realizzato, insieme”.
Il progetto del campo ha preso via mesi fa, grazie alla sinergia tra Amministrazione e Libertas Cadeo. “Nel mese di agosto l’Amministrazione Comunale ha formalmente affidato all’associazione la gestione dell’area posta tra via Veneto, Torino e Urbino, da adibire ad uso esclusivo dell’attività sportiva – spiega Bricconi -, valida fino al 31 luglio 2025, con concessione rinnovabile. Il Comune verserà un contributo economico di 21 mila euro in 5 anni, da utilizzare per la realizzazione delle opere e le migliorie”. “Mi auguro che l’inaugurazione di oggi sia un punto di partenza in cui si gettano le basi e si prosegua negli anni a venire – aggiunge Corrado Pagani, fiduciario provinciale FIDAL-; e che l’impianto sia fruito da tanti ragazzi e soprattutto che tanti di loro si appassionino
all’atletica e ci regalino risultati sportivi, anch’essi importanti”.
Il campo è stato dedicato alla memoria del Cav. Luigi Civardi, “padre” della Libertas Cadeo. “Il cav. Civardi è stato vicesindaco per anni del nostro paese e allenatore di atletica – sottolinea la vicesindaca Marica Toma -. Quando ci allenavamo ci ha insegnato a non lamentarci mai, ad affrontare i problemi in modo positivo, senza cadere nella lamentela. Un grande insegnamento per tutti, in questo tempo difficile ancora più prezioso”.