«Ospedale di Fiorenzuola merito del Pd? Grazie a loro abbiamo perso le nostre eccellenze»
Il sindaco Gandolfi: «Più facile demolire che costruire. Dov'era il Pd che doveva difendere tutto il patrimonio umano e professionale ospedaliero di allora? Con noi importanti finanziamenti e ampliamenti»
Il nuovo polo riabilitativo è frutto di «un percorso difficile, perché è più facile demolire che ricostruire. Si è trattato di ricostruire non solo un fabbricato come il blocco B e riadeguare il blocco A ma di ricostruire tutta una rete di servizi ospedalieri e di professionalità trasferite, nonostante gli spazi e le possibilità che davano i rimanenti spazi ospedalieri, in altri plessi ospedalieri». Lo scrive sul suo profilo Facebook il sindaco di Fiorenzuola Romeo Gandolfi, ricordando gli anni di lavori e le problematiche che si sono susseguite e rispondendo al Pd di Fiorenzuola che sulla stampa locale «rivendica che l'attuale riassetto dell'ospedale è "farina del loro sacco"» - scrive Gandolfi.
Si chiede il sindaco, dopo aver ripercorso le fasi di abbattimento e ricostruzione del blocco B: «Dov'era il Pd fiorenzuolano che allora amministrava il Comune e doveva difendere tutto il patrimonio umano e professionale ospedaliero di allora? Quando il piano di demolizione e ricostruzione prevedeva anche l'ipotesi di riorganizzare l'ospedale, in attesa della ricostruzione, usufruendo di camere operatorie mobili e partire con i lavori delle nuove al terzo piano del blocco A senza spostare tutti i reparti a Piacenza. Invece di difendere la posizione prevista nel piano dov'era? È lì che si sono perse le nostre eccellenze della pediatria, della maternità e ginecologia e della chirurgia. Ora riparte una nuova storia per l'ospedale, con una riabilitazione ad alta specializzazione e percorsi di cure a 360° che comporta ancora una serie di lavori come la realizzazione delle sale operatorie promesse nel febbraio 2016 e finanziate a febbraio 2021, dopo varie sollecitazioni e interventi di questa amministrazione». Secondo il primo cittadino la «fortuna per la città è stato «il ruolo non attivo del Pd locale, oggi e quando era al governo».
Alla scadenza del mandato Gandolfi ricorda i passi fatti dalla sua Amministrazione: «Il piano di riordino è stato scritto ed approvato nel 2017 e l'attuale amministrazione con il “rivogliamo l'ospedale” ha ottenuto l'effettiva ricostruzione e un ampliamento dell'offerta sanitaria proposta inizialmente compatibilmente con le nuove leggi e direttive scritte da governi di centrosinistra "Legge Balduzzi" in primis e in base a tali direttive ha cercato di ottenere il massimo, tra cui anche l'ampliamento del pronto soccorso e l'effettiva ricostruzione delle sale operatorie promesse e finanziate dopo 5 anni. Sale operatorie da attivare con una o più specializzazioni come prevedono le norme per diminuire i rischi per i pazienti. In campagna elettorale avevamo messo di primaria importanza il recupero funzionale della vecchia sede del municipio di Corso Garibaldi ed ottenuto un finanziamento di 4 milioni e di successivi 1,5 milioni per la trasformazione in casa della salute, altri ambulatori e scuola di fisioterapia».
«I lavori proseguono – conclude il primo cittadino - con ampliamento del pronto soccorso che molti davano per spacciato, con le programmate sale operatorie e con il recupero dell'ex municipio e con il completamento della cittadella sanitaria, ci vorranno ancora anni, ma poi ricordiamoci che il futuro del nostro ospedale dipende anche da noi cittadini, quando torneremo ad avere i servizi non rivolgiamoci altrove».