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Domenica il derbyssimo Cremonese-Piace: il prepartita

Domenica allo stadio Zini va in scena il derby di ritorno per eccellenza tra i grigiorossi della riva sinistra ed i biancorossi della riva destra. Il Piacenza che scenderà in campo è, in pratica, una squadra nuova costruita negli ultimi tre giorni

Domenica allo stadio Zini va in scena il derby di ritorno per eccellenza trai grigiorossi della riva sinistra ed i biancorossi della riva destra. Il Piacenza che scenderà in campo è, in pratica, una squadra nuova costruita negli ultimi tre giorni come pare sia costume di moda degli ultimi tempi piacentini.

La logica e prima conseguenza è che il derby sarà così solo per i tifosi i quali, a colpi di pullman, si stanno organizzando per essere presenti, sugli spalti o sul piazzale antistante, ad una gara che manca da tanti anni per colpa, bisogna dirlo, dei cugini cremonesi che da tempo non riescono a veleggiare nel calcio che conta.

Purtroppo, tutti i pronostici sono contrari ad un qualsiasi risultato favorevole per i biancorossi ed, in effetti, anche la semplice osservazione di quanto accaduto negli ultimi giorni, lascia spazio solo ai sogni. A fronte, infatti, dei “roboanti” arrivi di Campagna-Rodriguez-Gavilan, la Cremonese si è assicurata, ad esempio, Possanzini e Filippini, i quali saranno anche più anzianotti, ma hanno un curriculum che i nostri nuovi prestiti possono solo auspicare, almeno, di eguagliare.

Per giunta, se ne sono andati alcuni di coloro che avrebbero potuto embrionalmente far comprendere ai nuovi cosa significa il derby per i tifosi. Così Calderoni, come da accordi estivi, è tornato al Grosseto, ma soprattutto Simone Guerra da San Nicolò, in verità contestato e “scaricato” dai tifosi dopo la non unica prova negativa di domenica scorsa, è andato per un iniziale breve periodo in prestito allo Spezia.

In cambio, tra le varie mosse, mezzo Marchi è andato a Bologna e Guzman attende sempre di accoppiarsi sul campo con Graffiedi al Gubbio. La squadra si è ringiovanita, punto. Se poi tra tre anni Ivanov-Campagna-Rodriguez e Gavilan e soci giocheranno in Serie A grideremo al cielo una laude a Regalia per aver vissuto di persona questo miracolo.

Miracolo che si dovrebbe verificare anche domenica, tornando da una prevedibile battaglia, si confida solo in campo, con almeno uno striminzito punticino così da tornare a muovere la classifica senza chiedere aiuto al terremoto. Ne abbiamo vissuti tanti di derby di persona, ma questo è quello che ci vede assolutamente più abbacchiati e pessimisti, anche se è proprio una partita ricca di storia e di storie che, pertanto, sfugge inevitabilmente alla logica del pensiero.

Quel che è certo è che, pur ignari del pathos, scenderanno in campo giocatori i quali, a diverso titolo, hanno voglia di rivalsa immediata ed è su ciò che noi tutti puntiamo per confidare in uno scherzetto gustosissimo poi da assaporare nel viaggio di ritorno. Poi penseremo all’udienza per il fallimento ed agli eventuali ultimi colpi di mercato (ahimé soprattutto in uscita), poi magari finiremo in Seconda Divisione, come molti anni or sono quando il Piacenza batté al Garilli la Cremonese sfilandole la promozione in A, mentre la nostra squadra alla fine se ne retrocesse.

Il Piacenza vinse 1-0 e anche quella volta agli ordini di Perotti giocò una squadra imbottita di ragazzi e quello bastò perché il resto fosse come acqua di roccia. Arbitra il Sig. Abbattista di Molfetta, il quale avrà l’onore e l’onere di dirigere l’ennesima puntata di una bellisssima storia di fiume.

 

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