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Gandolfi: «Alla Barabasca evitati errori del passato». Minoranza: «Progetto ricco per chi lo fa, cittadini tenuti da parte»

L’approvazione da parte della sola maggioranza in Consiglio comunale della variante che porterà all’insediamento della nuova area logistica, è arrivata dopo un dibattito durato almeno più di tre ore

L’approvazione da parte della sola maggioranza in Consiglio comunale della variante che porterà all’insediamento della nuova area logistica alla Barabasca, è arrivata dopo un dibattito durato almeno più di tre ore. Il sindaco Romeo Gandolfi ha voluto rimarcare i punti di forza del mega progetto, esposti in apertura dei lavori dall’assessore all’Urbanistica Franco Brauner (>>LEGGI QUI<<). «Come avevamo annunciato nel nostro programma elettorale – ha esordito il sindaco – abbiamo puntato sullo sviluppo dell’area della Barabasca per consentire la crescita di aziende esistenti e attirare nuove realtà, evitando gli errori degli anni passati che hanno privilegiato la vicina Fidenza a discapito di Fiorenzuola, nonostante il nostro vantaggio in quanto sede di uno svincolo autostradale, tra i più importanti d’Italia. Abbiamo avviato quindi l’iter, in ascolto all’imprenditoria, per le osservazione al Piano strutturale comunale, attuato solo per l’otto per cento in dieci anni». Fino a quando è arrivata la proposta della società costruttrice, la “2K Engineering” «con la pubblicazione di tutti gli elaborati di progetto e le delibere sul sito Amministrazione Trasparente del Comune e della Regione, a partire dalla delibera di Giunta del 7 maggio 2020. Sono stati raccolti i parere degli enti chiamati alla conferenza dei servizi, risultati positivi», ha chiarito Gandolfi spiegando che con «l’approvazione nel 2018 delle nuove tariffe degli oneri di urbanizzazione, in adeguamento alla nuova legge Regionale, entreranno nelle casse comunali due milioni e 485mila euro». Per il primo cittadino altro tema fondamentale è la sicurezza stradale («transitano più di 15mila veicoli al giorno») e la rotatoria sarà «il primo di una lunga serie di interventi che si attueranno alla Barabasca».

La vicesindaco Paola Pizzelli ha voluto rispondere alla minoranza e ai cittadini preoccupati per l’altezza che raggiungerà il capannone: «Se mi avessero sottoposto un nuovo insediamento residenziale in centro abitato, tale da rovinare per sempre la skyline della città, magari due torri come quelle adiacenti alla stazione a Fidenza, allora mi sarei opposta anche fisicamente a quella che non poteva essere altro che una vergognosa speculazione edilizia. Nel nostro caso stiamo parlando di una certa distanza dal centro abitato».

I consiglieri di minoranza, a partire da Carlo Marchetta (Pd), hanno lamentato la mancata comunicazione della presenza di ospiti («devono essere fatti da tutte le parti e bisogna potersi preparare»), accusando poi i dipendenti di “New Cold” e di “2K Engineering” intervenuti di aver fatto una «recita a favore dell’insediamento di cui loro non sono indipendenti». «E’ un progetto impegnativo difficile da comprendere e non bastano due rendering», ha detto Marchetta stupito del fatto che «l’Amministrazione ritiene di avere davvero una così ampia delega da parte dei cittadini, tanto da accettare un progetto che non ha una possibilità di ritorno una volta costruito, che meritava un coinvolgimento e che sembra ricco soprattutto per chi lo fa». «Se è tutto così bello – ha proseguito il consigliere – allora con un progetto di queste dimensioni e con questi costi (80 milioni, nda), allora si potevano raddoppiare gli oneri». Elena Rossini (Movimento 5 stelle) ha esposto alcuni dubbi sull’impianto fotovoltaico («viene costruito sull’edificio B ma non si sa ancora quale ditta verrà»), sui possibili collegamenti con la ferrovia per una riduzione di inquinamento e nuovamente sulle altezze del capannone («siamo in campagna, non in una metropoli»). Perplessità in tema impatto ambientale per Paolo Savinelli (Pd).

Nando Mainardi (Sinistra per Fiorenzuola) ha rimarcato la mancata partecipazione dei cittadini alla discussione del progetto («non è una scusa la pubblicazione dei documenti sull’Albo Pretorio del Comune») e si è detto «colpito dalla pavidità delle parole di Gandolfi in risposta all’invito alla riunione del “Comitato Barabasca” (>>LEGGI QUI<<): non si presenta e lo attacca insinuando che non tutti i membri sono di Fiorenzuola così come i firmatari (più di 400, nda) della petizione online». Poi ha chiesto chiarimenti circa l’occupazione («sono state date cifre diverse più volte») e ha voluto ribattere al sindaco sugli oneri: «Con l’adeguamento alla legge Regionale il Comune aveva margini discrezionali: sono stati messi oneri di costruzione a tutti i settori pari al 5 per cento quando si poteva arrivare a 10. Nel 2019 venne portata la logistica all’1 per cento».

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