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Pareggio acciuffato coi denti: il Piacenza fa 2-2 contro il Brescia

34esima giornata del campionato di serie B di calcio. Due volte in superiorità numerica, gli uomini di Pioli, di contro, vanno sempre in svantaggio. A Tognozzi e Caracciolo rispondono Moscardelli e Ferraro, quasi allo scadere. 3 espulsi, tra cui Graffiedi. Passo indietro rispetto a Parma, soprattutto per le tante occasioni sprecate

Qualche mese fa sarebbe stato un pari d’oro. Oggi sa di occasione sprecata. Due volte in superiorità numerica, due volte sotto. Contro il coriaceo Brescia di Sonetti, il Piace marca il 2-2. Non gioca con l’intensità solita, e fa qualche errore di troppo. È l’addio definitivo al treno dei play-off?
 
 La cronaca. C’è subito un avvio shock. Lancio di Olivi al volo, Graffiedi s’invola e viene atterrato da Mareco. Fallo da ultimo uomo e l’arbitro Girardi non ha dubbi: espulsione per il difensore bresciano e rigore al 2’ pt. Guzman sfida Viviano, ma sbaglia. Secondo errore consecutivo per l’attaccante paraguaiano. Si rimane sullo 0-0, ma le rondinelle sono in campo in 10.

 Si fa male Riccio. Il capitano, probabilmente dolorante per un problema muscolare, lascia spazio a Nainggolan. La partita si trascina lenta, senza grosse fiammate. Si fa vedere il Brescia, al 17’ pt: Zammuto e Cassano non s’intendono, il portiere non trattiene, arriva Possanzini che ruba palla e prova il diagonale, fuori di poco. Replicano i padroni di casa poco dopo: tiro a girare di Guzman con palla che si spegne a lato. Ma il Piacenza non sembra avere nemmeno un lume dell’intensità di Parma. E si vede, con il vantaggio bresciano: Tognozzi entra in area, dialoga con Possanzini e Caracciolo, è solo davanti a Cassano e lo batte. 0-1 al 28’ pt. I biancorossi provano a darsi una mossa: bell’azione di Calderoni, Moscardelli cozza di testa, Viviano salva con un bel colpo di reni. È il preludio al pareggio, con Moscardelli che torna formato Maradona. Ubriaca due avversari - dribbling a rientrare - salta l’uomo di tacco e mette, di sinistro, sul palo più lontano. Pari allo scadere del pt.

 Inizia il st e il trend, almeno all’inizio, non cambia. È sempre il Piacenza a essere arrembante. Poi c’è un’escalation di cattiveria: due espulsi. Comincia Graffiedi: fallaccio - inutile - su Bega. Quest’ultimo non è da meno: falcia Moscardelli, e si becca il rosso pure lui, poco dopo. Biancorossi sempre con un uomo in più, ma 10 contro 9.
   
 La partita piano piano si spegne. I padroni di casa sembrano perdere la foga agonistica. I bresciani, invece, s’arrabattano come possono, con mestiere. Un mestiere che porta addirittura al vantaggio. Dormita di Olivi, Caracciolo s’incunea e marca visita: 1-2 per l’ex palermitano. Tutto finito? Nemmeno per sogno. Ci pensa lui, San Ferraro: solito cross al bacio di Guzman e inzuccata vincente: 2-2 al 42’ st. Si susseguono scaramucce varie, ma non accade più nulla. Negli spogliatoi il Piacenza va con un punticino, e un po’ di recriminazione.

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