rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Sport

Volley: Lpr, le pagelle di una stagione. Perrin e Ter Horst su tutti

Una stagione letteralmente divisa in due per l’Lpr Piacenza con una prima parte fortemente negativa ed invece un finale che ha regalato soddisfazioni inaspettate. Il pagellone di fine anno per singolo giocatore riflette questo strano andamento con voti e giudizi che inevitabilmente rappresentano una media di queste due annate in una

Una stagione letteralmente divisa in due per l’Lpr Piacenza con una prima parte fortemente negativa ed invece un finale che ha regalato soddisfazioni inaspettate. Il pagellone di fine anno per singolo giocatore riflette questo strano andamento con voti e giudizi che inevitabilmente rappresentano una media di queste due annate in una.

MANUEL COSCIONE: ha sofferto inizialmente uno scarso feeling con gli schiacciatori ed in particolare con Luburic, trovando raramente la misura del palleggio in banda. Ha perso il posto da titolare nei confronti di Tavares, un periodo in panchina che lo ha rigenerato per il positivo finale di campionato. Se ne andrà per lasciare il posto all’estro di Hierrezuelo. VOTO 6

RODRIGUES TAVARES: seconda stagione a Piacenza per il portoghese. Lo scorso anno fu catapultato titolare per l’addio a Vermiglio, in quest’annata spazio per lui a causa delle scarse performance di Coscione. Palleggiatore non particolarmente estroso ma lineare, merita una chance da titolare in Italia o all’estero. VOTO 6+

DRAZEN LUBURIC: era la grande scommessa del mercato estivo. Giocatore fortemente voluto in estate ed all’esordio in un campionato straniero. Ha sofferto più di altri gli scarsi risultati ed le continue sostituzioni. Avrebbe avuto bisogno di maggior fiducia nei momenti difficili anziché essere messo in discussione. Quando è rimasto stabilmente in campo nella parte finale di stagione ha reso in maniera sufficiente. VOTO 6-

SAMUELE PAPI: è rinato come secondo libero trovando una dimensione ottimale. Prima in part-time con Lampariello e successivamente come unico interprete, ha fornito prestazioni in seconda linea che hanno aiutato tutta la linea di difesa e ricezione piacentina. Può allungare la sua carriera in questo nuovo ruolo. VOTO 6,5

DAVIDSON LAMPARIELLO: ingaggiato in tutta fretta dopo l’infortunio a Mania, non ha quasi mai convinto né in difesa né in ricezione. Ha  progressivamente perso il posto in squadra prima con l’impiego di Papi in ricezione e , successivamente, rimanendo esclusivamente in panchina in attesa del mesto ritorno in Brasile. VOTO 5

EMMANUEL KOHUT: ha dimostrato una buona potenza dei colpi sia nei primi tempi che al servizio, ma quasi mai trovando continuità di rendimento. Ha avuto gravi imbarazzi a muro fino al finale di stagione che lo ha visto finalmente protagonista positivo. VOTO 5/6

STEFANO PATRIARCA: buoni doti fisiche per il centrale arrivato da Milano ma scarse performance e muro e troppi errori nella battuta flottante. Fa finito la stagione in panchina, rimpiazzato dall’eterno Tencati. VOTO 5.5

LUCA TENCATI: forse la migliore annata a Piacenza. Partito ancora una volta tra i rincalzi si è ritagliato progressivamente spazio al centro. Sempre preciso a muro, si è distinto anche in attacco ed al servizio. Nel momento peggiore è stato uno dei pochi a salvarsi. VOTO 7

JOHN GORDON PERRIN: e’ stato a lungo il vero trascinatore di Piacenza dimostrandosi l’unico attaccante all’altezza. Sempre sotto pressione in ricezione ha attraversato un momento di appannamento sul finale della regular season salvo poi riprendersi alla grande nel play-off challenge. VOTO 7+

THIIJS TER HORST: per buona parte della stagione ha fatto solo intravedere le buone qualità offensive. Poi nella post-season e’ letteralmente esploso, risultando stabilmente il migliore in campo. Sembra incredibile che per quasi due stagioni sia rimasto ai margini del sestetto titolare. VOTO 7,5

HRISTO ZLATANOV: e’ stato il capitano di tante battaglie, ora però il suo fisico inizia a risentirne. Vulnerabile in ricezione e quasi sempre poco efficace in attacco. Con la scoperta del super Ter Horst ha perso il posto in squadra. La sua esperienza può comunque essere utile per il futuro. VOTO 5

MARKO SEDLACEK: quasi mai impiegato da Giuliani, per lui solo qualche sporadica apparizione in campo che hanno denotato una buona fisicità ma una tecnica ancora da svezzare. Da rivedere in altri lidi VOTO N.G.

LORIS MANIA’: meriterebbe un dieci per la sfortuna. Un infortunio alla spalla a dicembre che lo ha messo fuori causa per il resto della stagione. Fino ad allora era stato senza infamia e senza lode. Per il futuro deve vincere la concorrenza nel suo ruolo del “nuovo” Papi. VOTO N.G.

ALBERTO GIULIANI: ha faticato per oltre sei mesi a trovare la sua squadra. Prima il doppio impegno con la Slovacchia che lo ha tenuto lontano dalla preparazione , successivamente una condizione fisica scadente che ha affossato Piacenza all’ultimo posto. Ha avuto il merito di non mollare mai e di costruire tramite il lavoro un risultato importante ed inatteso come il quinto posto finale. Speriamo che possa proseguire con il lavoro svolto anche la prossima stagione. VOTO 6,5

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Volley: Lpr, le pagelle di una stagione. Perrin e Ter Horst su tutti

IlPiacenza è in caricamento