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Niente da fare per il piace, il pareggio non serve a niente

Il gambero biancorosso compie un passo decisivo verso la retrocessione diretta in Seconda Divisione (conseguenze del fallimento escluse) impattando in modo indecoroso con la scarsissima compagine nerazzurra del Latina

Il gambero biancorosso compie un passo decisivo verso la retrocessione diretta in Seconda Divisione (conseguenze del fallimento escluse) impattando in modo indecoroso con la scarsissima compagine nerazzurra del Latina. Ritmo per oltre 60 minuti pari alle gloriose e mai dimenticate partite tra scapoli ed ammogliati del sabato pomeriggio anni 60-70 dove non è mancato l’agonismo, ma tutto il resto a partire dalla determinazione nei duelli, nel raggiungere per primi i palloni e nel suggerire al portatore di palla una qualunque azione in una qualunque zona del campo.

Dato atto che, se ai giocatori biancorossi è venuta meno ormai la motivazione a mostrarsi validi e professionisti come gruppo, non si possono negare loro almeno un chilo e mezzo (carta compresa) di attenuanti stagionate, non si riesce a trovare un motivo perché, benché noi fossimo tra questi, si debba salvare un papavero secco fin nelle radici che affondano nelle acque della Trebbia.

Il Piacenza di questo campionato ci ha abituato a due tipi di partenza: o dopo il fischio d’inizio subisce uno o due gol rocamboleschi, oppure esercita una pressione continua per dieci-quindici minuti e se segna durante questo periodo solitamente non termina sconfitto. Oggi si è assistito a questa seconda versione ed infatti al 3’ Bombagi corre fin sulla linea di fondo nel settore destro dell’area  e tira in diagonale violentemente costringendo Martinuzzi a deviare di pugno in angolo all’ altezza del primo palo.

Piacenza-Latina 1-1 ©Alberese/IlPiacenza

Al 7’ il Latina si fa vedere e l’arbitro fa capire da che parte starebbe quando  Agodirin fugge verso l’area biancorossa contrastato vanamente da Visconti che, soprattutto con le cattive e con una mano sulla spalla, gli ruba il pallone mandandolo a terra appena entrato in area: ci è sembrato fallo da ultimo uomo, le conseguenze possibili non sono state decretate dal figlio d’ arte sig. Borriello.

Il Piacenza non si è ancora quietato ed al 17’ Lisi entra dalla sinistra in area, converge verso l’angolo dell’area piccola, ma il pallone gli viene strappato in extremis in scivolata da Farina.Il ritmo si fa “normale” oppure, volendo enfatizzare come gli abili commentatori delle trasmissioni satellitari, la tensione per la posta in palio è talmente alta che le squadre non riescono ad esprimersi adeguatamente.

Al 31’ Bombagi batte direttamente in porta un calcio di punizione dal lato corto dell’ area a destra; il tiro è tesissimo e Martinuzzi si salva di pugno in calcio d’ angolo sul lato opposto.Seguono tre calci d’ angolo dalla destra d’ attacco dei biancorossi ma senza esito alcuno.

Al 39’ Rodriguez nel settore centrosinistra dell’area appoggia di testa al centro a Volpe che, dopo il rimbalzo, colpisce di destro mandando di poco a lato del palo alla destra del portiere pontino. Le notizie che giungono nell’intervallo della altre contendenti non sono per nulla rassicuranti e pare che i biancorossi se ne rendano conto, rientrando con maggior veemenza nel il secondo tempo per i soliti dieci-quindici minuti di pressione.

Al 2’ Rodriguez, spalle alla porta appena dentro l’area, gira corto alla propria sinistra all’ accorrente Volpe che raggiunge il limite dell’area piccola, ma Martinuzzi devia in angolo. Al 18’ punizione dalla trequarti sinistra di Ruggeri a spiovere, Martinuzzi devia di pugno, tre biancorossi sono tanto lesti a presentarsi soli davanti al portiere laziale, quanto incapaci di spingere in rete, nonostante Rodriguez contenda la palla alta al portiere avversario.

Al 26’ il calamaro piacentino prova a sfuggire alla padella dell’ultimo posto a tavola. Pani inventa un tiro da fuori area, trenta-trentacinque metri nel settore centrodestra, la palla rimbalza due volte ed inganna un deconcentrato (o coperto)  Martinuzzi che guarda il pallone insaccarsi nell’ angolino alla sua destra.

La partita, ovviamente, si anima ed il Piacenza prova a tenere il risultato, visto che sperare di raddoppiare con le lune storte odierne di Giovio e Rodriguez (arretrato a trequartista dopo l’uscita di Bombagi) ed altri è un pensiero non attuabile.Il Latina comincia a riversarsi con discreta facilità nella metà campo biancorossa ed al 32’ Agodirin ruba palla sulla linea di fondo del settore destro dell’ attacco ospite a Ruggeri e tira in diagonale, Ivanov respinge di pugno.Il pareggio, ahinoi, è nell’ aria ed al 37’ Berardi batte una punizione dalla trequarti destra, dall’ altro lato, in area, Fossati appoggia al centro per Agodirin, il quale, dal limite dell’ area colpisce al volo ed insacca il pareggio nell’ angolino destro di Ivanov.

