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Dal commercio alle famiglie, ecco le priorità dell'Amministrazione generate dall'emergenza Covid-19

La Giunta: «Sarebbe stato poco utile a nostro avviso elargire contributi che sarebbero stati di modesta entità per poi dover mettere le mani nelle tasche dei cittadini per erogare servizi diventati più costosi»

L’Amministrazione comunale di Fiorenzuola, rappresentata dal sindaco Romeo Gandolfi, dalla vicesindaco ed assessore al welfare Paola Pizzelli, dall’assessore al Commercio Lorenza Rossi e dall’assessore al Bilancio Marcello Minari, con l’assestamento di bilancio previsto per il consiglio di venerdì 31 luglio, completa il quadro dello stanziamento delle risorse statali pari a 940mila euro, volte a promuovere sgravi e contribuzioni sia in ambito sociale che economico. Il primo provvedimento era stato alcuni giorni fa la sospensione della sosta a pagamento fino a fine anno. «L’Amministrazione ha individuato, insieme ai vari settori coinvolti, tre priorità di intervento di stretta competenza comunale generate dalla emergenza Covid19 sulle quali concentrare la propria attenzione anche alla luce dell’importo ricevuto, cospicuo ma non sufficiente, almeno per ora, a mettere in campo consistenti azioni ulteriori. Gli ambiti individuati sono stati il tessuto commerciale ed in generale delle attività economiche ed, in ambito socio/educativo, il settore della pubblica istruzione che nel breve periodo appare come il più preoccupante per i potenziali risvolti gestionali ma anche economici che potrebbero abbattersi sulle famiglie».

SCUOLA E SERVIZI EDUCATIVI - Partendo proprio dalla Scuola, «il Comune di Fiorenzuola a partire dalla sospensione di Febbraio scorso ha sospeso qualsiasi forma di pagamento da parte delle famiglie relativo ai servizi scolastici anche grazie alla modalità di emissione dei cedolini che avviene a consuntivo e quindi dopo che i servizi sono stati erogati. L’unico servizio pagato anticipatamente era stato quello dei corsi sportivi per i quali è stata deliberata la restituzione della quota non usufruita alla famiglie in accordo con l’assessorato allo sport». La riprogettazione degli appalti in essere sia in ambito educativo che socio assistenziale ci ha consentito di attivare senza costi extra per le famiglie, servizi estivi per la prima infanzia, centri estivi per la fascia che va dall’infanzia  fino alla scuole medie ed interventi domiciliari diurni in sicurezza per i disabili normalmente seguiti dai centri diurni. Ad oggi il quadro della riapertura dei servizi scolastici, comporterà un notevole aumento del costo dei servizi quantificabile in circa 250.000 euro. Le voci di spesa più importanti sono la prima infanzia (nido) per 80.000; il potenziamento del servizio mensa per oltre 100.000 euro (complessivamente tra prima infanzia e scuola primaria); il trasporto scolastico per circa 50.000 euro oltre a circa 20.000 euro aggiuntivi per l’assistenza integrativa agli alunni disabili che si vanno ad aggiungere ai 350.000 circa già previsti ad inizio anno nel bilancio comunale.

MINORI E DISABILI - «Un altro ambito importante sul quale viene messa parte delle risorse erogate dallo Stato è quello dell’assistenza a minori e disabili per un totale di circa 45.000 euro. Alla copertura di questi maggiori costi va aggiunto l’abbattimento di alcuni capitoli di entrata del settore per altri 40.000 euro, perciò il totale del fondo Covidimpegnato sui servizi socio/educativi è di oltre 335.000 euro. E’ importante sottolineare che con l’intervento integrativo della Regione, in ambito distrettuale verrà riaperto il bando affitti, già espletato tra maggio e giugno 2020, con risorse aggiuntive per 300.000 € circa e che nella variazione di bilancio sono presenti anche 100.000 € aggiuntivi per il fondo sociale locale e 14.000 € circa per il rimborso dei tirocini per disabili sospesi ovviamente nel periodo Covid».

COMMERCIO E TARI - Passando alle misure in favore delle realtà economiche l’azione si articolerà su due interventi. Il primo è la riduzione della tassa rifiuti per tutte le attività economiche, misura che vale 340.000 euro circa ( 300.000 dal fondo covid e 40.000 individuati nel ruolo Tari).  Sono stati circoscritti all’interno della classificazione del regolamento Tari comunale due gruppi di categorie: nel primo abbiamo inserito tutte quelle categorie che hanno subito uno stop forzato più consistente mentre nel secondo abbiamo inserito tutte le altre categorie. La riduzione sarà del 40% per il primo gruppo e del 20% per il secondo. «L’Amministrazione, in un’ottica di semplificazione e di logica, avrebbe voluto applicare una esenzione completa della tassa per le categorie più colpite dalla chiusura, ma le circolari esplicative che hanno seguito il decreto, hanno chiarito che l’esenzione doveva essere commisurata al fermo delle attività dovuto ai decreti ed omogenea per categorie individuate. Le scadenze vengono posticipate al 30 novembre per chi vorrà pagare in unica soluzione, oppure per chi lo frazionerà la seconda rata sarà al 31 gennaio 2021. Con le risorse rimanenti per circa 185.000 euro si è deciso di creare un fondo destinato alle attività commerciali più colpite. I criteri di accesso dovranno essere semplici in modo da poter procedere nel mese di settembre alla pubblicazione di un bando ed erogare i contributi entro l’autunno. Nei prossimi giorni gli assessori si confronteranno col settore con l’obiettivo di portare poi in commissione economie locali una proposta che possa essere oggetto di valutazioni ed osservazioni costruttive.

«L’azione dell’amministrazione in questo frangente ha avuto come primo obbiettivo quello di ridurre o almeno mantenere inalterato il carico impositivo del comune su famiglie e soggetti economici pur implementando i servizi in funzione dei protocolli attualmente previsti per lo svolgimento degli stessi. Sarebbe stato poco utile a nostro avviso elargire contributi che sarebbero stati di modesta entità per poi dover mettere le mani nelle tasche dei cittadini per erogare servizi diventati più costosi. E’ ovvio che se entro la fine dell’anno la situazione dovesse poi migliorare ed i costi effettivi dei servizi socio educativi dovessero risultare inferiori,  parte delle  risorse previste  potranno tornare disponibili per azioni integrative, sempre in ambito sociale, che comunque non escludiamo di poter mettere in campo tra settembre ed ottobre anche alla luce delle ultime notizie sull’assegnazione del fondo per il funzionamento erogato dallo Stato che potrebbe liberare ulteriori spazi di bilancio nel periodo in cui verosimilmente gli effetti della crisi saranno più evidenti a tutti i livelli».

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