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Che brutto Piace! Niente da fare, trapanato in Sicilia: 3-0

Il Piacenza attraversa tutta l'Italia per tornare a mani vuote dallo Stadio Provinciale di Trapani. La squadra di Monaco, anche oggi sostituito in panchina da Rodia per squalifica, ha resistito una ventina di minuti prima di soccombere di fronte alla prima in classifica

Il Piacenza attraversa tutta l'Italia per tornare a mani vuote dallo Stadio Provinciale di Trapani. La squadra di Monaco, anche oggi sostituito in panchina da Rodia per squalifica, ha resistito una ventina di minuti prima di soccombere di fronte alla prima in classifica, posticipo di domani del Siracusa permettendo, poi non ha approfittato del generale rilassamento dei granata, quindi ha mentalmente capitolato all’ inizio del secondo tempo dopo il palo dei locali.

Trapani-Piacenza 3-0 © Alberese/IlPiacenza

Con una sola possibile formazione dove la “sorpresa” è l’ impiego di Guzman dall’inizio, i biancorossi schierati cin Foglia e Piccinni centrali con Volpe avanzato sulla destra, dopo cinque minuti sono già in svantaggio. Dalla destra scende e crossa in area dopo aver riconquistato palla Lo Bue, la palla giunge a Madonia appostato nel setttore centrosinistra dell’ area il quale di piatto insacca a centro porta con Stocchi in ritardo. Al 9’ Abate tira dritto per dritto e sfiora il ppalo da 25 mt alla sinistra di Stocchi. Al 10’ Gambino nel settore di centrosinistra dell’ area riceve da Sabatino e costringe Stocchi a volare per deviare sopra la traversa. Al 16’ il raddoppio dei siciliani. Madonia riconquista con caparbietà un pallone nella trequarti destra piacentina, lo difende su Marchi e si porta in area battendo Stocchi.

Al 19’ primo vagito dei biancorossi, ma Volpe sparacchia altissimo dal settore centrodestra dell’ area su un pallone arrivato da Lisi da sinistra: sono le avvisaglie del quarto d’ ora più folle di questo campionato. Intanto, sul rinvio del tiro di Volpe, la palla giunge a Gambino che beffa la linea difensiva biancorossa già “sedata” dai due gol incassati, si presenta ai 20 mt, Stocchi esce fuori area ma è in ritardo, il mezzo sinistro lo evita con un controllo un po’ “sporco” e la palla lemme lemme viene poi depositata in rete. A questo punto, il Trapani si rilassa vistosamente ipotizzando un Piacenza rassegnato, ma le cose stanno in tutt’altro modo.

Al 30’ Guzman batte una punizone da 30 metri a centrodestra e Castelli para con difficoltà in due tempi. Due minuti dopo l’ incredibile! Volpe dal lato corto destro dell’ area di rigore crossa sul secondo palo dove Lisi, a tre metri dal gol, in scivolata quasi stoppa e “respinge” di tacco. Non è finita. Al 33’ Volpe, al vertice destro dell’ area piccola, viene stretto dai difensori e cade, l’ Arbitro fa continuare.

Al 35’ Volpe, il quale sta facendo ammattire Sabatino, entra nuovamente in area nel settore destro e crossa, Castelli è battutissimo ma Marchi liscia con l’ interno sinistro e la palla finisce a lato mentre il gelo invernale, che qui a Trapani non c’é, fa capolino sulla schiena dei 4500 spettatori accorsi. Il Trapani prova a scuotersi, ma è per m,erito di Stocchi che lo si rivede in area piacentina. Infatti viene decretato un calcio a due dai 14 metri perché il portiere biancorosso prende contro il regolamento un pallone di alleggeriemnto con le mani: per fortuna nulla di fatto.

Al 43’ il capolavoro suicida. Guzman batte una punizione dalla sinistra verso il secondo palo, Volpe rimette al centro di testa, ma il pallone viene stoppato col braccio alzato da Sabatino: è rigore solare e non ci sono proteste. Batte Guzman come non si dovrebbe, cioé a mezza altezza, Castelli, il quale non è un para-rigori, vola sulla sua sinistra, il pallone è deviato sul palo e ritorna in area dove viene cacciato in angolo dai difensori. Guzman sbaglia così il secondo rigore consecutivo e si spengono così le residue velleitò di rimonta in terra sicula. Si va al riposo, il Piacenza ha dimostrato tanta buona volontà, ma quando il papà granata ha deciso di lasciare giocare il bambino biancorosso, questi ha fatto di tutto per essere rimproverato sprecando tutto lo sprecabile ed anche di più. Giustificando ulteriormente la pesante sconfitta che si è materializzata nei primi venti minuti.