Le squadre sostanzialmente si afflosciano, il Piacenza è più volitivo per dovere di firma e c’é il tempo per due “perle”. L espulsione di Giacometti per doppia ammonizione nel tempo quasi record di due minuti e l’arbitro che decreta la conclusione mentre il pallone è in volo dopo un calcio d’ angolo dei piacentini: un modo come un altro per farsi notare in extremis.

L’ultimo posto in classifica, dati i risultati altrui, è cosa fatta. Resta da giocare un trittico di partite dove la sofferenza lascerà il posto allo stupore irrimediabile, all’ incredulità del bambino al quale si è sgonfiato lo zucchero filato, alla perdita di parola di colui che viene a sapere che la moglie/compagna per compleanno non gli ha regalato la solita cravatta.

Se nemesi si doveva compiere, perfetta così era difficilmente immaginabile. La famiglia Garilli ha raccolto la squadra, la città, insomma ci ha raccolto con le pezze al c.... nell’ allora C2 e ci lascia nell’ attuale C2, cioé la Seconda Divisione di Lega Pro, con le pezze che si stanno dando da fare per adottare ognuna di esse il c...... di qualche giocatore,  dirigente ed ex dirigente, mentre agli attoniti tifosi (a fine partita un gruppuscolo di aficionados capitanati dal leader maximo  si è “incontrato” negli spogliatoi con squadra e accompagnatori) non resta che rimpiangere il tempo passato , accorgendosi che, purtroppo, se la squadra è tornata indietro, noi tutti no, avendo sulla carta d’ identità ben ventinove anni in più.

Ora si va mercoledì a Trieste per il recupero: noi ci saremo, per dovere di cronaca e per passione irriducibile, dal momento che il “noi c’ eravamo” deve valere nella cattiva sorte attuale e nella buona sorte dell’ ormai lontano spareggio di Napoli col Cagliari per la permanenza in Serie A e così fu.

FORMAZIONI

PIACENZA: IVANOV, MARCHI-RUGGERI-BINI-VISCONTI, VOLPE-PICCINNI-PANI-LISI, BOMBAGI, RODRIGUEZ

LATINA: MARTINUZZI, GASPERINI-GIACOMETTI-AGIUS-FARINA, MATUTE-BERARDI-FALZERATO-BURRAI, AGODIRIN-MARTIGNALO.  Allenatore Sig. STEFANO SANDERRA

ARBITRO: Sig.  FRANCESCO BORRIELLO di Mantova

GOL

PIACENZA: Pani al 26’ st

LATINA: Agodirin al 37’ st

SOSTITUZIONI

PIACENZA: Giovio per Bombagi al 17’ st, Campagna per Marchi al 21’ st, Lussardi per Volpe  al 39’ st

LATINA: Tulli per Berardi  e Fossati per Martignalo al 29’ st, Burzigotti per Burrai al 48’ st

AMMONITI

PIACENZA: Volpe al 31’ st per proteste, Campagna al 34’ st per sgambetto su Fossati alla trequarti sinistra, 

LATINA: Matute al 6’ pt per sgambetto su Lisi lungo la linea laterale sinistra, Berardi al 18’ pt per sgambetto su Lisi alla trequarti sinistra

ESPULSI

LATINA: Giacometti per ammonizione al 46’ st per sgambetto su Campagna lungo la linea laterale destra e seconda ammonizione per nuovo sgambetto su Campagna a centro campo al 48’ st

GIUDIZI

IVANOV 7 come spesso accade, chi contestato precedentemente in questi tipo di partite si riscatta

RUGGERI 5.5 impreciso e dà poca spinta

VISCONTI 5 è graziato enormemente dall’ Arbitro; prosegue nell’ involuzione

MARCHI 6 solito motivatore, ma la condizione fisica è calante

PANI 7 poche parole e molti fatti, chissà cosa pensa veramente in campo

CAMPAGNA 5.5 non ha arginato nullaLISI 6 birra in esaurimento

BINI 5.5 però ha giocato gli ultimi minuti come capitano

GIOVIO 5 esattamente come Vucinjc, irritante nella pochezza, ma rientra da un infortunio

VOLPE 7 un altro che non ci sta a naufragare

PICCINNI 6.5 forse a Bari avrebbe giocato meno, ma magari anche sofferto meno

RODRIGUEZ 5.5 in fin dei conti non incide, nemmeno da trequartista

BOMBAGI 5.5 il tiro è la sua caratteristica, ormai abbiamo poco tempo per scoprire le altre qualità

LUSSARDI n.v. sempre alla ricerca del ritmo partita

ARBITRO 6.5 vista dalla nostra parte, meriterebbe mezzo voto in più per non aver espulso Visconti  all’ inizio; ha permesso al Piacenza più di quanto abbia permesso al Latina, probabilmente era ben disposto anche in caso di azione dubbia in area nerazzurra, ma non gli  è stata data incredibilmente  nessuna occasione. Il fischio finale, col calcio d’ angolo in cottura, è umanamente comprensibile

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