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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Fiorenzuola saluta e ringrazia il maggiore Leuzzi: «Sensibilità, equilibrio e professionalità»

Dopo cinque anni il maggiore Emanuele Leuzzi lascia il comando della Compagnia carabinieri di Fiorenzuola per andare a ricoprire il ruolo di Comandante del nucleo investigativo del comando provinciale di Venezia. Nella mattinata del 6 settembre il saluto e il ringraziamento della comunità, alla presenza di istituzioni e forze di polizia

Che era emozionato lo hanno notato tutti ma la serietà e la professionalità che contraddistinguono un ufficiale dell’Arma lo hanno lasciato proseguire nel suo discorso di ringraziamento e di saluto alla comunità che cinque anni fa lo ha accolto. Il maggiore Emanuele Leuzzi, comandante della Compagnia dei carabinieri di Fiorenzuola lascerà la Valdarda per andare a ricoprire il ruolo di comandante del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Venezia.

Nella mattinata di mercoledì 6 settembre in municipio a Fiorenzuola, nella prestigiosa sala dell’Orologio è stata organizzata una cerimonia alla quale sono stati invitati i comandanti delle stazioni del territorio, sindaci, ufficiali delle altre forze di polizia della provincia. Lì ha ricevuto dalle mani del sindaco Romeo Gandolfi, in rappresentanza delle istituzioni presenti, una targa raffigurante lo stemma del Comune di Fiorenzuola.

Trentotto anni, leccese, Leuzzi era arrivato a Fiorenzuola cinque anni fa dopo essere stato per quattro anni alla guida della Compagnia di Soverato in provincia d Catanzaro. Cinque anni trascorsi nel Piacentino dove il maggiore «oltre all’aspetto lavorativo», ha «coltivato amicizie e affetti». «Quello che è stato fatto - ha detto - è merito di comandanti di Stazione, collaboratori, fino all’ultimo carabiniere che ho avuto l’onore di guidare. A loro ho chiesto grandi sacrifici, si sono messi in gioco e insieme abbiamo raggiunto grandi risultati».

emanuele leuzzi-2«La nostra è un’istituzione nella quale i cittadini vedono un punto di riferimento e alla quale chiedono dei segnali e delle risposte. Questo ci ha spinti a fare sempre meglio e ha fatto sì che si creasse un gruppo affiatato, dove si è lavorato gomito a gomito, come in una grande famiglia condividendo gioie e dolori». «Quando sono arrivato a Fiorenzuola c’era un picco di reati contro il patrimonio. Molto è stato fatto, ma è anche aumentata la coscienza dei cittadini, una coscienza critica nei confronti di questi reati predatori. C’è una maggiore partecipazione delle persone al controllo del territorio, grazie ai gruppi di controllo di vicinato e agli innovativi sistemi messi a punto dalla polizia Municipale dell’Unione Valnure-Valchero. Insieme ci hanno aiutato a contrastare questi fenomeni, operazione che non è semplicissima. Sono sicuro che con la squadra di uomini che ho avuto, veramente bravi, il mio successore potrà anche fare meglio di quello che ho fatto io».

Quello organizzato in Comune a Fiorenzuola è stato un momento voluto dall’Amministrazione «condiviso con i colleghi degli altri Comuni e con le altre autorità per dare al maggiore Emanuele Leuzzi un tangibile segno dell’affetto e della vicinanza all’Arma dei carabinieri che nutrono i cittadini della Valdarda» - ha detto il sindaco Gandolfi nel corso dei saluti.

«In questi cinque anni di servizio è sempre stato presente nella vita delle nostre comunità. Abbiamo potuto apprezzare il maggiore per la sua professionalità, per il suo impegno, per la sua correttezza e soprattutto per la sua sensibilità che da sempre lo ha contraddistinto. Sensibilità, equilibrio, correttezza e professionalità sono doti importanti e fondamentali per un uomo dell’Arma che vive la realtà dei piccoli paesi in cui la presenza dei carabinieri ha un ruolo e un significato molto importante». E ancora: «Con le sue doti ha saputo avvicinare la gente ai carabinieri, ottenendo in cambio quella collaborazione che negli anni ha permesso di salvaguardare i nostri territori. Ha saputo interpretare lo spirito dell’Arma con le istituzioni, vicino alla gente. È stato capace di svolgere un ruolo di prevenzione e di essere a fianco delle comunità, delle famiglie, delle scuole. Le riconosciamo il suo essere uomo dell’Arma, non solo per le brillanti operazioni di ordine pubblico a tutela della nostra sicurezza, ma anche per aver operato per la collettività, accettando i rischi che ne conseguivano».

Il maggiore Leuzzi lascia Fiorenzuola, consegnata una targa - ilPiacenza

In rappresentanza delle Stazioni, delle Compagnie e dei reparti che operano sul territorio provinciale c’era il colonnello Corrado Scattaretico: «La vostra presenza dimostra un grande affetto nei confronti di Emanuele Leuzzi, uno dei miei principali collaboratori. Ha gestito in modo eccezionale questo territorio, facendo sì che non vi si radicassero situazioni di criminalità sia organizzata sia comune. La professionalità dei militari impegnati nella Compagnia di Fiorenzuola, così ben diretta dal maggiore Leuzzi, è stata un faro nella nostra provincia».

Anche il neo prefetto di Piacenza Maurizio Falco, che già martedì aveva incontrato gli ufficiali dell’Arma al Comando Provinciale, ha voluto essere presente e si è detto «contento di vedere questo affetto che circonda il maggiore, segno di coesione tra Arma, istituzioni e cittadini». «Sono certo – ha proseguito - che questo affetto lo possa sentire sin da subito l’ufficiale che verrà alla guida della Compagnia di Fiorenzuola, auspicando che possa essergli da stimolo per continuare ad operare bene, come ha fatto sino ad oggi Emanuele Leuzzi».

Leuzzi ha voluto ringraziare il comandante provinciale «che ha dato i mezzi e gli strumenti per operare sempre nel migliore dei modi ed è emanuele leuzzi-3stato d’aiuto nei momenti di difficoltà», le altre forze di polizia, il comandate provinciale della Guardia di Finanza e quello della Tenenza di Fiorenzuola, luogotenente Giorgio Botti, i comandanti delle polizie Municipali del territorio, il Procuratore e i Sostituti della Procura di Piacenza nonché il dottor Mescolini della Procura Distrettuale Antimafia di Bologna «per l'opera di coordinamento e guida nelle attività investigative di contrasto per l’indagine ‘Aemilia’», i famigliari dei carabinieri della Compagnia di Fiorenzuola, la moglie e il figlio. Un grazie è andato anche ai giornalisti«che hanno contribuito a diffondere il sentimento di sicurezza percepita e con la loro opera hanno fatto si che anche i cittadini vedendo le attività dell’Arma sul territorio si sentissero più sicuri»; e agli ex amministratori con i quali ha condiviso «anche momenti particolari o critici».

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