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«A Piacenza il fenomeno del caporalato non è critico»

«Dai nostri nostri dati emerge una situazione sostanzialmente non critica per quanto riguarda il caporalato. Fenomeni estesi non ne abbiamo riscontrati, anche se non escludiamo che questo fenomeno si possa verificare nella logistica, settore che comunque teniamo da sempre sotto controllo», a dirlo a margine della conferenza stampa di presentazione dell'attività dell'Ispettorato del Lavoro, Luigi Maddaloni, coordinatore degli ispettori. 

IL BILANCIO DELLE ATTIVITA' -  Dopo il processo di riorganizzazione riconducibile alle deleghe conferite al Governo, con il cosiddetto Jobs Act e dell’ istituzione del Ispettorato Nazionale del Lavoro, l’attività ispettiva, già svolta dagli ispettore del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dell’INPS e dell’INAIL, è confluita in un unico organo di vigilanza: l’Ispettorato Territoriale del Lavoro (Itl)  di Piacenza, guidato da Silvana Catalano. Nella mattinata del 20 giugno sono stati illustrati i dati relativi all'attività svolta nel corso del 2017 nel nostro territorio e che ha visto l’intensificazione dell’ attività di contrasto al lavoro nero e irregolare, nonché in materia di salute  e sicurezza sui luoghi di lavoro.

In tale contesto hanno operato sia gli ispettori del lavoro, Coordinati da Luigi Maddaloni, sia il Nucleo Carabinieri Ispettorato Lavoro (Nil) diretti dal Maresciallo Maggiore Paolo Taurino, competenti, questi ultimi, ad accertare violazioni in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro in ogni ambito lavorativo e non soltanto in edilizia, come invece stabilito per il personale non appartenente all’ Arma dei carabinieri. I risultati ottenuti  sono spesso stati conseguiti grazie all’azione coordinata e congiunta con il Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, con  quello della  Guardia di Finanza e della Polizia di Stato e dell'Ausl.

Intenso il supporto fornito anche dalle Polizie Locali, in particolare da quella di  Piacenza. I dati relativi conseguiti nel corso del 2017 evidenziano, rispetto agli anni immediatamente precedenti, un riduzione del numero delle aziende ispezionate in conseguenza della contrazione del  numero di ispettori del lavoro, civili. Anche se si è avuta una contrazione nel numero delle ispezione e tuttavia aumentata la percentuale di irregolarità. Nel 2016 sono state ispezionate 960 aziende, nel 2017 inveve 771, con un tasso di irregolarità del 58,8 % (55,41% nel 2016). 

I settori merceologici interessati dall’attività ispettiva sono molteplici, quali agricoltura, attività manifatturiere, energie elettrica gas, edilizia, commercio, trasporto, pubblici esercizi, informazione, istruzione, sanità e assistenza sociale, lavoro domestico etc. Ovviamente la scelta degli obiettivi ha tenuto conto sia  della programmazione effettuata sulla base del  contesto di riferimento sia delle cosiddette campagne speciali  organizzate dall’Ispettorato nazionale del Lavoro sia delle segnalazioni pervenute da parte di altri organi della Pubblica Amministrazioni, in primo luogo forze di Polizia. Al dato sono da aggiungere 32  controlli effettuati su patronati ed aziende che hanno inoltrato richiesta di cassa Integrazione straordinaria. Sono stati effettuati 15 accertamenti in materia di Cassa Integrazione e rilasciati 264 provvedimenti di autorizzazione all’installazione di impianti di videosorveglianza. 

Nel corso dell'anno passato sono stati verificati 1973 lavoratori (2625 nel 2016), ne sono stati trovati 350 irregolari, 137 in nero e 4 clandestini. Nel 2016 erano, rispettivamente, 513, 181 e 0. La verifica amministrativa ha portato ha determinato l’accertamento di un imponibile contributivo non denunciato agli Istituti di previdenza e assistenza pari a 3.782.754,14 di euro anno 2017  (10.522,343,16 nel 2016). Sono state sospese 24 attività imprenditoriali imprenditoriali per l’occupazione di lavoratori in nero in misura pari o superiore al 20% del personale presente. E ancora, nel 2017 sono state introitate sanzioni amministrative e penali per complessivi 474.870,84 euro (437.115,05  nel 2016). Per quanto riguarda gli accertamenti di natura penale gli accertamenti hanno portato a 92.918,85 euro di ammenda (80.521 nel 2016). Quarantadue le persone denunciate, 26 nel 2016.  Sono pervenute allo sportello turno del Servizio Ispettivo 163 denunce da parti di lavoratori. 

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