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Venerdì, 29 Marzo 2024
Al vaglio della Regione / Fiorenzuola d'Arda / Località Baselicaduce

Progetto da un milione di euro per trasformare l'ex scuola di Baselica in "Centro arti visive e audio"

Sale prove e sale corsi, live hall, spazi espositivi, studi fotografici e di registrazione, spazi di aggregazione. Tutto nell’ex scuola di Baselica grazie ad un progetto che il Comune ha presentato alla Regione

Sale prove e sale corsi, live hall, spazi espositivi, studi fotografici e di registrazione, spazi di aggregazione. Tutto nell’ex scuola di Baselica risalente agli ultimi anni del diciannovesimo secolo e dismessa nella seconda metà del novecento. L’assessore alla Cultura del Comune di Fiorenzuola, Massimiliano Morganti, definisce «ambizioso» il progetto da quasi un milione di euro (965.621 euro per la precisione), che potrebbe trasformare l’edificio in un Centro Arti Visive E Audio (Caveva) intercomunale. Potrebbe perché ora si tratta solo di uno studio di fattibilità che l’Amministrazione ha presentato alla Regione che, nell’ambito del bando di rigenerazione urbana, ambientale e sociale, mette a disposizione per gli Enti 27 milioni di euro. «Abbiamo depositato il progetto martedì 29 novembre – ha spiegato Morganti al Consiglio comunale – e non c’è stato il tempo di pensare ad un percorso partecipato, cosa che avverrà qualora il Comune ricevesse il finanziamento per la realizzazione dell’opera che dovremmo coprire con nostre spese per la metà dell’importo. La nostra è una proposta che, anche per le sue caratteristiche di pluralismo, può accedere a punteggi alti anche se non partiamo favoriti in quanto il Comune ha già in essere lavori finanziati con bandi di rigenerazione urbana. Le possibilità di essere tra i favoriti però ci sono». «Ci siamo affidati ad uno studio di alcuni ragazzi di Fiorenzuola che ha realizzato il progetto unendo le idee emerse ascoltando i giovani del territorio e quelle pervenute in campagna elettorale. L’idea è molto valida». In caso di approvazione del progetto i lavori potrebbero iniziare nel 2023 per concludersi nel 2025.

«La struttura, che necessita di interventi di messa in sicurezza e di efficientamento energetico – si legge tra le pagine che illustrano l’intervento -, nonché di alcune modifiche distributive che ne migliorino la funzionalità e l’accessibilità, si propone di fornire servizi dei quali esiste già una sentita domanda nel territorio comunale e nei comuni limitrofi, sia da parte di un’utenza privata sia da parte di un’utenza professionale. Una volta realizzato, il centro avrà bisogno di figure professionali che siano in grado di eseguire la programmazione delle attività quotidiane e degli eventi temporanei, di occuparsi delle attrezzature e della loro manutenzione assistere gli utenti nel loro impiego, di intraprendere iniziative proprie ed interagire con privati, professionisti e associazioni che si alterneranno nell’uso degli spazi, di effettuare la gestione economica e amministrativa della struttura coordinandosi con il Comune. Per questo tipo di figure è realistico pensare sia al coinvolgimento di una cooperativa locale».

Al piano terra terra della palazzina troveranno spazio l’info point mentre il piccolo teatro già esistente diventerà una live hall attrezzata per la fruizione eventi di musica live, rassegne teatrali, anteprime di festival, stand up comedy, talk e conferenze, saggi di fine corso. Una delle grandi aule sul lato sud-est verrà destinata a spazio polifunzionale destinato ad esposizioni temporanee, corsi, riunioni, presentazioni, mercatini per collezionisti. L’altra grande aula del piano terra diventerà un caffè letterario con una piccola biblioteca, che costituirà uno spazio di ritrovo e di sosta per soci e ospiti del centro, di studio e condivisione. Al primo piano pensate due sale prove per soci ed utenti saltuari e una sarà collegata ad una cabina di regia. Un altro degli ambienti al primo piano sarà destinato ad ospitare uno studio fotografico attrezzato con una dotazione minima per la realizzazione di shooting fotografici che potrebbe essere noleggiato ad un’utenza amatoriale o professionale. Al primo piano la copertura piana del corpo addizionato negli anni cinquanta verrà rinforzata e diventerà una terrazza pensata come un giardino pensile.

«L’area esterna costituirà la parte del progetto destinata a tutta l’utenza pubblica, non solo a chi usufruirà del centro Caveva – si legge sempre nel progetto -. Si pensa ad una ciclofficina che costituirà un punto destinato all’accoglienza e alla socialità per chiunque arrivi a Baselica in bicicletta: ospiterà un piccolo laboratorio per la riparazione ed il restyiling delle biciclette ed uno spazio ibrido che costituisca un piccolo ristoro per i ciclisti. Il giardino esistente, a percorrenza esclusivamente ciclopedonale, vuole diventare un piccolo parco cittadino dedicato alla musica, con un percorso di arte diffusa con sculture sonore, da realizzarsi una volta completato il centro mediante un apposito bando di concorso». Il recupero e la riattivazione funzionale andranno di pari passo con il consolidamento e l’efficientamento antisismico. Si prevedono interventi ordinari di consolidamento dei solai e il totale rifacimento dei tetti.

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