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Valdarda / Fiorenzuola d'Arda

«Nella sanità un quadro allarmante: dall’Ausl promesse disattese, la Regione non si vanti»

In Consiglio comunale a Fiorenzuola, Mainardi (opposizione): «Si parla di incremento ma si regredisce». Isola (Commissione sanità): «Carenza di medici? Poche prospettive, costretti ad allontanarsi»

«L’Amministrazione comunale di Fiorenzuola e la Commissione sanità stanno facendo un buon lavoro: osservano le varie condizioni nella sanità locale, dalle quali emerge un quadro allarmante, e individuano proposte concrete da portare in Conferenza territoriale sociosanitaria. Il sindaco non si tira mai indietro ma è la Regione che guida le condizioni». Così il consigliere comunale e medico Paolo Isola voluto chiarire al Consiglio l’impegno della Commissione da lui presieduta, istituita ad inizio mandato.

«Si parla di incremento ma si regredisce»

Nell’ultima riunione del parlamentino, quella di mercoledì 14 settembre, si è discusso del Documento unico di programmazione e il consigliere Nando Mainardi del gruppo “Cambiamo Fiorenzuola” ha voluto evidenziare le criticità della sanità a Fiorenzuola. «Ogni anno vengono riproposte le stesse formulazioni sul tema: il sindaco in Commissione usa parole forti e critiche rispetto alla gestione sanitaria da parte dell’Ausl, peccato che nei documenti istituzionali evidenzia elementi sconnessi alla realtà. Si parla di un incremento della dotazione di anestesisti e rianimatori per convertire la terapia subintensiva e intensiva alle 24 ore ma si va indietro: io so che fino a qualche mese fa c’era l’anestesista che h 24 e oggi non c’è più». Per Mainardi l’Amministrazione ha una «visione che è fortemente lontana dalla realtà» circa il «completamento della riorganizzazione sanitaria cittadina, dal blocco A con le sale operatorie, al pronto soccorso con dotazioni, professionalità e attrezzature necessarie per i servizi previsti: il pronto soccorso oggi non ha quel che serve per essere tale, lo si chiama così ma è un punto di primo intervento».

«Dall’Ausl promesse disattese, la Regione non si vanti della sanità»

Rispondendo il sindaco Romeo Gandolfi ha accusato l’Ausl di «promesse non mantenute» e «sollecitazioni disattese»: «Con la vicesindaco Paola Pizzelli ho incontrato il neo direttore generale dell’Ausl e penso di essermi fatto sentire. A Fiorenzuola ne abbiamo viste tante e nel Documento unico di programmazione abbiamo inserito ciò che desideriamo: dal pronto soccorso aperto 24 ore su 24 così come anestesisti e rianimatori sette giorni su sette perché sappiamo sono necessari nei reparti del nostro ospedale dove sono ricoverati pazienti con patologie gravi. Noi sollecitiamo ma l’azienda fa le sue scelte e si scusa con la mancanza di medici. Peccato che se per una visita occorrono dai tre ai quattro mesi, con le prestazioni a pagamento la ottieni dopo 48 ore». Così Gandolfi bacchetta anche la Regione: «I medici ci sono ma occorre correggere la gestione: queste cose non dovrebbero accadere in una Regione che si vanta di avere un sistema sanitario di eccellenza perché se una visita la puoi fare a pagamento in 48 ore hai un sistema sanitario che si avvicina a quello della Lombardia».

«Nessuna prospettiva ai pochi medici costretti ad allontanarsi»

Sul tema, come anticipato, è intervenuto il presidente della Commissione sulla sanità Paolo Isola, secondo il quale «esiste una disparità di forze in campo», un «contrasto sempre esistito da quando è stato abbattuto l’ospedale per futili motivi, poi ricostruito grazie all’Amministrazione di allora che ha puntato sulla ricostruzione dello stabile ed essere certi di avere qualcosa». «Avanziamo richieste e prospettive che a parole vengono portate avanti dalla Regione – ha proseguito Isola - ma nei fatti non avvengono. Così dobbiamo essere guardinghi e con la Commissione svolgiamo un lavoro di ricerca delle necessità e dei bisogni». I vertici della sanità locale «si barricano dietro la mancanza di medici che in effetti esiste ma ai sanitari che ci sono non vengono date prospettive proprie della professione, allontanandoli: ci sono medici mandati via apposta per far credere che i cittadini non riconoscono in Fiorenzuola un punto di riferimento. Vogliamo risposte chiare e bene l’analisi attuale della sanità locale ma dobbiamo riferirci all’organo superiore che detta la legge».

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