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Piacenza da brividi. Vittoria a Siena e terzo posto in classifica

quarta vittoria nelle ultime cinque partite e terzo posto in classifica insieme alla Viterbese. Quella di Siena è una vittoria pesante non solo per i tre punti e per la graduatoria

Piacenza da brividi: quarta vittoria nelle ultime cinque partite e terzo posto in classifica insieme alla Viterbese. Quella di Siena è una vittoria pesante non solo per i tre punti e per la graduatoria, ma perché arriva dopo una prestazione maiuscola sotto tutti i punti di vista: tecnico, mentale e tattico. Franzini sceglie Cazzamalli a centrocampo per fronteggiare la folta mediana senese e per aiutare la difesa contro la temibile coppia Marotta-Mendicino schierando al contempo Sciacca al posto Di Cecco come terzino destro. Colella deve rinunciare a Iapichino sulla sinistra schierando Masullo, mentre Rondanini e Ghinassi vincono rispettivamente i ballottaggi con D'Ambrosio e Bordi; a sorpresa Ivanov parte titolare in porta. Inizio arrembante per i biancorossi che collezionano ben quattro angoli nei primi minuti di gioco aggredendo molto alto i toscani probabilmente non preparati ad un Piacenza cosi intraprendente in apertura; all'ottavo minuto prima occasionissima con Sciacca che non trova l'impatto vincente colpendo il palo a pochi metri dalla porta dopo un salvataggio della difesa bianconera su inserimento di Cazzamalli. E' un Piacenza che sembra messo meglio in campo , obbligando il Siena a giocare in spazi ampi senza riuscire a ripartire; sono ben 6 i calci dalla bandierina per gli ospiti in 15 minuti che confermano una schiacciante supremazia territoriale dei ragazzi di Franzini culminata con la rete di Matteassi che raccoglie una combinazione Franchi-Agostinone da sinistra. Al ventiduesimo e' Firenze a sfiorare il pareggio di testa su palla prolungata di testa di Mendicino in piena area di rigore con un Siena che, passata la furia iniziale del Piacenza, sembra trovare finalmente lo spazio per imbastire qualche timida azione offensiva sempre sull'asse Mendicino-Marotta.

E' Silva al trentatreesimo in acrobazia su angolo a sfiorare il raddoppio, il Piacenza ogni volta che si distende in avanti da la sensazione di poter far male grazie ad una organizzazione di gioco precisa supportata da una condizione atletica invidiabile in cui il centrocampo sembra farla da padrone con Cazzamalli, Taugoudeau e Matteassi uomini-ovunque e capaci di sfiorare il raddoppio nel finale di prima frazione di gioco con una punizione rasoterra del francese solo sfiorata dall'esterno grossetano. Primo tempo che il Piacenza chiude in vantaggio grazie ad una parte iniziale dominata a cui è seguita una seconda fase di assoluto controllo; troppo approssimativo il Siena con un centrocampo folto ma scarsamente organizzato e confusionario; incapace di fronteggiare l'ottimo schieramento tattico degli ospiti.

Ripresa che inizia con il break di Agostinone che serve in profondità Razzitti che manca però l'impatto con il pallone da buona posizione; il Siena prova ad essere più aggressivo. Al settimo minuto clamosoro errore difensivo del Piacenza con Miori che esce su un pallone vagante calciando male il rinvio, palla che torna a Masullo che a porta vuota deposita superando il colpevole estremo difensore piacentino per un pareggio tanto casuale quanto immeritato sino a quel momento. Il Piacenza però ha la forza e la bravura di ripredersi immediatamente il vantaggio: cross preciso dalla destra di Matteassi  e Cazzamalli che giganteggia al centro dell'area infilando imparabilmente alle spalle di Ivanov  a fil di palo. Al minuto 62 Colella prova a riprendersi la partita inserendo Gentile (match winner contro il Livorno) per Doninelli e Grillo sull'out di destra per Rondanini con l'intento di dare una maggiore dinamicità ad un centrocampo in perenne sofferenza ed incapace di trovare alternative di gioco al lancio lungo per Mendicino e Marotta.

E' proprio Gentile ad incunearsi in area colpendo pericolosamente in diagonale a fil di palo, con il Siena che sembra produrre il maggior sforzo per raggiungere la seconda marcatura nel cuore della ripresa inserendo il giovane attaccante Bunino per il fantasma Marotta. Ci pensa Saber a smorzare sul nascere ogni velleità dei locali; azione personale da brividi del centrocampista ex-Entella che salta centralmente l'intera difesa toscana superando per la terza volta Ivanov con una rete di pregevole fattura. Passano due minuti e l'arbitro inventa un rigore per presunto fallo di Silva in evidente anticipo  su Bunino,  Miori si riscatta per l'errore sulla rete di Masullo parando a mano aperta il rigore di Mendicino; è l'episodio che taglia le residue speranze dei bianconeri per rientrare in un match che il Piacenza ha giocato sempre palesando una notevole superiorità nemmeno inficiata dalla casuale rete senese ma anzi controllando sempre il match senza quasi mai soffrire le asfittiche trame toscane. 

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