Piacenza imbrigliato a Carrara. Rolfini firma il primo dispiacere esterno per i biancorossi
Primo dispiacere esterno per il Piacenza che incappa a Carrara nella seconda sconfitta stagionale dopo lo stop al Garilli con l’Alessandria
Primo dispiacere esterno per il Piacenza che incappa a Carrara nella seconda sconfitta stagionale dopo lo stop al Garilli con l’Alessandria. Un match, quello disputato sul sintetico dello stadio “Dei Marmi” caratterizzato da un alto tasso di combattività e dagli scarsi spazi a disposizione; bravi ai padroni di casa ad imbrigliare le trame dei biancorossi grazie ad un centrocampo attento in marcatura e ad una notevole spinta sulle fasce laterali che ha costretto i piacentini ad un giro palla molto lontano dalla porta avversaria. La Carrarese conferma di attraversare un buon momento di forma dopo un avvio di campionato stentato condito da tre sconfitte iniziali, il 4-3-3 di Danesi è composto da due difensori centrali prestanti ma rapidi come Battistini e Massoni, un trio di mediani come Marsili-Rosaia e Cristini abili in marcatura ma veloci nell’innescare il tridente offensivo composto da esterni pericolosi come Tutino e, soprattutto, Floriano in continua proiezione verticale. La squadra di Franzini ha sofferto soprattutto sulle ali dove non ha potuto macinare le consuete sovrapposizione e i tagli verso l’interno: i giovani toscani Migliavacca a destra e Dell’Amico a sinistra hanno costretto sia Franchi che Matteassi a ripiegare in chiave di copertura per aiutare Agostinone e Di Cecco (preferito a Sciacca) non permettendo al centrocampo di trovare quegli sfoghi esterni utili per uscire dalla morsa del centrocampo marmifero. Proprio nel cuore del gioco il Piacenza ha avuto le maggiori difficoltà: merito della gabbia che Danesi ha costruito intorno a Taugourdeau con Rosaia e Cristini che turno uscivano a pressare il regista francese, ma in generale i biancorossi sono riusciti a costruire ben poco con l’unico sussulto in finale di primo tempo grazie al colpo di testa di Cazzamalli su cross di Matteassi respinto in tuffo da Lagomarsini; per il resto tanta battaglia a centrocampo con i toscani pericolosi con Rosaia (tiro da fuori con traversa colpita in pieno) e Miracoli (fermato in disperata uscita da Miori). E’ Rolfini al minuto 77 a decidere la contesa ed a regalare tre punti d’oro alla Carrarese: punizione di Marsili, colpo di testa di Delll’Amico, traversa piena e tap-in vincente per il sostituto di Miracoli; il finale ci ha regalato solo la doppia espulsione di Silva (brutto ed inutile fallo a centrocampo su Floriano) a cui ha fatto seguito un parapiglia in cui Marsili ha pensato bene di ristabilire la parità di uomini in campo con un Piacenza che termina con uno sterile forcing con un improvvisato 3-3-3 i cui Cazzamalli si abbassa a centrale di difesa ed il tridente inedito composto da Titone-Debeljuh e Franchi, incapaci però di creare ulteriori pericoli alla solida difesa dei padroni di casa. Se la vittoria di Siena ci aveva consegnato un Piacenza scintillante, lo stop di Carrara ci riporta una formazione più macchinosa e meno brillante, vittima forse di una squadra avversaria che tatticamente ha ben contrastato i biancorossi. Lunedì nel posticipo serale contro l’insidioso Como ci sarà la possibilità di un pronto riscatto contro un formazione appaiata al sesto posto di una classifica che per il Piacenza rimane comunque molto ricca.