rotate-mobile
Fiorenzuola Today Fiorenzuola d'Arda

I 40 anni della Pubblica Valdarda. «2020 impegnativo, avanti anche grazie a sostegno e incoraggiamento dei cittadini»

Quarant’anni e non sentirli. Il 2020 segna per la Pubblica di Fiorenzuola, Lugagnano e Vernasca un traguardo di non poco conto. Il racconto dei volontari che ogni giorno vivono l'associazione

Quarant’anni e non sentirli. Il 2020 per la Pubblica Assistenza Val d’Arda e per tutte le consorelle ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) rappresenta l’anno di maggior sforzo e impegno, a causa della pandemia, mentre quello appena iniziato segna per la Pubblica di Fiorenzuola, Lugagnano e Vernasca un traguardo di non poco conto:  festeggia l’anniversario dei quarant’anni di attività. «Nata per caparbietà di medici radicati sul territorio e legati alla popolazione della nostra Vallata - si legge in una nota di Anpas -, l’Associazione, oggi, continua ad operare grazie all’impegno di oltre 200 militi. Le parole di sostegno e incoraggiamento degli utenti, affiancate anche da aiuti concreti rinfrancano, l’impegno assiduo; che gradevole sorpresa rientrare da un servizio Covid e ritrovarsi il pranzo (o la cena) offerti da un’attività o da un privato cittadino che si è considerato parte della grande famiglia della “Pubblica”. 

Il racconto dei volontari

Fiorenzuola Lugagnano e Vernasca sono le tre sedi della PA Valdarda, qui tutti i volontari hanno medesimi compiti e funzioni.A Fiorenzuola in servizio si possono incontrare Sergio ed Antonia, squadra affiatata di volontari, addetti al trasporto di dialisi per tre volte la settimana e ai viaggi privati dei singoli cittadini (una visita specialistica, un esame o day Hospital...). C’è anche la squadra emergenza composta da Elia, giovane soccorritore volontario, sempre disponibile, e da Salvatore, autista soccorritore, colonna per statura ed efficienza della Pubblica val d’Arda; può capitare di vederli a cercare cinque minuti di riposo presso il bar dell’ospedale dopo aver sistemato con cura l’ambulanza con tutte le sue attrezzature. Al telefono risponde Leonarda, centralinista volontaria, organizza i compiti ordinari per le squadre operative. Salvatore ed Elia, ricevuta la “missione”, così definita dai protocolli della Centrale Operativa 118, dopo pochi istanti, da vicolo Cecilia Maldea, escono con l’ambulanza 10 (o Fiorenzuola 1); i due giovani sono irriconoscibili, tutti vestiti di bianco, diretti ad un intervento indicato come sospetto Covid; se necessario con loro esce l’auto infermieristica dell’ospedale.

A metà strada tra Fiorenzuola e Vernasca, si trova la sede della Pubblica Assistenza sezione di Lugagnano Val d’Arda. Intenti nelle attività di routine si possono incontrare a rotazione diverse squadre, tra le quali quella formata da Nicole e da Giuseppe entrambi autisti soccorritori. Nonostante l’apparente tranquillità di questo centro della media collina piacentina, la vita di sezione è abbastanza movimentata dalle richieste d’intervento dalla Centrale Operativa 118 che sono molto numerose a causa della vastità del territorio di pertinenza. Alla chiamata, suddivisi gl’incarichi e indossati tutti i presidi individuali, Giuseppe e Nicole partono per la missione loro assegnata.

Chi risiede in collina può incontrare i ragazzi di Vernasca nella locale sede, ambiente molto familiare come tutte le sedi: è frequentato da amici e conoscenti, convenuti per due chiacchiere sull’andamento della giornata e per incoraggiare i volontari di turno. La sede di Vernasca, durante le ore diurne, è per lo più attiva sui servizi ordinari a disposizione delle diverse strutture e centrali trasporti. Ormai tra i pazienti e gli operatori si è creato un legame di confidenza e di amicizia che distrae il pensiero dalla preoccupazione del momento .

Tutti gli equipaggi della Pubblica Assistenza val d’Arda portano aiuto a chi ha bisogno, non solo effettuando il trasporto necessario, ma anche dialogando fraternamente con i pazienti durante il viaggio, per favorire un momento di sollievo e di distrazione dalla situazione contingente. Dice Gianfranco, autista della sede di Vernasca: …" Ogni servizio con i miei colleghi è un'esperienza nuova da vivere con l'entusiasmo e la consapevolezza che fare del bene e aiutare le persone in difficoltà è sempre la cosa giusta". I volontari, però, non sono solo giovani aitanti e scattanti, supereroi moderni; ci sono anche quelli che usciti dal mondo del lavoro (operaio, artigianale o professionale), non meno attivi e pronti, sono sempre quelli più disponibili. 

La Pubblica Assistenza val d’Arda, è sempre alla ricerca di nuove leve, di persone disposte a impiegare parte del proprio tempo libero in modo consapevole, aperto ai rapporti con gli altri: un universo da scoprire, familiare, solidale e di amicizia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I 40 anni della Pubblica Valdarda. «2020 impegnativo, avanti anche grazie a sostegno e incoraggiamento dei cittadini»

IlPiacenza è in caricamento