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Piacenza, play-off addio: al Garlli perde 1-3 col Seregno

Il Piacenza conclude mestamente il proprio campionato ed il proprio cammino nei play-off con una prestazione desolante. La partita di oggi è l' emblema di una stagione, checché ne dicano il trainer Viali ed i Presidenti Gatti, deludente e gettata via senza appello

Il Piacenza conclude mestamente il proprio campionato ed il proprio cammino nei play-off con una prestazione desolante. La partita dell'11 maggio è l’ emblema di una stagione, checché ne dicano il trainer Viali ed i Presidenti Gatti, deludente e gettata via senza appello. L’eliminazione al primo turno dei play-off che preclude e chiude ogni ulteriore discorso, in ambito prettamente sportivo, di promozione in Lega Pro si è materializzata questo pomeriggio a fronte di una squadra che non è composta da marziani, ma da giocatori di categoria, con alcuni di essi con più esperienza, tecnica e vigore attorno i quali girano gli schemi di gioco dettati da un allenatore che sa di calcio a questi livelli.

Il Seregno rifilò tre gol in rimonta a gennaio al Piacenza di Venturato e rifila tre gol, senza discussione, al Piacenza di Viali: in questa semplice similitudine c’é il segreto di una stagione sprecata per mille motivi e che non è nemmeno servita a costruire uno scheletro di impalcatura su cui fare leva per le prossime stagioni: siamo al punto zero.

Se mancava ancora un tassello, questo è venuto al termine, quando nessuno-ma non parliamo dell’ astuzia di Ulisse-si è presentato in sala stampa, dopo il corteo di presenzialisti di due settimane or sono.

Nel secondo tempo, gol a tempo scaduto e partita spenta a parte, i biancorossi non hanno scagliato un tiro non solo verso la porta, ma nemmeno verso la linea di fondo degli azzurri brianzoli, i quali hanno fatto la partita che dovevano fare su un campo esterno dove avevano a disposizione un solo risultato-la vittoria- per qualificarsi, a  differenza dei ragazzi di Viali i quali potevano “gigioneggiare” su ben due risultati utili.

Eppure la partenza a razzo aveva illuso tutto, avversari compresi. Infatti, al 40’ secondo dall’ avvio, un lancio di Bovi da centrocampo nella terra di nessuno nel settore centro sinistra dell’ attacco biancorosso, trova Marrazzo quale unico essere vivente nel raggio di venti metri; la palla gli ricade sui piedi, il centravanti entra in area e  Dosoli gli esce incontro in clamoroso ritardo, ma il bomber tra la varie scelte a disposizione sceglie una palombella indirizzata all’ orbita lunare, lasciando così le squadre in parità.

Due minuti dopo, altro quasi super-pericolo per la porta di Dosoli, ma anche in questo caso niente gol. La partita assume toni molto più compassati dopo appena cinque minuti ed il Seregno, nell’ indifferenza più totale dei piacentini, guadagna costantemente metri di campo, ma si assiste ad una molteplicità bi-partisan di errori di misura anche banalissimi e null’ altro accade.

Però,  se il Piace dorme traccheggiando su una formazione che è stata scelta per tenere il pareggio, il Seregno sa cosa deve fare e sa come deve farlo col trio Battaglino-Magrin-Cavalcante.

Gli azzurri hanno in tutto il primo tempo una sola occasione e non la sprecano. Punizione centrale da 30 mt, batte Magrin sopra la barriera, il pallone batte terra nell’ area piccola e s’ insacca alla destra di Serena, sorpreso ed in netto ritardo.

Il Piacenza, dopo minuti di “bambola” da naufragio, accenna ad un tentativo di reazione, complice l’ Arbitro che con l’ assistente sotto la tribuna a bandierina alzata, fa segno a Marrazzo di non fermarsi per il presunto fuorigioco; il centravanti perde un paio di secondi dallo stupore, poi s’ invola convergendo dalla destra verso il palo più vicino della porta avversaria, ma si fa incantare dalla maglia nera di  Dosoli, permettendogli di deviare in angolo alla disperata.

