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CarboNeXT, i comitati: «Maggior trasparenza e partecipazione dei cittadini»

I Comitati "Basta nocività in Val d'Arda" e "Aria Pulita in Val d'Arda" insieme "Legambiente Piacenza": «Non dovrebbe essere inopportuno che il Comune affidi o abbia affidato l'espressione del parere sull'approvazione o meno del progetto sul Cementificio in Conferenza dei Servizi, delegando alle riunioni, chi ha oggettivamente anche un ruolo diverso, in due aziende che sembrano effettuare attività per il cementificio stesso?»

Chiedono trasparenza e la garanzia che il parere definitivo sul progetto CarboNeXT, sia correttamente formato ed espresso e non influenzato da interessi particolari, nel rispetto dei ruoli degli amministratori.

I Comitati "Basta nocività in Val d'Arda" e "Aria Pulita in Val d'Arda" insieme "Legambiente Piacenza", tornano a farsi sentire e lo fanno con una nota stampa in cui spiegano: «Cosi come giustamente ricordato dalla vice-presidente della Provincia di Piacenza, Patrizia Calza, in risposta agli esponenti dei Comitati che il 9 giugno scorso le consegnavano quasi 6000 firme contro il progetto CarboNeXT, oggi ancora più che in passato, ogni decisione presa su progetti che hanno conseguenze sul territorio, come quella sul progetto CarboNeXT di Buzzi Unicem, necessita che chi decide, gli enti, siano particolarmente attenti a dare massima trasparenza al procedimento, massima partecipazione ai cittadini e particolare cura nello sgombrare la strada a qualunque aspetto che possa essere in contrasto con la tutela degli interessi collettivi».

E aggiungono: «Proprio per questo, come cittadini che intendono riporre fiducia nelle istituzioni, riteniamo utile evidenziare  una situazione, presente nella Conferenza dei Servizi sul progetto CarboNeXT, da approfondire, relativa al rappresentante delegato dal Comune di Vernasca ad esprimere il parere sulla conformità urbanistica dell'ente in modo vincolante all’interno della Conferenza dei Servizi».

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«Il rappresentante è il geometra Filippo Franzini, già intervenuto alla Conferenza dei Servizi dell'11 febbraio e presente anche alla conferenza del 9 giugno insieme al sindaco di Vernasca Sidoli, oltre ad essere tecnico comunale e responsabile dell’ufficio tecnico del Comune, risulta anche essere, da visure Cerved pubbliche, socio, amministratore  e legale rappresentante della società “Franzini s.r.l.”, così come risulta essere Presidente del Consiglio di Amministrazione e Rappresentante legale di un'altra s.r.l., la “CAV s.r.l.”, entrambe aventi come oggetto sociale principale il trasporto merci per conto proprio e di terzi. In specifico inoltre la “Franzini s.r.l.” ha nell’oggetto sociale l'acquisto, gestione, lavorazione, trasporto e commercializzazione di materiali recuperabili e di rifiuti e servizi alle industrie quali riciclaggio di materiali recuperabili, movimentazioni interne delle merci e dei beni, pulizie industriali, manutenzioni e gestione di impianti ed attrezzature industriali, mentre la “CAV s.r.l.” ha nell’oggetto sociale, tra l'altro, l'assunzione e l'esecuzione di qualunque lavoro di trasporto per conto terzi ed ogni altro servizio collaterale collegato a questa attività tra cui escavazione, movimento terra, cantieri, magazzini. La società “Franzini s.r.l.” è socia al 20,83% della “CAV s.r.l.”».

«Se corrisponde al vero che queste due società effettuano trasporto di materiali in entrata ed uscita dal cementificio Buzzi Unicem da anni, fatto che sembra essere confermato dall’uscita ed entrata dallo stabilimento e dal passaggio sulla strada da e per il Cementificio di automezzi della società Franzini, alcuni dei quali recano il doppio logo, “Franzini s.r.l.” e “Buzzi Unicem” – tuonano i membri dei comitati -, non dovrebbe essere inopportuno che il Comune affidi o abbia affidato l’espressione del suo parere sull’approvazione o meno del progetto sul Cementificio in Conferenza dei Servizi, delegando alle riunioni, chi ha oggettivamente anche un ruolo diverso, in due aziende che sembrano effettuare attività per il cementificio stesso? Non dovrebbe esserci, in un caso come questo, un dovere di astensione da parte del Tecnico dal partecipare alla Conferenza dei Servizi? Non è forse elemento fondamentale per chi partecipa ai collegi amministrativi non avere conflitti di interesse e se ci sono, evidenziarli ed esimersi dal partecipare? La legge 241/90 all’art.6 lo richiede , la dove recita che “... i titolari degli uffici competenti a rilasciare parere, atti nel procedimento ed il provvedimento finale devono astenersi, in caso di conflitto di interessi, segnalando ogni situazione anche potenziale”,ed anche la legge 190\2012».

«Da cittadini attenti alla procedura – prosegue la nota -, non possiamo quindi che avvisare la Conferenza dei Servizi ed il Comune di Vernasca,  in caso non fosse un fatto noto , di questa possibile incongruenza  perché sia approfondita, sebbene non dovrebbero essere  i cittadini a dover avvisare e chiedere un approfondimento. Si dedica una intera riunione della Conferenza dei Servizi per analizzare la posizione dei Comuni di Castell’Arquato e Morfasso, per poi decidere di ammetterli solo come uditori alla Conferenza, e non si verifica se sussistono cause di incompatibilità eventuali?. Prendiamo atto della sostituzione, avvenuta l'8 giugno, del tecnico con un collega di ufficio e suo sottoposto, come responsabile per l'autorizzazione paesaggistica e quale membro della Conferenza dei Servizi, ci chiediamo però se sia stata comunque opportuna la presenza dello stesso alla Conferenza dei servizi del 9 giugno scorso, interagendo, ci risulta,  liberamente con gli altri tecnici che esprimeranno pareri in merito al progetto. Ci chiediamo se esiste titolo per poterlo fare a fronte di quanto rilevato. Aspettiamo fiduciosi una verifica».

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