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Il vicequestore Mei va in pensione: «Il servizio pubblico nella logistica l’impegno più importante»

La dottoressa Maria Elisa Mei, originaria di Bologna, dal 2011 ricopriva il ruolo di Vicequestore vicario nella sede di viale Malta. «Un incarico gratificante»

«Ho sentito il detto secondo cui a Piacenza si piange due volte, quando si arriva e quando si parte; non era nelle mie aspirazioni venire qui ma mi sono subito trovata benissimo e ora non “scappo”, cercherò di mantenere i contatti che ho coltivato in questa città». È un saluto visibilmente commosso quello pronunciato dalla dottoressa Maria Elisa Mei - giunta al traguardo della pensione - nel lasciare la sede di viale Malta, dove negli ultimi dieci anni ha ricoperto l’incarico di Vice questore Vicario. “Questi anni sono passati troppo velocemente, mi sarei sentita di continuare a dare il mio contributo, ma ci sono delle scadenze temporali che non consentono scelte diverse; mi dispiace perché io e il questore stavamo lavorando molto bene insieme, con grande rispetto”. Una stima reciproca ribadita dallo stesso questore Filippo Guglielmino, l’ultimo con il quale il vicario ha lavorato a Piacenza, nell’ufficio dove dal 2011 si sono avvicendati Calogero Germanà, Salvatore Arena e Pietro Ostuni. «Personalmente ho molto apprezzato l’equilibrio del vicario; è un ruolo delicato, io l’ho fatto per tanti anni e non sempre è facile, serve discrezione, ma anche capacità di intervenire quando è necessario e le istituzioni hanno avuto modo di apprezzare la sua esperienza». «La dottoressa Mei rappresenta i valori dell’Emilia sani e autentici: empatia, laboriosità e concretezza - aggiunge il questore - mi dispiace che vada via, in questi mesi abbiamo avuto una grande sintonia professionale e personale». Maria Elisa Mei, originaria di Bologna, è in polizia dal 1987: dal 1989 al 1999 ha diretto l’Ufficio stranieri della Questura di Modena, poi è passata alla guida del Commissariato di Carpi e dal 2006 è Primo dirigente. Per quattro anni, a partire dal 2007, ha diretto la sezione Anticrimine di Cremona. A Piacenza è arrivata il 4 luglio 2011, confrontandosi fin da subito con le proteste e i blocchi nel settore della logistica, l’impegno «più gravoso è importante dal punto di vista dell’ordine pubblico» - come racconta il vicario - portato avanti nel decennio trascorso nella nostra città. «Nel 2011 è iniziato il fermento che ha contraddistinto tutti questi anni, con periodi particolarmente intensi, e che tuttora è in atto. Direi che è la peculiarità di Piacenza». Un consiglio per chi prenderà il suo posto? «Sarà senz’altro una persona capacissima e in questa realtà troverà colleghi coscienziosi, capaci e perbene, che fanno il proprio dovere. Ogni giorno siamo in mezzo alle persone, il nostro è un servizio alla collettività e credo che chi verrà troverà tutti questi aspetti positivi».

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