A Gropparello una lapide commemorativa a ricordo di don Giuseppe Borea
Posizionata sulla facciata del municipio
Il Municipio di Gropparello si fregia di una quarta lapide commemorativa che si unisce a quelle che richiamano la memoria di cittadini che hanno dato la vita per il bene e la salvezza comuni. Il sindaco Claudio Ghittoni, ha ricordato la costante azione di don Borea spesa per la comunità e il pronunciamento del perdono per i suoi carnefici. Stefano Pronti, Presidente provinciale dell'ANPI, ne ha rievocato le azioni pastorali e il sostegno alla lotta per la libertà; ha ringraziato il Sindaco per aver portato a termine un compito difficile quanto gratificante, e quanti hanno collaborato, tra i quali il nipote di don Borea, Giuseppe, che ha fatto di tutto per attualizzare e perpetuare il ricordo della grande figura dello zio. La nuova stele - ha aggiunto Pronti - onora un giovane sacerdote che si è dedicato totalmente ai parrocchiani e ai numerosi giovani combattenti per la libertà contro il nazifascismo. Aveva sempre manifestato la sua avversità al regime, che soffocava le coscienze con la violenza, la costrizione, la guerra. Per impegno e sacrificio questo sacerdote rappresenta in modo esemplare la maggior parte del clero piacentino e dei parroci che sostennero, semplicemente secondo i principi evangelici, la fratellanza, il rispetto delle libertà e delle persone, la pace. Su invito del Sindaco il presidente del Comitato esecutivo della Banca di Piacenza Corrado Sforza Fogliani, ha confermato il suo impegno per la raccolta degli atti del processo sommario condotto con arbitrarietà. Don Giuseppe Borea fu parroco di Obolo e cappellano della Divisione Val d'Arda autorizzato dalla Curia vescovile. Fu trucidato dai fascisti senza processo legittimo e con insabbiamento della richiesta di grazia da parte del Vescovo di Piacenza:
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