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Giovedì, 25 Aprile 2024
Fiorenzuola / Fiorenzuola d'Arda / Piazza Fratelli Carlo E Giovanni Molinari

Bollette e rincari, la parrocchia ne risente: «Nessun cantiere e riorganizzazione delle liturgie»

La parrocchia San Fiorenzo esamina il bilancio 2021 e si prepara ad affrontare quello del 2022: «Facciamo fatica ad affrontare gli impegni». Ecco le decisioni prese «che si orientano al risparmio dei consumi energetici»

Bollette e rincari: anche la parrocchia San Fiorenzo di Fiorenzuola ne risente, «tanto da far decidere per l’inverno di ridisegnare l’organizzazione di alcune liturgie». «Facciamo fatica ad affrontare gli impegni», spiega la segretaria Giuliana Masera tra le pagine del bollettino mensile “L’Idea” del 15 dicembre. Nei giorni scorsi si è riunito il consiglio pastorale ed è stato preso in esame il bilancio parrocchiale riferito all’anno 2021: «E’ un bilancio problematico – prosegue Masera -, abbiamo preso alcune decisioni che si orientano al risparmio dei consumi energetici durante il periodo invernale. Le celebrazioni che si facevano nella chiesa di San Francesco si terranno nella cripta della Collegiata (in piazza Molinari, ndr), dove è più facile scaldare e dove si tornerà a fare le celebrazioni settimanali. Alle famiglie che chiedono il funerale proporremo di celebrarlo nella chiesa del Santo Scalabrini che, avendo il riscaldamento a pavimento, è comunque sempre calda».

Insomma, il bilancio 2021 preoccupa il consiglio economico parrocchiale, «soprattutto per gli eventi che accompagnano, nel 2022 tutte le famiglie della nostra “povera” Italia». E anche la parrocchia intitolata a San Fiorenzo che è «famiglia di tutti». Fanno sapere dal consiglio parrocchiale: «L’attività tipica risente di una grave incidenza delle spese correnti: si tratta per buona parte di costi di riscaldamento, luce, personale e manutenzione ordinaria dei tanti immobili infruttiferi che possiede». Così «si è deciso per ora di non dare il via ad alcun cantiere».

La parrocchia gestisce direttamente una scuola dell’infanzia e anche questa struttura «soffre per gli elevati costi di gestione», con «l’esercizio 2021/2022, appena terminato, che ha subito pesanti rincari dei costi di energia e della dispensa (riscaldamento, luce, vitto e altro), oltre i condizionamenti dovuti al Covid». La perdita 2021/2021 è stata ripianata con fondi della solidarietà dell’associazione Agape, «come aiuto alle famiglie che non possono pagare integralmente la retta o la mensa». Tra le note positive «l’elevato numero di iscrizioni che consentono di aprire una quarta sezione».

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