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«Il secondo capannone alla Barabasca interesserebbe ad un colosso spagnolo»

Il potenziale interesse di una ditta estera per la piattaforma logistica che sta sorgendo lungo la Provinciale che da Fiorenzuola va a Corte, è stato reso noto nel corso di un incontro di campagna elettorale. «Ci sarebbero contatti tra il costruttore e la ditta che potrebbe acquistarlo»

«Una ditta spagnola sarebbe intenzionata ad acquistare il secondo capannone da 25mila metri quadri» che dovrebbe costruire la società “2k Engineering” alla Barabasca, luogo in cui sta già costruendo a spron battuto un altro magazzino, quello di “New Cold” da 41 metri di altezza. A rendere noto il potenziale interesse di una ditta estera per la piattaforma logistica che sta sorgendo lungo la Provinciale che da Fiorenzuola va a Cortemaggiore, sono stati il sindaco Romeo Gandolfi e l’assessore Marcello Minari, nel corso di un incontro di campagna elettorale con la cittadinanza. «Ci sarebbero dei contatti da parte di “2K Engineering” con una ditta spagnola che si occupa di logistica, potenzialmente interessata all’acquisizione del capannone di oltre 25mila metri quadri, previsto nel progetto complessivo dell’area logistica della Barabasca».

Nei prossimi giorni, secondo quanto confermato dall’Ufficio tecnico del Comune, potrebbe arrivare l’ufficializzazione. Intanto l’assessore Minari incontrerà i responsabili della “New Cold”, la logistica alimentare al cui interno verranno eseguite operazioni di packaging, imballaggio, selezione delle merci, movimentazione ed etichettamento di prodotti congelati come verdure, pesce, piatti pronti e gelati. «Probabilmente l’attività nello stabilimento di Fiorenzuola, che sarà anche sede italiana di “New Cold”, potrebbe partire a febbraio del 2022» - ha fatto sapere Minari.

Lo ricordiamo, nei mesi scorsi non è mancata la polemica circa la realizzazione dell’area logistica alla Barabasca, su terreni acquistati nel 2019 dalla “2K Engineering per più di due milioni di euro. Tante le critiche e le perplessità avanzate all’interno del Consiglio comunale dalla minoranza e poi dal comitato cittadino nato ad hoc. Tra le problematiche riscontrate l’impatto ambientale causato – stando alle evidenze dei consiglieri di opposizione e dei referenti del comitato – dall’eccessiva altezza del magazzino e dall’incremento del traffico dei mezzi pesanti. Oltre alla realizzazione del secondo capannone senza un potenziale acquirente, che ora pare sia stato individuato.

Non erano mancati anche dubbi circa l’occupazione, ai quali avevano dato risposta in Consiglio comunale i vertici di “New Cold”: «Si punta su risorse locali, in particolare impiegati amministrativi, meccanici ed ingegneri (sarà un magazzino altamente automatizzato, nda). In una fase iniziale avremo cinquanta dipendenti che poi nel corso dei primi tre anni aumenteranno esponenzialmente grazie al fatto che il nostro modello ci porta ad essere punto di riferimento per i clienti di un Paese e i volumi aumentano di anno in anno. In tutto a Fiorenzuola potrebbero trovare lavoro un centinaio di persone, inizialmente si farà uso di cooperative per il carico e scarico ma l’azienda punta ad assumere in house questo tipo di manodopera Perché si fa in modo di non perdere il personale formato. Verranno movimentati tra gli 80mila e 140mila pallets».

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