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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Che brutto Piace! Asfaltato in casa dalla Triestina con un secco 3-0

Niente da fare per i biancorossi. Ancora una volta il Piace perde e in casa con un secco 3 a 0 contro la Triestina. I gol sono di Curiale, Godeas, e Lima

Non sappiamo se la cronaca della partita odierna si trasformerà in un epitaffio o in un necrologio in memoria del Piacenza Calcio 1919. E' molto difficile oggi iniziare a descrivere quanto successo al Garilli dal momento che, da qualunque parte la si prenda, non si riuscirà certo a raccontare compiutamente il pomeriggio appena trascorso.

Piacenza-Triestina 0-3 © Alberese/IlPiacenza

Scomparso d'incanto Melucci dal campo, dalla panchina e dalla tribuna, Francesco Monaco rilancia Di Bella al centro della difesa e conferma l’avanzamento di Avogadri a centrocampo, mentre Guzman mantiene il proprio ruolo di trequartista alle spalle del giovanissimo Ferrante; Lisi siede in panchina assieme a Pani e Palermo. Come il calcio d’inizio viene dato, ci si accorge di un altro inatteso protagonista: il Sig. Bruno da Torino che nel primo quarto d’ora scrive il copione che darà una svolta decisiva alla partita, lasciando poi il compito ai biancorossi di scriverne la conclusione.

Estremamente pignolo ed inutilmente plateale, concede un rigore alla Triestina all’inizio che sa di scuola di recitazione, poi compensa con un altrettanto generoso rigore al Piacenza, permette non tanto il gioco duro, quanto l’inosservanza del regolamento, catechizza Monaco prima ed i giocatori alabardati dopo come la memoria ricorda un maestro di “scuole elementari” e termina lo show espellendo giustamente Ferrante dopo aver assistito quale spettatore non pagante ad un discreto numero di “sceneggiate” dei friulani in maglia nera.

Non che l'arbitro sìa stata la causa principale del naufragio biancorosso, ma abbiamo descritto uno dei vari odierni fattori negativi che, come da manuale, hanno aleggiato sopra una squadra in chiaro disarmo. Al 9’ Allegretti batte una punizione a tre metri dal lato corto dell’ area piacentina sulla sinistra: Avogadri, uno dei due uomini in barriera, salta e colpisce col gomito. Per l'arbitro è rigore e Godeas realizza rasoterra alla destra di Cassano.

Il Piacenza dopo soli dieci minuti è già in bambola. Al 12’ Galasso scende sulla destra, evita Calderoni (il quale aveva in precedenza cercato di evitare un'altra brutta prestazione contro il numero 7 di turno, oggi Rossetti, intervenendo duramente ma regolarmente al primo minuto in scivolata procurando la distorsione della caviglia dell’ avversario), entra in area e crossa sul primo palo. Al limite dell’ area piccola Godeas, in vantaggio sul rientrante Di Bella, entra in scivolata ed indirizza il pallone sul palo alla sinistra di Cassano che assiste allo stesso che carambola sul palo e poi si insacca.

Trascorrono ben 19 minuti prima che i biancorossi riescano a scuotersi ed allontanare l’impressione che stìano quasi cercando la sconfitta e così al 31’ Marchi quasi dalla linea di fondo sulla destra crossa a centro area dove Foglia colpisce in buona coordinazione e semirovesciata tirando di poco alto sulla traversa. Due minuti dopo, Calderoni scende sulla fascia di competenza, Viotti viene distratto dall’ arrivo in area piccola di due biancorossi e lascia rimbalzare il pallone che così deve deviare in controbalzo di pugno alla propria sinistra, ma Avogadri non riesce ad agganciare al volo.

Per motivi insondabili, i giocatori alabardati appaiono molto nervosi o perlomeno sovraeccitati e tra loro si ditinguono Princivalli e LimaSola che mandano a quel paese i compagni e ripetutamente dialogano vistosamente con Galderisi che spesso esce dalla propria area di pertinenza. Al 38’ Avogadri scende sulla destra e quasi dallo spicchio del calcio d’ angolo, crossa in area verso il dischetto, ancora Foglia colpisce al volo e Viotti, indietreggiando e quasi sbilanciato, sulla linea di porta smanaccia sopra la traversa.

E’ il momento meno peggiore del Piacenza ed è il preludio al termine dell’ incontro. Guzman rimette dalla destra con le mani verso l’area giuliana, LimaSola colpisce non pare né violentemente, né volontariamente sulla tempia Foglia, per l’ Arbitro è rigore. Altre volte, molte altre volte, la partita si sarebbe riaperta qualunque fosse stato l’ esito del calcio di rigore: Guzman calcia come non si deve mai calciare un rigore, cioé a mezz’altezza e Viotti sulla propria sinistra devia in calcio d’angolo.

Il burro biancorosso comincia a sciogliersi a grossi blocchi. Nonostante ciò, al 48’ Calderoni aggira sulla sinistra la linea di difesa della squadra di Galderisi, arriva sulla linea di fondo e scodella di cinque metri al limite dell’ area piccola dove solo, davanti a Viotti, Ferrante in scarsa elevazione colpisce con la parte alta della fronte spedendo debolmente il pallone sopra la traversa. C’é ancora un secondo tempo per sperare di non dover assistere oggi in questa fredda ed umida giornata di quasi inverno alla definitiva scomparsa del Piacenza. Anche le istituzioni sono presenti in questa terribile giornata, a partire dal sindaco Reggi e dal consigliere Cisini.