Si rientra per il secondo tempo ed i bagliori di riscossa durano anche meno dei cinque minuti della prima parte della contesa. Dopo un paio di contrasti alla ricerca delle tibie degli avversari, al 12’ Mureno scende sulla sinistra ed all’ altezza del prolungamento del vertice dell’area crossa per il centro area dove Marzeglia svetta come un Watusso vanamente scalato da Tognassi ed infila senza difficoltà alla destra di Serena che si contorce in un inutile volo a mezz’ aria.

Il Piacenza sta facendo l’ inchino finale davanti all’ isola di Seregno. Al 14’ Cavalcante scende sulla sinistra, va sulla linea di fondo in  area di rigore e rimette al centro per Battaglino che dal limite dell’ area calcia, Serena devia a terra in angolo alla propria destra.

Siamo all’ atto finale che spegnerà tutti i sogni residui per coloro che ancora oggi ci credevano.

Azione in perfetto rilancio da contropiede all’ altezza della lunetta del centrocampo; Battaglino avanza e dà a Cavalcante leggermente defilato a sinistra, l’ esterno alto scende, entra in area e calcia in diagonale, Serena respinge nell’ unico settore dove non dovrebbe; la palla giunge in centro aea a Marzeglia, il quale scarta sulla propria sinistra e scaglia un missile terra aria che non lascia scampo alle speranze già minime dei piacentini.

Non c’é più nulla da dire, ma proprio nulla. Sanashvili dimostra grande nervosismo, gli Ultras inneggiano agli obblighi intestinali dei biancorossi e nel contempo inneggiano al Seregno, con tanto di prolungati applausi finali ai ragazzi di Sassarini.

Il gol della bandiera serve a far ammonire Marrazzo, il quale corre a strappare il pallone in rete dalle mani  di Dosoli: con la palla in mano chiede insistentemente alla panchina quanto manca alla fine-siamo già in recupero- e alla conferma che si tratta di secondi scaglia il pallone fuori dal campo.

Per la cronaca, il calcio d’ angolo lo batte al 48’ dalla destra l’ irritabile Sanashvili per la testa di Emiliano, ma non tralasciamo che al 41’ il Seregno poteva fare quattro con Marzeglia che obbliga Serena ad una deviazione in angolo a terra sulla propria sinistra.

Si resta chiusi per una mezz’ oretta all’ interno dello stadio in timore di manifestazioni ultras, il tempo non trascorre mai senza nemmeno il rituale della sala stampa, vuota come il bilancio di questa stagione e che fa per l’ ennesima volte quanto sìa difficile mettere in pratica le speranze quando non si è razionali e lucidi e non si è capaci da parte di tutte le componenti, ogni tanto, di mettersi attorno ad un tavolo e cercare di vedere le cose come stanno realmente.

PIACENZA: SERENA, CAVICCHIA-SANASHVILI-EMILIANO-TOGNASSI, TACCHINARDI- PIGNAT (COLOMBO al 18’ st)-BOVI (AMODEO al 7’ st), VOLPE, MARRAZZO-MARTINO (MINASOLA al 21’ st). ALL.: WILLIAM VIALI

SEREGNO: DOSOLI, LUCENTE- MURENO-CORTINOVIS-DI MAIO, MAGRIN (CONFORTO al 21’ st)-VITALI (COMI al 4’ st)-LACCHINI-BATTAGLINO, MARZEGLIA-CAVALCANTE (GIAMBRONE al 33’ st). ALL.: DAVID SASSARINI
ARBITRO: SIG. MARCELLO ROSSI di NOVARA

GOL
PIACENZA: Emiliano al 48’ st
SEREGNO: Magrin al 21’ pt, Marzeglia al 12’ ed al 16’ st
AMMONITI
PIACENZA: Pignat al 35’ pt, Emiliano al 5’ st, Minasola al 45’ st, Marrazzo al 48’ st

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