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In Consiglio approvate le aliquote dei tributi, invariate rispetto al 2017

Presentate le delibere per l'approvazione di Imu, Tasi, addizionale Irpef e Tari. Mainardi: «Proposte identiche a quelle delle Amministrazioni ‘Compiani’ e io non condividevo la loro impostazione di fiscalità»

Tributi al centro del Consiglio comunale di mercoledì 7 marzo. L’Amministrazione ‘Gandolfi’ ha presentato le delibere con le quali ha voluto confermare le aliquote dell’Imposta municipale unica (Imu), del Tributo per i servizi indivisibili (Tasi), dell’addizionale comunale all’Irpef; le tariffe relative alla Tassa sui rifiuti (Tari).

Come detto si tratta di conferme e partendo dall’Imu l’aliquota per il 2018 è dello 0,4 per cento e rimane invariata rispetto al 2017. Il gettito previsto viene stimato in 3 milioni e 124mila euro. «La Tasi è l’imposta che va a copertura di alcuni servizi pubblici quali l’illuminazione (420mila euro), i servizi anagrafici (205mila euro), la manutenzione del verde (55mila euro) – ha spiegato l’assessore al Bilancio Marcello Minari. In questo caso il gettito previsto è di cinquecento sessantacinque mila euro, i quali vanno a parziale copertura di questi servizi che nel bilancio 2018 ammontano a 680mila euro». Le aliquote sono dello 0,2 per cento per i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, dello 0,1 per cento per i fabbricati rurali destinati all’agricoltura; e per le principali abitazioni, per le arre di pertinenza e per le aree edificabili.

«Persiste il blocco tariffario anche nel 2018, quindi è stata confermata anche l’aliquota dell’addizionale Irpef, da anni allo 0,6 per cento. Il gettito previsto aumenta rispetto al 2017: da un milione e duecentomila euro passerà a un milione e trecento mila euro. L’esenzione è prevista nel caso di redditi inferiori a 10mila euro».

Confermata anche la Tassa sui rifiuti che lo scorso anno vide un aumento del 15 per cento e di conseguenza non poche lamentele da parte dei cittadini. «Dopo l’approvazione del piano tariffario nel Consiglio locale di Piacenza e in quello d’ambito di Atesir, l’Agenzia Territoriale regionale per i Servizi Idrici e Rifiuti – ha detto sempre Minari – presentiamo il piano finanziario del servizio di gestione e smaltimento rifiuti del Comune, che prevede costi per un totale di due milioni e 625mila euro a carico dei contribuenti Tari. Il piano di Atesir non si scosta di tanto rispetto a quello del 2017: la quota che compensava i costi di smaltimento viene ridotta da 119 euro la tonnellata a 109 euro. Inoltre quest’anno riceviamo anche un contributo di 13mila euro dal Miur per Istituzioni scolastiche e uno di 53mila duecento euro per i Comuni virtuosi. Tra i costi ci sono quelli per il personale dei servizi collegati alla gestione dei rifiuti (132mila euro) e per le attrezzature per gli operatori ecologici, per accertamenti e riscossione dei contenziosi, per i crediti di dubbia esigibilità (174mila euro)». Minari ha ricordato che da poco sono state fatte migliorie al servizio con l’accorpamento delle campane e «con lo stesso piano finanziario – ha aggiunto – siamo riusciti a garantire un numero maggiore di ore per quanto riguarda lo spazzamento delle strade».

nando mainardi-3Al momento della messa in votazione delle delibere riguardanti Imu, Tasi e Irpef ha espresso voto contrario il consigliere di minoranza Nando Mainardi (Sinistra per Fiorenzuola): «Mi rendo conto che in merito a questi strumenti di fiscalità l’Amministrazione non ha possibilità di intervenire. Voto contro dopo una valutazione non pezzo per pezzo ma complessiva del bilancio. Le proposte sono uguali a quelle dello scorso anno che erano identiche a quelle delle Amministrazioni ‘Compiani’ e io non condividevo la loro impostazione di fiscalità. Si poteva lavorare sull’Irpef: c’è una soglia al di sotto della quale viene abbattuta che è molto bassa ed è ininfluente se guardiamo il carattere economico-sociale della società. Voto contro tenendo in considerazione anche gli interventi di fiscalità fatti sul piano delle famiglie, sui quali l’Amministrazione poteva optare per scelte differenti. C’è un bilancio che in termini di soldi è mal distribuito». Astenuti i consiglieri del Partito democratico (Giuseppe Brusamonti, Sara Lusignani e Paolo Savinelli) e la consigliera Elena Rossini (Movimento 5 stelle).

Tutta la minoranza ha votato contro alle delibere per l’approvazione del piano finanziario di Atesir e delle tariffe della Tari. «E’ opportuno e necessario capire qual è il profitto che Iren porta a casa rispetto alla convenzione con i Comuni – è intervenuto nuovamente Mainardi. Così come bisogna capire il livello dei servizi offerti. Voto contro perché l’Amministrazione comunale di Fiorenzuola continua a prendere atto del costo complessivo fornito da Iren al Comune, senza dettagliare e discutere servizi e costi. Iren decide al posto del Consiglio comunale il costo dei rifiuti. Dovrebbe essere il Comune a stabilire il riparto dei costi per categorie».

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