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Pro Piacenza: dopo la festa, ora il futuro. Scorsetti-Burzoni alla resa dei conti?

Passata la festa per la seconda salvezza consecutiva in Lega Pro, è già tempo per il Pro Piacenza di pianificare il futuro

Passata la festa per la seconda salvezza consecutiva in Lega Pro, è già tempo per il Pro Piacenza di pianificare il futuro. E’ tutt’altro che scontata l’iscrizione alla prossima serie C anche se le nubi che in passato si erano addensate sui rossoneri potrebbero diradarsi dopo la doppia impresa contro l’Albinoleffe. Durante la stagione si erano manifestati in maniera eclatanti i malesseri del Presidente Antonio Scorsetti, frustrato dallo scorso interesse della città verso la sua squadra. È indubbio che per il Pro sia estremamente difficile mantenere una squadra di livello con poche centinaia di paganti ed uno scarso seguito di sponsor, troppo “ingombrante” la presenza del Piacenza Calcio che catalizza l’interesse della maggior parte dei tifosi e dei media; tra l’altro la situazione rischia di complicarsi con lo sbarco dei biancorossi tra i professionisti, con i rossoneri che potrebbero vedere ridurre ulteriormente lo spazio di visibilità. E’ possibile dunque che la dirigenza possa fare un passo indietro ridimensionando costi ed obiettivi ma è probabile che si cerchi di andare avanti per almeno un altro anno ancora: troppo forte il desiderio di tentare una nuova avventura tra i professionisti con l’indubbio fascino di uno storico ed inedito derby cittadino; quindi sfoltimento della rosa monetizzando con quei giocatori di maggior mercato e politica improntata a giocatori giovani provenienti dalle primavere o dalla serie D con l’unico obiettivo di evitare l’ultimo posto e la retrocessione diretta. In questo contesto difficile la riconferma di William Viali, tentato dopo una stagione per lui comunque positiva,da piazze che possano garantire ambizioni di classifica e budget meno risicati. Alternativa potrebbe essere rappresentata dal trasferimento presso altra città (in primis Crema) ma le normative stingenti della federazione sui cambi di sede e l’assenza di un mercato dei titoli sportivi rende questa seconda ipotesi meno realistica in tempi brevi. Molto dipenderà dal consiglio di amministrazione previsto in settimana in cui verrà chiarita la posizione critica di Alberto Burzoni; il consigliere negli ultimi anni si è speso in prima persona sia a livello economico che politico per il futuro del Pro Piacenza tentando in più occasioni l’apparentamento con Piacenza e Fiorenzuola, fusioni poi non concretizzate per volontà del resto della compagine societaria. Visibile il malcontento del patron della Bft non solo per le vicende extra-calcistiche, ma anche per una stagione che a suo dire è stata insoddisfacente dal punto di vista del gioco e del risultato con una salvezza giunta solo ai play-out a dispetto di un organico che in corso d’opera si è rivelato decisamente all’altezza di un campionato meno impegnativo del previsto. Chiaro bersaglio di Burzoni il tecnico Viali reo di non aver dato (soprattutto in casa) un gioco sufficiente e di non aver valorizzato appieno il “pupillo” Alessandro, vero e proprio beniamino del dirigente rossonero. A breve si saprà cosa vuol fare il Pro Piacenza “da grande” con i cugini del Piacenza visibilmente interessati: è indubbio che in via Gorra, oltre al direttore sportivo Francani, ci sia un chiaro interesse a giocatori come Fumagalli, Bini, Ruffini e Barba, un eventuale disimpegno del Pro faciliterebbe non poco le operazioni di mercato.

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