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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Il prof minaccia gli studenti: «Rimandato a settembre chi si unisce alle "Sardine"»

Il messaggio sul profilo Facebook del docente al "Mattei" di Fiorenzuola. La dirigenza scolastica: «Estranei alle affermazioni del docente». Zavattoni (Cgil): «Non bastano le parole e le scuse, agiremo per vie legali». Miur: «​Non degno di ricoprire ruolo di insegnante»

Rimandati a settembre gli studenti che si uniranno alle “Sardine” contro l’arrivo di Matteo Salvini a Fiorenzuola. È questo, in sintesi, il messaggio minatorio che un docente del polo scolastico Superiore “Enrico Mattei”, rivolge alle classi in cui insegna materie umanistiche. Lo fa attraverso Facebook e il post, nel giro di poche ore, ha raggiunto migliaia di utenti in tutta Italia, arrivando fino ai vertici di partito e dei sindacati. Sarebbe arrivato anche al ministero dell’Istruzione che ha già contattato la dirigenza della scuola. «Gli organi superiori dell’Amministrazione scolastica adotteranno le misure opportune» si legge in una nota dell’Istituto della Valdarda. «Si sottolinea l’estraneità dell’Istituzione dalle affermazioni del docente».

Il post del professore su Facebook

«Io sarò presente», scrive il docente, Giancarlo Talamini a corredo dell’evento organizzato dal movimento “Sardine” nel pomeriggio di domenica 24 novembre, in concomitanza dell’arrivo a Fiorenzuola di Matteo Salvini. «Cari studenti, se becco qualcuno di voi, da martedì cambiate aria, nelle mie materie renderò la vostra vita un inferno, vedrete il 6 col binocolo e passerete la prossima estate sui libri. Di idioti in classe non ne voglio…». Il professore pro “Lega”, e non solo («a me la retorica nazionalista e fascistoide di Salvini e Meloni e pure Casa Pound piacciono»), risponde poi così a chi lo attacca criticando il suo pensiero: «Essendo un docente alle superiori andrò ai flash mob delle “Sardine” per vedere se becco qualche mio studente… poi piangerà di avere un prof che lo rimanda – rimarca la sua minaccia – e gli farà vedere il 6 col binocolo». C'è chi ha fatto in tempo a fotografare le «dure parole» - come dicono in tanti – che adesso stanno circolando a livello nazionale. Poi sul social il professore sembra essere sparito nel nulla: il profilo è oscurato.

Cgil: «Non bastano le parole e le scuse, agiremo per vie legali»​. Miur: «​Non degno di ricoprire ruolo di insegnante»

«È un fatto gravissimo – dice a ilPiacenza.it Giovanni Zavattoni, segretario di Flc-Cgil -. La scuola deve dare l’esempio e garantire l’imparzialità del voto: questa persona non lo sta facendo». Poi assicura: «Agiremo per vie legali, presenteremo un esposto in Procura e chiediamo alle istituzioni di prendere una posizione: non bastano le parole di scusa». «Un lavoratore della conoscenza non può reprimere espressioni e movimenti di questo tipo (le “Sardine”, nda): la scuola insegna agli studenti a prendere le proprie posizioni».

Cgil. Cisl e Uil: «La valutazione non può essere usata come minaccia. Le parole del prof sono inaccettabili»

La nota dei sottosegretari del Miur

«Un linguaggio inaccettabile - scrive su Twitter Camilla Sgambato, sottosegretario all'Istruzione .Un educatore che ricatta gli studenti,anziché insegnare loro amore per la libertà non è degno di ricoprire questo nobile ruolo». «Chiederò all’ufficio scolastico regionale di fare i dovuti accertamenti, perchè siamo di fronte ad  una situazione inaccettabile - scrive il collega della Sgambato, Peppe De Cristofaro -. È evidente che un docente non può permettersi un linguaggio e un comportamento del genere. Sono certo che verranno presi al più presto tutti i necessari provvedimenti per tutelare l’istituzione scolastica pubblica, l’istituto in cui lavora, e gli studenti di quella scuola».

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