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Nel nuovo pronto soccorso con percorsi Covid, ambulatori riqualificati e attrezzature tecnologiche

I dottori Andrea Magnacavallo e Bernardo Palladini, primari dei pronto soccorso di Piacenza e Fiorenzuola, hanno illustrato le specifiche del presidio riqualificato nel capoluogo della Valdarda

I dottori Andrea Magnacavallo e Bernardo Palladini, rispettivamente primari dei pronto soccorso di Piacenza e Fiorenzuola, hanno illustrato le specifiche di quello riaperto dopo due anni nel capoluogo della Valdarda. Nella mattinata di martedì 1 marzo è stato infatti inaugurato il nuovo pronto soccorso che si trova al piano terra del blocco A, ricavato su un'area di piazzale laterale al padiglione, con la rimodulazione dunque degli spazi esistenti e la creazione di nuovi ambienti aggiuntivi: è stato ampliato da 750 a 1.100 metri quadri. Il costo complessivo dell’intervento ammonta a circa un milione e 350mila euro, di cui 210mila sono relativi all’acquisto e all'installazione della nuova diagnostica digitale di ultima generazione. I finanziamenti provengono dai fondi messi a disposizione dall’art.2 del Decreto Legge 46 del 2020.

Il progetto ha ridisegnato completamente il volto del pronto soccorso. E' stata creata una nuova camera calda con un ingresso e un’uscita indipendenti per i mezzi, quando in precedenza, invece, l’accesso era unico. E' stato realizzato un accesso pedonale dedicato (prima i cittadini utilizzavano l’atrio principale dell’ospedale), è stato individuato un percorso indipendente per casi sospetti Covid, che accedono a un’area mantenuta in depressione e dotata di diagnostica dedicata. In fine sono stati riqualificati tutti gli ambulatori con dotazioni di nuove attrezzature, restyling dei locali di attesa e di servizio. 

Il progetto esecutivo è stato affidato all’associazione temporanea delle imprese Studio di architettura e urbanistica Oddi di Castel San Giovanni e Studio tecnico Parenti di Podenzano. Grazie alla speciale procedura prevista dal DL 46, la ditta appaltatrice dei lavori (Impredima di Piacenza) è stata scelta in tempi rapidissimi nell’ambito di un maxi appalto gestito direttamente dal Commissario straordinario per l'emergenza Domenico Arcuri. La direzione lavori è stata curata dall’Ufficio tecnico aziendale. Il cantiere, avviato a giugno 2020, è stato completato in poco più di sei mesi, poi i ritardi sulla riapertura, secondo quanto dichiarato più volte dalla dirigenza dell'Ausl, sarebbero stati dovuti alla carenza di medici ed infermieri.

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