Il 31 maggio, alle ore 15.30 alla Casa di Iris (via Bubba) è previsto un incontro di sensibilizzazione con gli operatori della Terapia del dolore (diretta da Fabrizio Micheli) e delle Cure palliative (dirette da Raffaella Bertè) dell’Azienda Usl di Piacenza
Nei giorni scorsi è assurta alle cronache dei media nazionali la notizia di un bambino cui è stata impedita l’iscrizione in una scuola in quanto affetto da fibrosi cistica additata come “malattia infettiva”. L’Associazione Emiliana Fibrosi Cistica, che è punto di riferimento per le province di Parma, PIACENZA, Reggio-Emilia, Modena, Bologna e a Brescia, Cremona e Mantova ed è una delle 20 associazioni d’ambito regionale che aderiscono alla struttura nazionale Lega Italiana Fibrosi Cistica (LIFC), sente necessario informare maggiormente i cittadini tutti sulla vera natura di questa malattia e per questo chiede la collaborazione dei media locali affinché episodi come quello verificatosi a Catanzaro, frutto di disinformazione, non debbano più avvenire. E’ importante sapere che non si tratta di malattia infettiva e che i soggetti affetti da questa patologia hanno solo la necessità di attenzioni e cure adeguate atte a favorire lo svolgimento di una vita quotidiana il più possibile normale. La fibrosi cistica è una malattia genetica il cui difetto di base consiste nella produzione di una proteina alterata che causa nell’organismo eccesso di secrezioni esocrine di tipo denso e viscoso. Dal punto di vista clinico si tratta di malattia cronica, non si trasmette assolutamente ad altri soggetti per contatto ma si eredita su base genetica (due genitori portatori sani).