Fiorenzuola, profughi clandestini scaricati da un camion all’autogrill
Otto stranieri, probabilmente afghani tutti maggiorenni tranne uno, bloccati dalla polizia: sono stati accompagnati in ospedale a Piacenza per essere visitati e per stabilirne l'età tramite la radiografia del polso. Ancora incerta la loro sorte
Il viaggio della speranza e della disperazione si è fermato a Fiorenzuola per un gruppo di giovani profughi afghani che nella tarda serata del 16 febbraio sono stati trovati dalla polizia mentre vagavano al buio nell’area di servizio Arda di Fiorenzuola lungo l’A1. Sono stati scaricati da un camion che poi si è dato alla fuga in direzione di Milano.
Sono in tutto otto e agli agenti della polizia stradale di Guardamiglio, competenti per quel tratto autostradale e intervenuti con due pattuglie, hanno detto di essere tutti minorenni. Erano circa le 21,30 quando una pattuglia li ha notati nel parcheggio dell’area di servizio piacentina, e sul posto dalla questura di Piacenza è stato inviato anche un furgone che li ha raccolti e accompagnati all’ospedale Guglielmo da Saliceto.
Qui, piantonati dai colleghi delle volanti di Piacenza, hanno trascorso la notte per essere visitati e per essere sottoposti alle analisi radiologiche per stabilire, tramite la radiografia del polso, se si tratti effettivamente di minorenni. Solo uno del gruppo è risultato essere minorenne, il giovane, dopo essere stato identificato, è stato affidato ai servizi sociali. Gli altri 7 sono stati fotosegnalati e ora l'Ufficio Immigrazione della questura sta cercando di ricostruire il loro viaggio e di capire se effettivamente si tratta di profughi.
Sulla loro sorte poi sarà probabilmente chiamata a decidere la prefettura di Piacenza: nelle prossime ore intanto verranno alloggiati provvisoriamente in una struttura di prima accoglienza.
