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Da un Revisore dei conti a tre, la spesa annua per il Comune aumenta di 20mila euro

Minari (assessore): «La popolazione è aumentata e stando alla normativa, in relazione alla dimensione demografica del territorio, l’Ente deve avere un Organo di revisione collegiale». Quasi 29mila euro per tre Revisori

Il Comune di Fiorenzuola passerà ad avere, da un Revisore Unico dei Conti, un Organo di revisione economico-finanziario collegiale formato da tre componenti. E la spesa sarà più che triplicata: dagli 8mila euro annui si arriverà a 28mila e ottocento euro. Nel Consiglio comunale del 31 gennaio è stata votata la delibera con la quale sono stati nominati i tre professionisti che dal 7 febbraio fino al 2021comporranno l’Organo di Revisione. Si tratta del ragioniere Sergio Torroni, del dottor Paolo Rollo (provenienti da Santarcangelo di Romagna e da Ferrara), del ragioniere Roberto Gaibazzi (di Soragna). «Al 31 dicembre del 2016 Fiorenzuola contava 15milatrecentosei abitanti e stando alla normativa, in relazione alla dimensione demografica del territorio, l’Ente deve avere un Organo di revisione collegiale – ha spiegato l’assessore al Bilancio Marcello Minari -. Il 6 febbraio terminerà il proprio incarico il dottor Davide Cetti, Revisore Unico dei Conti per il Comune di Fiorenzuola dal 2015. Di conseguenza ci siamo rivolti agli uffici della Prefettura che dall’elenco degli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, hanno estratto i nomi dei Revisori che comporranno l’Organo collegiale del Comune di Fiorenzuola».

Come detto, le uscite dalle casse comunali vedranno un importante aumento. A fronte del decreto Ministeriale del 20 maggio del 2005 che fissava un tetto massimo del compenso base lordo si 8miladuecentoquarnata euro, ogni singolo revisore percepirà annualmente di 8miladuecentotrentaquattro euro, all’incirca quanto il Revisore Unico in servizio fino febbraio. Un decreto Legislativo stabilisce però che il Presidente del Collegio dei Revisori, individuato tra quelli che hanno ricoperto il maggior numero di incarichi, percepisca un compenso lordo maggiorato del 50 per cento. Nel caso del Comune di Fiorenzuola quindi la spesa totale è pari a 28milaottocetoventi euro, più alcuni rimborsi spese che potrebbero richiedere i Revisori, per esempio per le trasferte.

Nando Mainardi (Sinistra per Fiorenzuola), che al momento della votazione si è astenuto così come la consigliera di Movimento 5 stelle Elena Rossini, «ha fatto notare che il compenso lordo di 8mila euro non è dettato dalla normativa nazionale ma è una scelta lasciata a discrezione dell’Amministrazione comunale che poteva abbinare ai singoli Revisori un compenso di carattere inferiore, tenendo conto del fatto che sono aumentati i residenti e non la complessità dell’Ente».

«Il compenso annuo dei singoli revisori è già stato calato – ha risposto Minari -: un atto del Consiglio comunale approvato nel 2012 fissava il compenso a 7miale euro, poi decurtati del 10 per cento per effetto di un decreto Legislativo del 2010, non più operativo da inizio anno. Abbiamo mantenuto quell’importo, senza però poter apporre ulteriori riduzioni». Al compenso annuo pari a 6milaquattrocentonovanta euro, devono essere aggiunti 259 euro di contributo previdenziale (4 per cento) e poco meno di mille e cinquecento euro di Iva (22 per cento), arrivando appunto a un totale di 8miladuecentotrentaquattro euro.

Voto favorevole alla delibera da parte dei consiglieri del Partito Democratico, nonostante la loro preoccupazione sul fatto che «sulle scelte di carattere finanziario dell’Amministrazione – ha detto il capogruppo Giuseppe Brusamonti - dovrà esprimersi non solo più una persona ma un collegio composto da tre Revisori che non lavorano o risiedono nelle vicinanze, il che potrebbe non agevolare il lavoro degli uffici».

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