È stato condannato a 4 anni e 8 mesi il 22enne egiziano appartenente al sindacato Si Cobas che il 10 febbraio scorso ha colpito più volte il brigadiere capo dell'Arma Luca Belvedere con lo scudo d'ordinanza durante il corteo antifascista
Il giovane è accusato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali insieme a Lorenzo Canti e a Moustafa Elshennawi egiziano 23enne del Si Cobas che però ha scelto il rito abbreviato a differenza degli altri due che hanno scelto il rito ordinario
E' iniziato il 17 maggio il processo con rito abbreviato nei confronti di Gianluca Mazzarelli, il 26enne accusato di aver ucciso con tre coltellate l’albanese Ervin Tola. In aula ha parlato anche lui: «Mi stavano picchiando e mi sono difeso»
Udienza dal gip, l’uomo è accusato di omicidio colposo per aver travolto, nel 2016, Abd El Salam dipendente di una cooperativa davanti alla Gls in via Riva di Montale
Sembrava un inferno la vita di una giovane marocchina che lei stessa aveva descritto in un esposto alla procura nel 2015. La ragazza, però, ascoltata in aula davanti al giudice Fiammetta Modica, ha ritrattato buona parte delle accuse, di fronte ai genitori
E' iniziato nella mattina del 15 maggio il processo che vede imputati Giorgio Battagliola e Lorenzo Canti, accusati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate ai danni dal brigadiere capo dell'Arma Luca Belvedere. Accolta la richiesta del Comune di Piacenza di costituirsi parte civile. Il terzo imputato ha scelto il rito abbreviato
In Tribunale il processo per la rapina avvenuta in via Don Carrozza nel 2014. Il colpo aveva fruttato 11mila euro, denaro appena ritirato dalle slot machine nei bar
Due macedoni accusati di lesioni, resistenza e oltraggio. Il padre si scagliò contro gli agenti della Municipale che avevano fermato il figlio in via Primogenita
Insulti, botte e vessazioni davanti ai figli che spesso difendevano la madre. Ora la coppia è separata. Alla base, la gelosia e la possessione del marito che pensava che la donna dovesse sottostare all’uomo
Con l’accusa di atti osceni in luogo pubblico (avvenuti a Podenzano e Rivergaro) è stato condannato a due anni, senza sospensione condizionale della pena
Avrebbe creato, con la sorella di un assicuratore deceduto e con la compagna, un falso documento per impedire che l’eredità andasse a una bambina che stava per nascere
Udienza davanti al gip, indagati Enzo Gazzola, amministratore della società Rocca Pescarola snc - che era fallita - e Luciano Arici, che l’aveva acquistata attraverso una società immobiliare. La difesa di Arici: ma lui all’epoca non era il legale rappresentante
Si è conclusa davanti al giudice Gianandrea Bussi e al pm Emilio Pisante la vicenda del sacerdote fondatore della struttura di via Beati, arrestato per maltrattamenti nei confronti degli ospiti del centro
Processo a un ispettore della Municipale. Le testimonianze di tre commercianti. Una donna rinnega ciò che aveva dichiarato nel verbale e ammette di aver firmato senza aver riletto le dichiarazioni
In Tribunale il drammatico racconto di una romena di 35 anni: «Lo amavo, diceva di volere una famiglia». Con un occhio nero e il naso fratturato si presentò alla polizia municipale per denunciarlo facendo partire l’indagine
Eredità contesa, il pm Fontana chiede 3 anni e mezzo per la sorella del morto e la sua convivente: «Fatti gravissimi». Ma l’uomo, un assicuratore, aveva avuto una figlia naturale, poi riconosciuta dal Tribunale, con una sua agente. Coinvolto anche un avvocato
In aula parlano i due fratelli vittime dei tre imputati e altri testimoni. Sequestro e minacce di morte perché erano sparite due pistole. I difensori: dopo quello che abbiamo sentito non esistono più i motivi per il carcere, chiediamo gli arresti domiciliari
Un operaio di una ditta che curava il verde pubblico era stato fermato in agosto. La difesa: aveva il consenso del Comune e anche il pm ha chiesto l’assoluzione
Lo schianto nel settembre del 2014 durante un inseguimento. Il giudice stabilisce anche il risarcimento per i familiari del militare deceduto e per l’altro militare rimasto ferito
Avevano consegnato ai tre 300 euro. In tre davanti ai giudici con le accuse di sequestro di persona ed estorsione. Il racconto dei carabinieri che hanno assistito ad alcune chiamate alle vittime: "Fai una brutta fine", "non hai capito con chi hai a che fare"