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Asilo di San Protaso: «Per l’Amministrazione presidio fondamentale, non per chi ne ha deciso la chiusura»

L’assessore all’Istruzione di Fiorenzuola: «Mai una risposta dal provveditorato». I consiglieri di opposizione: «Bene i servizi che si erano pensati, anche il trasporto avrebbe fatto la differenza»

«Se il destino dell’asilo di San Protaso fosse stato nelle nostre mani oggi non saremmo neanche qua a parlarne: è un servizio fondamentale e irrinunciabile per una frazione. Per chi ne ha deciso la sua sorte evidentemente no». Così l’assessore all’Istruzione del Comune di Fiorenzuola Elena Grilli, rispondendo all’interrogazione dei consiglieri di minoranza del gruppo “Cambiamo Fiorenzuola”, in merito alla chiusura della scuola dell’infanzia di San Protaso.

Nell’interrogazione presentata nel Consiglio comunale del 5 settembre la minoranza ha chiesto all’Amministrazione «cosa è stato fatto per evitare la chiusura», «se si intendano mettere in atto iniziative per incentivare l’iscrizione dei bambini per l’anno scolastico 2023/2014» e perché sulla situazione «non è stata data informazione pubblica e puntuale alla cittadinanza».

Grilli ha riepilogato dunque quanto accaduto: «Dopo la pubblicazione dell’organico di diritto da parte del provveditore l’Amministrazione ha incontrato i residenti per mettere in pratica soluzioni migliorative e concrete, volte a rendere più appetibile l’asilo. Si è parlato ad esempio di un pre e un dopo scuola, i cui costi sarebbero stati sostenuti dal Comune. Per quanto riguarda il servizio di trasporto da e per la frazione, le famiglie e il personale docente che abbiamo incontrato non l’hanno ritenuto una soluzione vincente ma sono state evidenziate le necessità di un ampliamento orario. In questi mesi abbiamo scritto e chiamato più e più volte all’Ufficio scolastico provinciale, senza ricevere alcuna risposta».

E sull’accusa di non aver informato i cittadini ha risposto: «Noi quello che abbiamo fatto lo abbiamo rimarcato più volte, non con comunicati stampa autocelebrativi ma dando informazioni ai cittadini. Con le vostre affermazioni – ha detto Grilli rivolgendosi alla minoranza -, a partire da gennaio quando non erano ancora chiuse le iscrizioni, parlavate in tranquillità di una possibile chiusura del plesso, creando confusione alle famiglie».

«Noi abbiamo fatto la cosa giusta: informare nei tempi giusti le famiglie, quando potevano ancora decidere dove iscrivere i propri figli» - ha replicato la consigliera Cinzia Ferdenzi. «Si stava presentando un problema e non era il primo anno di precarietà, a livello di numeri, in quella scuola. Cosa è stato fatto gli anni scorsi? E quest’anno? Una riunione quando le iscrizioni erano già chiuse e quando le famiglie avevano già iscritto i propri figli». Ferdenzi ha evidenziato qualche «rottura nelle comunicazioni tra Amministrazione e provveditore», spiegando poi che per la minoranza «i servizi aggiuntivi ai quali si è pensato non sono una scuola dell’infanzia»; e che «il trasporto con gli scuolabus, messo in campo nei tempi giusti, avrebbe potuto fare la differenza». Non ha avuto risposta alle intenzioni dell’Amministrazioni per riottenere l’apertura dell’asilo per l’anno 2023/2024: «Non decidete voi ma giocate un ruolo importante nel mantenimento dei servizi».

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