Domani allo stadio Voltini di Crema il Piacenza scenderà in campo per non svegliarsi da un sogno che sta diventando, si spera, duraturo. Reduce dal trittico vincente della scorsa settimana che ha permesso ai biancorossi di agganciare la coda del gruppo di centro classifica, la squadra fin’ora magistralmente diretta da Monaco ha l’occasione per dare ulteriore impulso alla propria rimonta e dare definitivamente un avvertimento alle altre avversarie, reali o ipotetiche: il Piace c’é! Non si può negare che in questo momento il calendario stìa dando una mano ai piacentini.

Con tutto il rispetto per i cremaschi, le compagini incontrate dopo la Cremonese non sono certo di prima schiera, Portogruaro compreso, nonostante alcune di loro, ad esempio il Lanciano, abbiano momentaneamente una classifica migliore dei biancorossi. Certamente, a questo favorevole calendario contribuisce un certo omogeneo livellamento in basso della maggior parte delle compagini, per cui se si possiedono accettabili condizioni fisiche e mentali unitamente ad un paio di giocatori di categoria superiore, ecco che scalare posizioni non appare un’ impresa preclusa a priori.

Così anche ci permettiamo di considerare il livello tecnico dei padroni di casa di domani, i quali stanno accusando da un paio di settimane un certo rallentamento della propria corsa da leprotta e non appaiono attrezzati non tanto per non soccombere al Piacenza, datosi che il pallone sempre rotondo è, quanto per competere ai vertici fino al termine della stagione.

Ciò nonostante, gli uomini di Brini daranno sicuramente il massimo per non sfigurare di fronte ai propri tifosi e cercheranno di mettere quel qualcosa in più a fronte di una squadra prestigiosa, perché è acquisito che il Piacenza non solo in questa categoria è una squadra di certo rango, che solleva indubbiamente forte interesse e non tanto velate questioni di campanile. Senza peccare di lesa maestà, a noi non dispiacerebbe un arrivo a tre a maggio con Piacenza, Pergo e Cremonese (naturalmente l’ ordine è “casuale”) al vertice per rispondere all’ attacco “pugliese” –Barletta ed Andria- oltreché a quello ligure –toscano-Spezia e Carrarese. Abbandoniamo gli esercizi di fantacalcio e parliamo di formazione.

I dubbi riguardano le condizioni di Lisi (probabilmente non recuperabile) e Parola. La sensazione è che il regista almeno siederà in panchina, mentre per l’ esterno se ne riparlerà la settimana prossima, onde per cui Monaco potrebbe avanzare Guzman al fianco di Guerra costruendo una linea Maginot a centrocampo con l’ incarico, tra gli altri, di proteggere la linea difensiva che per ora appare troppo “cristallina”. Dimodoché, agli ordini del Sig. Barbeno di Brescia (praticamente domani è una partita gestita tra quattro mura) dovrebbero scendere alle ore 15: CASSANO, AVOGADRI-MELUCCI-VISCONTI-CALDERONI, MARCHI-PAROLA-PANI-FOGLIA-ESPOSITO, GUZMAN-GUERRA.