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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Perugia fa bottino pieno a Piacenza. Troppe assenze per una buona Lpr

L'Lpr Piacenza debutta in campionato con una sconfitta con la Sir Safety Perugia. Troppe le assenze per i biancorossi che alla lunga devono cedere di fronte agli umbri capaci di portare a casa l'intera posta in palio nonostante un match per tre set assolutamente equilibrato

L’Lpr Piacenza debutta in campionato con una sconfitta con la Sir Safety Perugia. Troppe le assenze per i biancorossi che alla lunga devono cedere di fronte agli umbri capaci di portare a casa l’intera posta in palio nonostante un match per tre set assolutamente equilibrato. Marshall è seduto nell’area riservata agli scout in attesa del transfer da Cuba, Tzioumakas è ancora in Grecia con la nazionale, Parodi è impiegabile solo a sprazzi in seconda linea mentre Yosifov è al rientro dopo 10 giorni di stop; sono queste le condizioni di una Piacenza che si presenta ai nastri di partenza fortemente incerottata ed a corto di cambi e di intesa, non basta l’assenza di Atanasijevic in casa perugina (onorevolmente sostituito da Berger) per controbilanciare i pesanti forfait dei padroni di casa, costretti a giocare con un assetto di squadra gioco forza rivoluzionato. Hierrezuelo in palleggio, Hernandez opposto, Clevenot e Zlatanov a ricevere, Alletti ed il rientrante Yosifov al centro con Mania libero, sono queste le scelte di Alberto Giuliani che in panchina deve reinventarsi Papi come terzo schiacciatore e Parodi come rincalzo alla bisogna. Più scelta per Slobodan Kovac che, nonostante Atanasijevic sia inutilizzabile, può permettersi una panchina con Mitic, Della Lunga e l’olimpionico Buti; il tecnico croato sceglie una ricezione a 4 con Zaytsev-Berger-Bari-Russel con Podrascanin e Birarelli al centro e De Cecco al palleggio mentre Tosi si alterna con Bari nelle fasi si difesa. L’Lpr si dimostra competitiva scattando avanti in tutti e tre le prime frazioni di gioco, finché regge la seconda linea e l’attacco ha un buon cambio palla Piacenza gioca punto a punto con la Sir, superata solo dalle rotture prolungate dai nove metri di Zaytsev nel terzo set e di Podrascanin nel primo. Nel mezzo Piacenza alterna buone cose in attacco a momenti di black-out, evidente la coperta corta in questo fondamentale dove Zlatanov soffre in ricezione e Clevenot non appare in giornata di grazia, Hernandez è il solito marcatore implacabile (18 punti e 55% in attacco) e pareggia il confronto alla distanza con lo Zar, ma soffre visibilmente dal terzo set in avanti quando il muro di Perugia sembra imbavagliarlo a dovere, togliendo a Piacenza buona parte delle risorse offensive. Perugia ha fatto meglio a muro con 9 blocks contro 5 (Podrascanin 4, Yosifov 3) ed in ricezione (52% contro 43%) dove si sono ben distinti sia Berger (50%) e Russel (565) non particolarmente impegnati dalla battuta Lpr (solo 3 aces), mentre i ragazzi di Giuliani hanno attaccato con il 47% di squadra (Hernandez 55%, Zlatanov 47% con 11 punti e Clevenot 38% con 8 punti) contro il 51% dei vice campioni d’Italia (Berger 63% e 12 punti, Russel 56% e 14 punti, Zaytsev 44% e 18 punti). Nel complesso si può affermare come Piacenza sia rimasta in partita fin tanto che l’attacco si è mantenuto su buon livello e Yosifov è rimasto in campo dando un buon contributo a muro, dopo le troppe defezioni hanno tolto energia e cambi all’Lpr permettendo ad una buona Perugia di chiudere con 3-1 finale molto combattuto. L’impressione avuto nei primi set è comunque quella di una formazione fortemente competitiva ed in grado,  una volta che rientreranno tutte le assenze in particolare quelle di Marshall e Parodi, di andare lontano.

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