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Martedì, 23 Aprile 2024
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«Il centrosinistra deve superare limiti e difetti che hanno consentito alla destra di rafforzarsi»

A due settimane dalle elezioni a Fiorenzuola, che hanno confermato Romeo Gandolfi alla guida del Comune, il neo consigliere di minoranza Franco Pastorelli analizza le cause della sconfitta subita dal centrosinistra: «L’opposizione deve costruire un’alternativa politica sulle criticità che sono sul tappeto del nostro territorio»

«Il risultato delle elezioni Amministrative del 3 e 4 ottobre scorso a Fiorenzuola, ha una serie di cause articolate e complesse». Le spiega in una nota Franco Pastorelli di Articolo Uno, candidato nella lista civica di area centrosinistra “Cambiamo Fiorenzuola”, guidata dal candidato sindaco Dario Marini Ricci e sconfitta dal centrodestra del sindaco Romeo Gandolfi. Pastorelli ha raccolto il numero di preferenze (173) che gli permetterà di entrare in Consiglio comunale per i prossimi cinque anni, insieme agli altri quattro “colleghi” della minoranza: Marini Ricci, Nando Mainardi, Chiara Cremonesi e Cinzia Ferdenzi.

Pastorelli vuole «dare un contributo affinché la sinistra, il centro sinistra, le forze civiche e dell’ambientalismo presenti all’opposizione in questo Consiglio comunale, trovino il modo migliore per superare i limiti e i difetti che hanno favorito la conferma e il rafforzamento della destra alla guida del Comune». Nei cinque anni trascorsi «l’opposizione non è sempre stata condotta, sia in Consiglio che fuori da esso, nell’ottica di costruire una credibile alternativa politica e programmatica alla maggioranza. In secondo luogo si sono scontati significativi ritardi nel tempo impiegato, in questa ultima fase, a costruire la lista e il programma unitario di “Cambiamo Fiorenzuola”. In terzo luogo si è verificato un insufficiente legame tra l’organizzazione della lista e la città: ne insieme e neppure ciascuno per proprio conto, siamo stati capaci di comprendere le dinamiche economiche e sociali che hanno caratterizzato i cambiamenti di questi anni e la stessa individuazione dei bisogni, come delle risposte da fornire, si è arenata su un atteggiamento autoreferenziale, senza una sufficiente capacità di sintesi».

Secondo Pastorelli «questo stato di cose ha fatto sì che, senza un orizzonte comune, le nostre proposte hanno perso d’attualità, sono rimaste senza il carattere di alternativa credibile; e nella confusione, come di norma, chi ha votato ha preferito il concreto al parziale, all’incertezza, all’indeterminatezza. Peraltro il calo del numero dei votanti appare, anch’esso, un elemento sul quale deve concentrarsi la nostra attenzione»

Per l’esponente di Articolo Uno occorre ripartire da qui, «declinando da subito l’ida di “campo largo” politico e programmatico, da cui tanti risultati sono venuti alla sinistra, al centro sinistra e alle forze civiche e dell’ambientalismo che gli hanno dato una specifica forma anche in questa tornata elettorale. Ringraziamo Dario Marini Ricci per il suo grande impegno e saremo insieme a lui, dai banchi dell’opposizione in Consiglio comunale, a lavorare sui problemi della città. Il nostro impegno primario, dentro e fuori dal Consiglio comunale, vuol essere quello di contribuire alla costruzione di una piattaforma politica e programmatica utile per unificare le problematiche di Fiorenzuola e offrire loro soluzioni legate ad una prospettiva di crescita sostenibile, di attenzione agli ultimi, di ridefinizione dell’assetto e del ruolo della città nel territorio piacentino e regionale; rafforzare il rapporto tra le forze che si sono messe insieme per queste elezioni e ampliarne il consenso nel lavoro di opposizione alla maggioranza che si è determinata e alle sue scelte».

«Un primo impegno che ci pare necessario – prosegue Pastorelli - è quello di una riflessione sul risultato elettorale e sul programma, per assumere gli orientamenti più utili per metterlo a punto nella nuova situazione: anche attraverso incontri aperti ai cittadini e un momento conclusivo, per illustrare l’esito di questo impegno e le prospettive del nostro lavoro. E’ indubbio infatti che “il concreto”/ “l’usato sicuro” al quale si sono prevalentemente affidati i cittadini che hanno votato a Fiorenzuola, tra poco presenterà il conto. L’opposizione dovrà farsi trovare unita e pronta a quell’incrocio, intenta a costruire, insieme ai cittadini, un’alternativa politica sulle criticità che sono sul tappeto del nostro territorio: dalla sanità alla situazione dell’ospedale, la casa della salute, Servizi sanitari territoriali, dallo sviluppo all’ambiente, dalla cultura, la scuola, la formazione alla condizione dei giovani, al lavoro, all’insediamento della New Cold e quanto sembra gli andrà dietro alla Barabasca , dalle nuove povertà ai servizi sociali, dall’organizzazione della città al suo assetto, con l’appuntamento importante e decisivo per il PSC e il POC».

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