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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Siccità, gli agricoltori: «Perdite fino al 20 per cento». Bonaccini: «Draghi acceleri con lo stato di emergenza»

Prosegue il caldo e i campi e le colture soffrono. Il presidente della Regione da Castelvetro invita «a fare un uso consapevole e intelligente della risorsa idrica»

Prosegue il caldo e i campi e le colture soffrono. Gli irrigatori nelle campagne sono accesi per salvare i prodotti ma per gli agricoltori la situazione è critica e si stimano perdite del 20 per cento. Nel video l'intervista all'imprenditore agricolo di Cadeo, Filippo Bruschi.

Siccità e agricoltura, i campi tra Fiorenzuola e Cadeo ©Leo Trespidi/ilPiacenza

BONACCINI: «DRAGHI ACCELERI SU STATO DI EMERGENZA» - «Sull'idropotabilità non ci sono in questo momento problemi drammatici, è evidente che si invita a fare un uso consapevole e intelligente della risorsa idrica». Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, intervenuto a Castelvetro per l'inaugurazione dei lavori nel centro paese. «Confido nel fatto che Draghi consegnerà lo stato di emergenza: sono stato il primo a chiederlo e siamo stati anche la prima Regione a firmare la richiesta. Mi auguro che il governo faccia quello che secondo noi è giusto fare, anche perché nella zona del bacino padano siamo un po' tutti nelle stesse condizioni. Noi - ha aggiunto - proseguiamo negli investimenti previsti dal Piano nazionale sugli invasi: abbiamo bisogno, nei prossimi anni, di completare questo lavoro per realizzare centinaia di invasi. Le risorse tutto sommato ci sono, va accelerato e velocizzato un lavoro nel territorio che permetta di avere, in futuro, opportunità». Per Bonaccini «bisogna accelerare, a livello globale e italiano, sulla transizione ecologica: questi fatti di calamità naturale avvengono per il surriscaldamento del globo che avviene per l'inquinamento atmosferico. Gli impegni che abbiamo preso anche con il Patto per il lavoro e per il clima, oltre agli obiettivi dell'agenda Onu, vanno proprio nella direzione di ridurre l'inquinamento atmosferico, proprio perché in questi ultimi decenni si sono accelerati fenomeni atmosferici, da alluvioni a siccità».

LE PREVISIONI - Intanto, secondo gli esperti di 3bmeteo.com «nei primi giorni della prossima settimana l'anticiclone africano mostrerà già i primi segni di indebolimento, a causa dell'ingresso di correnti umide occidentali che cominceranno ad eroderne il bordo superiore. Ne conseguiranno temporali localmente forti su parte del Nord con un primo calo termico, dopo il weekend stabile e rovente. Ma sarà dalla metà della settimana che il declino dell'alta pressione si farà ben più evidente, e non solo sulle nostre regioni settentrionali».

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