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Il Piace porta a casa un bel pareggio: 1 a 1 con il Toro

E' una bella partita quella che ha visto il Piace combattere contro il Torino. Buona la prestazione di Bianchi, di Rickler e di Anacelrio. Ottimo Cofie e grande prova della coppia Guzman-Cacia

Tipica partita il cui giudizio è largamente influenzato dal risultato finale. Un gagliardo Piacenza ha combattuto una battaglia dura, in inferiorità numerica ma non psicologica, non concedendo un respiro al Torino che per contro, come si era detto in sede di presentazione, ha giocato sulla falsariga di tutto il suo campionato: folate nella trequarti avversaria nella speranza che un pallone giocabile giunga a Rolando Bianchi e difesa, non protetta dal centrocampo. che va in difficoltà se attaccata sulle fasce. Il risultato avrebbe potuto essere anche una vittoria del Piacenza o una del Torino e, in base a ciò, si sarebbe detto di vittoria ai punti o morale, ecc. ecc In realtà, si è combattuto da entrambe le parti su ogni pallone, se il Piacenza, oggi in maglia bianca e calzoncini rossi, avesse avuto la divisa granata e viceversa, non sarebbe stato facile individuare chi si trova al 5° posto e chi 15 posti più in basso in classifica. Il punto è stato quindi raccattato, eppure aleggia una piccola sensazione di occasione mancata.

PRIMO TEMPO - Il Piacenza parte fortissimo; al 1° Guzman sulla fascia centro-destra lancia in area Cacia che vince un rimpallo con Pratali e si presenta solo davanti a Rubinho tirandogli rasoterra addosso. I biancorossi non mostrano nessun timore e ribattono colpo su colpo le discese fino alla trequarti dei granata, con Cacia che spesso svaria sulla dx per lasciare Guzman (davvero il nostro Del Pierino quando è ispirato) a centro area (il che comporta portare fuori posizione uno dei due centrali torinisti). Bianchi appare all' inizio un po' in ombra, ma progressivamente entra nel gioco a centrocampo con sempre maggiore parsonalità. La difesa è attentissima e senza fronzoli con Rickler che immobilizza R. Bianchi e Gervasoni che si occupa pricipalmente di Antenucci.

Dopo tutto questo per 25 minuti, accade l' inevitabile. Da quella che è sembrata un' incomprensione (lasciamela, no prendila) tra Zenoni e Cassano, quest'ultimo si trova un pallone ballonzolante al limite della propria area, il portiere biancorosso oggi in giallo rilancia al volo sulla fascia destra per Avogadri che imbecca sulla stessa corsia Cacia. Il capitano sfugge in velocità a Pratali e crossa in area un opallone che infila il corridoio tra Rubinho e Di cesare, giungendo a Guzman appostato nell' area piccola che insacca a porta vuota. Il Torino è tramortito, il Piacenza prosegue nel suo gioco fatto di sbarramento nella propria trequarti e rilanci soprattutto verso Guzman che poi smista su Cacia o Bianchi facendo risalire la squadra. Certamente, questo gioco è favorito dal non elevatissimo ritmo che il Torino impone, ma non spetta ai ragazzi di Madonna fare la partita.

SECONDO TEMPO - Naturalmente, si attende prima di cominciare a sognare, ma andare al riposo in vantaggio e dopo aver dimostrato che la peggior difesa del campionato gioca nella stessa squadra di uno dei migliori attacchi permette di ascoltare gli altri risultati con un minimo di serenità. Al rientro, però, il Torino si presenta con una strana novità: entra l' esordiente Nasca, ma non esce nessun giocatore. Il Torino inizia a giocare quindi in 12 ed immediatamente i biancorossi se ne accorgono. Al 1° Gabionetta, finalmente per lui in campo dall' inizio dopo tutte le vicissitudini contrattuali, avanza al limite del vertice destra dell' area e tira una botta terrificante verso la porta biancorossa; Cassano, sorpreso o coperto, respinge a mani aperte come può, all' altezza del dischetto in semirovesciata R. Bianchi colpisce la palla al volo ed il braccio di Gervasoni, che gli sta letteralmente incollato di fronte.

Il nuovo entrato, Nasca, si mette una strana maglia, ammonisce Gervasoni e ordina il calcio di rigore che Bianchi realizza nonostante Cassano intuisca e si lanci a terra alla sua dx. Il Piacenza barcolla, ma non molla, c'é qualche scontro duro, il Torino si riversa nella metà campo biancorossa, trascorrono alcuni minuti di stato confusionale per il Piacenza, ma la Cassano non deve prodursi in particolari miracoli. Purtroppo, non solo l' arbitro Nasca è in possesso di un fisico che ricorda naturalmente un pugilatore o un culturista ( a proposito: è il primo arbitro in assoluto che vedo sputare in campo come un qualunque giocatore-è accaduto all' inizio del secondo tempo ) , in quanto si fa accompagnare sulla linea laterale delle panchine, da un altro bel tomo. Infatti, al 11° quel macho del Collaboratore dell' Arbitro (lato panchine) che risponde ovviamente al cognome di Stallone, richiama l' arbitro mentre Pratali è supino a terra a centrocampo. Nasca rapidamente estrae il cartellino rosso per Cacia, reduce da una sgomitata prolungata e reciproca con Pratali a palla non a portata di gioco. E qui si è capito cosa vuol dire essere idealmente gemellati con il Barcellona tramite lo sponsor al contrario Unicef (che per fortuna di moltissimi bambini nel mondo esiste). Come i vari Puyol e Piquet, tutti i biancorossi si precipitano in un ammasso di lontani ricordi di gioco totale olandese verso quel macho di Stallone.

