rotate-mobile
Sport

Pro Piacenza corsaro a Bergamo. Salvezza mai cosi vicina

Mai cosi vicina la salvezza per il Pro Piacenza. La zampata di Giorgio Schiavini avvicina come non mai in passato i rossoneri alla permanenza in Lega Pro dopo un’annata di sofferenza e di andamento in chiaro scuro

Mai cosi vicina la salvezza per il Pro Piacenza. La zampata di Giorgio Schiavini avvicina come non mai in passato i rossoneri alla permanenza in Lega Pro dopo un’annata di sofferenza e di andamento in chiaro scuro. Il match di andata del play-out in casa dell’Albinoleffe proponeva il confronto tra due formazioni che hanno chiuso la “regular season” in maniera totalmente agli antipodi: i piacentini sono all’ultimo hanno lottato per evitare la coda retrocessione e solo il pareggio di Lumezzane ha impedito loro di festeggiare in anticipo una salvezza che il campo ha dimostrato pienamente legittima, i seriani hanno invece vissuto l’ultimo mese di campionato con la testa già ai play-out con un bottino di appenda 20 punti che in qualsiasi altro girone sarebbe valso la retrocessione diretta mentre nel raggruppamento A la deficitaria Pro Patria ha permesso alla celeste di guadagnarsi la corsa salvezza con un bottino cosi misero. La formazione di Facciolo ha avuto tempo e modo di preparare a puntino gli spareggi tenendo a riposo gran parte dei “senatori” ed impegnare in campo una formazione più giovane, chiaro l’intento di arrivare ai 180’ decisivi con una condizione fisica migliore ed un aspetto mentale libero dal fardelli di quel pesante 0-4 patito proprio a domicilio da parte del Pro e che ha condizionato in maniera importante la parte finale di stagione dei bergamaschi e l’approccio al play-out. Per Viali, invece , oltre al rammarico di una salvezza procrastinata nonostante l’enorme gap di punti (ben 19) nei confronti dell’Albino, la necessità di recuperare energie fisiche e nervose in vista di un doppio confronto che, nonostante le premesse ed i numeri che vedono il Pro largamente favorito, nasconde le insidie classiche delle partite “senza un domani”. Il match di sabato scorso si incanala su tema tattico ben preciso: i bergamaschi provano a fare la gara con la massima attenzione a non prestare il fianco ai letali contropiedi piacentini che con il trio Barba-Alessandro-Rantier aveva già creato imbarazzi alla lenta difesa di casa composta da Magli e Vinetot; l’esperta coppia d’attacco Soncin-Pesenti unita all’estro di Danti ed alle incursioni destrorse di Ferretti rappresentano i vertici di una manovra d’attacco seriana che non produce tuttavia eccessivi patemi all’attenta retroguardia piacentina. Il Pro col passare dei minuti acquista fiducia e scioglie testa e gambe dallo logica tensione da play-out, incominciando a macinare quel gioco fatto di improvvise verticalizzazioni negli spazi larghi che tanti successi esterni ha portato in questa stagione; il destro di Schiavini, puntuale a raccogliere una spizzata (forse di mano) di Sall, decide la contesa e forse un’intera stagione. Inutili i timidi tentativi nella ripresa di un Albinoleffe ancora alle prese con i cronici problemi offensivi ed incapace di concretizzare un’oggettiva superiorità territoriale. Ancora novanta minuti di attesa e finalmente il Pro potrà festeggiare la seconda permanenza consecutiva dai professionisti: difficile pensare che i seriani possano ribaltare lo 0-1 patito in casa per una formazione quest’anno mai in grado di vincere in trasferta ed ancora a zero reti nei tre confronti diretti con i rossoneri.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pro Piacenza corsaro a Bergamo. Salvezza mai cosi vicina

IlPiacenza è in caricamento