Canottieri Ongina, De Pascali carica l'ambiente: "Con Mantova le emozioni arrivano da sole"
I gialloblù, dopo la sorprendente sconfitta di Erbusco, vogliono riprendersi la vetta. Il direttore sportivo del club parla a due giorni dallo scontro al vertice con i lombardi
La sconfitta inaspettata contro la Radici Cazzago è costata la vetta della classifica, ma la Canottieri Ongina guarda già avanti. Sabato 27 novembre alle ore 18 i gialloneri ospiteranno Il Gabbiano Mantova, attuale capolista del girone E con una lunghezza di vantaggio proprio su di loro. La concentrazione nel gruppo è alta e a fare il punto della situazione è il direttore sportivo del club piacentino Donato De Pascali.
Il dirigente analizza in primis ciò che non è andato contro la formazione lombarda: "Se facciamo un focus sulla gara specifica, la quota degli errori commessa (il 42% dei punti complessivi di Cazzago) avrebbe reso improbabile il raggiungimento di un risultato positivo contro qualunque avversario; onore al merito della Radici che ha disputato una signora partita di gran cuore, ma segnatamente sono i nostri demeriti che hanno determinato la sconfitta".
La situazione per quanto concerne l'amalgama è ancora in divenire: "Costruire l’identità comune non è mai semplice e il processo di crescita è tuttora in corso, ben sapendo che gli ingredienti necessari si propongono attraverso l’entusiasmo e non si innescano agendo su un interruttore quando serve. L’obiettivo di accorciare i tempi di questo percorso, che è frutto di un lavoro di fiducia quotidiano sorretto incondizionatamente da ogni parte componente il team, è presente. Non esiste certo metterlo in discussione per un passo falso".
Chiusura d'obbligo sulla partita di sabato: "Conosciamo perfettamente ogni sfumatura tecnica dei nostri prossimi avversari e ovviamente si tratta di un match che spontaneamente offre motivazioni importanti autoalimentate. Più orizzontalmente mi auguro che l’approccio finalizzato a scendere in campo per “battere l’avversario e non semplicemente per giocarci contro” sia sempre identico a prescindere da chi troveremo ogni sabato dall’altra parte della rete. Questo atteggiamento si costruisce settimanalmente lavorando in palestra sullo stesso spartito".