Al 12’ Curiale forse fallosamente, ma l’arbitro ha permesso ben altro, si fa largo su Di Bella, arriva allo spigolo destro dell’ area piccola, ma Cassano rinvia il tracollo deviando col fianco in angolo. Allegretti batte il calcio d’angolo dalla destra e Lima Sola insacca dal sedicesimo piano sotto la traversa. I tifosi svitano le loro confezioni di marmellata ed iniziano a spalmarla sul burro del ricordo del Piacenza che fu, dato che qualunque Piacenza è più degno di questo che sta tirando le cuoia.

La partita è terminata; in un silenzio irreale si sentono solo i mugugni dei tifosi in tribuna ed in curva. Lo striscione degli ultras che chiede la fine della telenovela è là in alto sul parapetto della Nord ben in vista, mentre il "megafono" in tribuna che riuniva sotto lo stesso “vaffa” Garilli e Gallo ha ormai esaurito le batterie. Una dozzina di tifosi triestini inneggiano alla loro squadra in tribuna incuranti dell’avvilimento di coloro che li circondano.

In campo c’é spazio solo per iniziative personali e sfoghi di frustazione. Al 19’ Gissi svirgola la deviazione nella propria area di testa rischiando lontanamente l’ autogol. Al 21’ Ferrante a centrocampo arriva in ritardo come un interregionale di Trenitalia, ma non tira indietro la gamba stesa e così oblitera la tibia di Galasso e va sotto la doccia in anticipo. Al 29’ Curiale antra in area sulla sinistra contrastato da Di Bella e cade: se era rigore prima, questo lo è trenta volte di più.

Al 34’ Allegretti batte un altro calcio d’angolo e Lima Sola riesce a trovare lo spazio per una bella rovesciata nell’ area piccola, pallone alto di poco. Al 38’ Calderoni dalla sinistra invita Guzman sul primo palo, il trequartista spizzica di testa e il pallone finisce di poco a lato vicino al palo. Al 43’ Pani dalla trequarti destra lancia tanto per onor di firma un pallone in area e Viotti decide di non rischiare respingendo di pugno all’ altezza del dischetto. I giocatori della Triestina regalano le maglie, i giocatori del Piacenza vanno negli spogliatoi.

Al termine dell’ incontro, i leaders ultras si sono radunati sotto la tribuna e così la polizia ha steso un cordone di sicurezza per tenere tutti a distanza da sede e spogliatoi. Secondo noi, anche oggi gli ultras hanno sbagliato interlocutore. E’ inutile fare pressioni continue con chi vive la stessa amarezza dei tifosi anche se da un ruolo differente. Come può lavorare mister Monaco, cosa racconta mister Monaco, quali argomentazioni valide può esprimere Lanna di fronte a questa situazione? Certo, oggi qualcuno più di altri ha tirato indietro la gamba.

Certo, oggi ci mancava pure l’arbitro, il rigore sbagliato da uno che non ne sbaglia praticamente mai, la miriade di rimpalli e non uno che fosse favorevole: ma, insomma, non sarebbe cambiato nulla nella sostanza. Che senso ha oggi discutere della prova insufficiente del rientrante Di Bella o delle scelte obiettivamente discutibili in partenza di Francesco Monaco?

Ci può confortare che Galderisi abbia dichiarato negli spogliatoi la propria vicinanza a trainer e giocatori biancorossi ricordando le sue identiche vicende di pochi anni or sono in Abruzzo? Molti, non da oggi, hanno certamente pensato a come si sarà rivoltato l’ Ingegnere nell’ apprendere di questa situazione. Molti, non da oggi, si stanno augurando che tutto finisca in tribunale: meglio piccoli e poveri di questa agonia infinita.

FORMAZIONI

PIACENZA: CASSANO, BERTONCINI-CALDERONI-DI BELLA-VISCONTI, MARCHI-PAROLA-FOGLIA-AVOGADRI, GUZMAN, FERRANTE.

TRIESTINA: VIOTTI, THOMASSEN-PEZZI-LIMASOLA-GISSI, ALLEGRETTI-PRINCIVALLI-PINARES, ROSSETTI-GODEAS-CURIALE. Allenatore Sig. Giuseppe GALDERISI

ARBITRO: Sig. Diego BRUNO di Torino

GOL:

TRIESTINA: Godeas al 9’ pt (rig), Godeas al 12’ pt, Lima Sola al 13’ st

SOSTITUZIONI:

PIACENZA: Lisi per Bertoncini al 9’ st, Pani per Foglia al 26’ st, Palermo per Marchi al 30’ st

TRIESTINA: Galasso per Rossetti al 2’ pt, Izzo per Thomassen al 39’ pt, Mattielig per Godeas al 30’ st

AMMONITI:

TRIESTINA: Gissi al 13’ pt per sgambetto a centrocampo su Guzman

ESPULSI

PIACENZA: Ferrante al 21’ st per entrata in ritardo con piede a martello sulle gambe di Galasso

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