Al rientro in campo, l’unica curiosità riguarda l’ atteggiamento dei locali, i quali però non sono più disposti a far regali e chiudono virtualmente la partita al 14’ quando Gambino entra nel settore centrodestra dell’ aea di rigore lanciato da Pirrone, sul rimbalzo del pallone e sull’ accenno di uscita di Stocchi batte a colpo sicuro, ma colpisce l’ incrocio dei pali alla destra del portiere piacentino. Da questo momento in poi, complici anche le sostituzioni, è accademia giocata a buon ritmo, con qualche fallo di frustrazione ed il piacenza che sembra tenere meglio il campo ora con le squadre molto allungate. Al 26’, però, prima Gambino e poi Abate non sono concentrati per concretizzare due occasioni favorevoli consecutive. Al 29’ Guzman segna in netto fuorigioco.

Al 41’ il rientrante da infortunio idolo locale Perrone si vede “rubare” in scivolata il pallone crossato da sinistra dall’ ex Reggina Giacomo Tedesco Da Cianni e così sfuma il probabile 4-0. Ultimo acuto, Silva all’ improvviso tira dai 20 metri e costringe Castelli alla deviazione in volo in calcio d’ angolo. Sconfitta si paventava e così è stato. Non ci si attendeva, a dir la verità, molto di più; probabilmente si voleva essere rassicurati almeno dalla prestazione tattica, ma anche questa, specie in difesa, ha lasciato non poco a desiderare.

Con mezza squadra in odore di addio, con una rosa che si va atrofizzando, senza nessun segnale almeno di tregua dagli eventi, i biancorossi hanno trovato anche il modo di farsi male da soli e di “rifiutare” anche ciò che oggi la buona sorte aveva loro proposto. Certamente Guzman ha materialmente buttato alle ortiche l’occasione delle occasioni, ma al massimo avremmo assistito solo ad un secondo tempo meno noioso.

Giudicare oggi i singoli è esercizio dovuto, ma sostanzialmente senza fine; mancano due settimane al termine del mercato di riparazione: Parola il giocatore se ne è andato, parole a noi non ne sono quasi più rimaste.

FORMAZIONI

PIACENZA: STOCCHI, AVOGADRI-CALDERONI-MELUCCI-GIORGI, MARCHI-PICCINNI-VOLPE-FOGLIA, GUZMAN-LISI. Allenatore Sig: F. MONACO, in panchina Sig. VINCENZO RODIA

TRAPANI: CASTELLI, LO BUE-SABATINO-PAGLIARULO-FILIPPI, PIRRONE-CACCETTA-GAMBINO, BARRACO-ABATE-MADONIA. Allenatore Sig. ROBERTO BOSCAGLIA, in panchina Sig. FRANCESCO DI GAETANO

ARBITRO: Sig. DANIELE MARTINELLI di ROMA GOL: TRAPANI: Madonia al 5’ ed al 16’ pt, Gambino al 20’ pt

SOSTITUZIONI:

PIACENZA: Ferrante per Marchi al 12’ st, Silva per Foglia al 24’ st, Visconti per Calderoni al 34’ st

TRAPANI: Tedesco per Pirrone al 18’ st, Perrone per Gambino al 34’ st, Cianni per Madonia al 37’ st

AMMONITI

PIACENZA: Marchi al 24’ pt per sgambetto su Caccetta, Foglia al 9’ st per sgambetto su Barraco, Giorgi al 17’ st per sgambetto su Abate a centrocampo a palla lontana

LE PAGELLE E I VOTI DEI BIANCOROSSI:

STOCCHI 5 incerto, anche se poco colpevole su due dei tre gol

AVOGADRI 5.5 prova volitiva ma non concreta

CALDERONI 5 Grosseto già da questa sera?

VISCONTI nv entra per dare fiato

MELUCCI 5 la difesa fa acqua da tutte le parti e lui la dovrebbe guidare

MARCHI 5 sbaglia un gollonzo pazzesco

PICCINNI 5 non è una mente pensante, oggi è stato un muscoloso intercettatore

FOGLIA 5.5 si agita in mezzo al campo

LISI 5 scompare alla distanza e “salva” ignominiosamente un gol fatto del Piace

GUZMAN 5 secondo rigore sbagliato, ma non solo, il crepuscolo degli dei

VOLPE 6.5 l’ unico che salveremmo in questa giornata, forse ha giocato finalmente nel suo ruolo

FERRANTE nv poco o niente

SILVA 5 entra per non incidere

GIORGI 5 naufraga con tutta la difesa, unica scusa l’ inesperienza

ARBITRO 7 la partita non è stata difficile, ma le decisioni sono state tutte corrette e tempestive. Va rivisto in situazioni più concitate

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