"Sono cinquant'anni che passo le mie estati a Rivergaro e mai sono stata così triste. La mattina scendo a Piacenza per andare a lavorare ed era mia abitudine fermarmi in piazza a Rivergaro per fare colazione al bar, leggere il giornale e scambiare quattro chiacchiere. Poi mi recavo dal panettiere a comprare il pane. Ora ciò NON è più possibile. Infatti, oltre a dover parcheggiare la macchina, arrivare al bar con notevole perdita di tempo, trovo la piazza vuota e il locale quasi deserto. Pertanto non attraverso neppure più la piazza e mi fermo a fare colazione a Piacenza. Come me tante altre persone. Per non parlare della domenica mattina, quando andare a bere il caffè in piazza era sinonimo di vacanza e di rilassatezza. L'altro giorno il gestore del caffè mi faceva presente che nessun motociclista si è più fermato presso il suo locale. Non voglio entrare nel merito della scelta architettonica ed estetica della nuova piazza. Non mi importa se sia bella o brutta, perché tanto è destinata a rimanere vuota. Le attività commerciali pian piano chiuderanno e la gente come me non troverà più motivo di tenere una seconda casa in un luogo destinato a morire. I prezzi degli immobili infatti sono calati a dismisura. Non mi capacito di come tanta gente su facebook, probabilmente non vivendo neanche a Rivergaro, possa, sulla base di preconcetti ideologici (della serie, citando testualmente "l'automobile ormai è paragonabile alla striscia di cocaina per il cocainomane", oppure "il problema è la pigrizia"), affermare che vi sia stato un miglioramento. Partendo dal presupposto che la piazza poteva essere comunque chiusa momentaneamente, così come è avvenuto per anni nelle serate estive o per determinati eventi, il volerla rendere permanentemente inaccessibile alle auto mi sembra una follia. Inoltre, anche il mercato del venerdì è stato gravemente penalizzato dato che viene fatto in piazza Nuova e occupandola impedisce ogni possibilità di parcheggio."
in «Deserta la nuova piazza di Rivergaro. Come distruggere un paese»