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«Nel Decreto niente stabilizzazione dei precari e copertura delle cattedre vacanti»

Presidio davanti alla Prefettura di Piacenza delle sezioni locali dei sindacati della scuola e dei docenti precari contro il Decreto sostegni bis. Gli emendamenti consegnati al prefetto Daniela Lupo

«Abbiamo siglato un patto per la scuola con il ministro dell'Istruzione, poi la traduzione in norma ha assolutamente cancellato gli impegni presi con le organizzazioni sindacali, a partire della stabilizzazione dei docenti precari e non viene prevista assolutamente la copertura di tutte le cattedre vacanti». Presidio questa mattina davanti alla Prefettura di Piacenza delle sezioni locali dei sindacati della scuola (Flc Cgil - Cisl Scuola - Uil Ruo Scuola - Snals Confsal), per la mobilitazione, indetta a livello nazionale per richiedere l’adeguamento del Decreto sostegni bis al Patto per la Scuola. Richieste messe nere su bianco negli emendamenti consegnati dai rappresentanti sindacali al Ministero, per mano del prefetto Daniela Lupo.

Presenti al presidio anche alcuni docenti precari – categoria a cui appartengono circa un migliaio di piacentini - che hanno portato la propria testimonianza, tra chi non ha superato il concorso straordinario e si vede negata la possibilità di accedere alla prossima procedura e chi lo ha vinto, ma ancora oggi non sa come conseguirà l’abilitazione all’insegnamento. «Noi precari siamo valutati quotidianamente dalla scuola, non solo dai dirigenti scolastici o dai nostri colleghi con più anzianità che ci danno consigli e ci formano sul campo, ma dagli stessi genitori e alunni» sottolinea un insegnante precario. «Chiediamo di prevedere dei concorsi per soli titoli, con una selezione finale e non ingresso, in questo modo - sottolineano i sindacati -  si potrebbe davvero curare e risolvere il problema del precariato italiano».

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