Madonna si dimentica del proprio cognome, Volpi si rivolge verso la panchina granata e apostrofa chiaramente il loro allenatore riesumato con un chiaro "omm e'...Lerda", ma soprattutto Totò de Falco incrementa la lista delle cariche ricoperte nella sua carriera e dopo quelle di giocatore-capocannoniere-allenatore-direttore sportivo-presidente e forse anche medico sociale aggiunge quella di dirigente furioso e minaccioso a stento trattenuto tramite vigoroso abbraccio dai componenti della panchina emiliana. Ora, è chiaro che Cacia ogni tanto libera il proprio istinto, ma in 4 minuti sopportare un rigore che non c'é nemmeno in una partita tra alcolisti astemi e un' espulsione segnalata da un uomo tutto muscoli e bandierina non è un impresa facile neppure per una persona che da tempo vive a Lampedusa. Il Piacenza, finita la rissa, prova a compattarsi, ma sono minuti difficili, non tanto per occasioni da gol che il Torino in suoperiorità non riecse comunque a mettere insieme, ma per i timori sulla tenuta nervosa e atletica, che invece, paradossalmente, è favorevole ai biancorossi, i quali riescono quindi a tenere l' esito dell' incontro in bilico fino all' ultimo.

Il Torino, del resto, si vede dalle parti di Cassano solo in poche occasioni. Al 21° Gabionetta crossa verso Sgrigna da dx a sx e il tiro al volo di quest' ultimo, deviato da un difensore, è deviato a filo di traversa da Cassano in angolo. Dal calcio conseguente, il pallone giunge nel settore destro dell'area a R. Bianchi che tira al volo e Cassano nuova,mente devia in calcio d' angolo alla sue destra. Il nostro Bianchi al 25° tira in ottima coordinazione da 25 mt sfiorando la traversa ala destra di Rubinho Al 29° Sgrigna tira dal limite dell' area sulla linea dell' asse, ma il muro di maglie bianche respinge. Ultimo sussulto all' ultimo dei 5 minuti di recupero, Pellicori si vuol far ricordare dalla sua ex squadra, ma Cassano sul fischio finale respinge.

VOTI - Bianchi è partito in sordina, ma poi si è brillantemente ripreso; Rickler ha giocato una partita finalmente attenta, poi ha accusato un risentimento muscolare; Anaclerio ha dato segni di miglioramento atletico; Avogadri ha svolto il compito sulla fascia. Ottimo Cofie e grande prova, finché è durata, della coppia Guzman-Cacia.

COMMENTO - che cosa è successo alla squadra? La metà del Piacenza di oggi avrebbe schiantato il Portogruaro e fatto dannare l' anima al Cittadella. Complimenti a chi/coloro che sono riusciti a rianimare un animale marino che pareva dovesse essere protetto da Green Peace e, di conseguenza, in primis ad Armando Madonna che finalmente oggi si è ripetutamente visto abbandonare quei prolungati momenti in panchina di aplomb simil-british. Un gesto molto indicativo, perchè visto non tanto spesso dai nostri giocatori quest' anno, di menti smosse è stato l' andare da parte di alcuni giocatori verso i tifosi in curva a fine partita: indipendentemente dalla recondita motivazione, è stato comunque un gesto distensivo che la prossima settimana deve prolungarsi come un' ombra benefica durante la partita con i piastrellisti del Sassuolo, a patto che non ci resti a fine partita una lapide

FORMAZIONI:

PIACENZA: Cassano, Zenoni-Gervasoni-Rickler-Anaclerio, Avogadri-Cofie-Catinali-Bianchi, Guzman-Cacia

TORINO: Rubinho, D'Ambrosio-Di Cesare-Pratali-Garofalo, Pagano-Budel-De Vezze-Gabionetta, Bianchi-Antenucci

Arbitro: Nasca di Bari

SOSTITUZIONI:

PIACENZA: 15° del 2° t. Marchi per Avogadri, 30° Conteh per Rickler, 34° Piccolo per Guzman TORINO: 7° del 2° t. Sgrigna per Pagano; 30° Iunco per Gabionetta; 41° Pellicori per Budel

AMMONIZIONI:

PIACENZA: 20° del 1° t. Catinali per entrata in scivolata; 40° Guzman per fallo su De Vezze nella trequarti del Torino; 1° del 2° t. Gervasoni per presunto fallo di mano in area di rigore; 18° Anaclerio per proteste a gioco fermo

TORINO: 28° del 1° t. Di Cesare per fallo su Guzman; 37° del 2° t. D' Ambrosio per sgambetto in scivolata su Bianchi

ESPULSIONI:

PIACENZA: 11° del 2° t. Cacia per presunta gomitata a Pratali

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