Fiorenzuola, "Con la polvere dell'India dentro i sandali"
Sabato 16 dicembre alle ore 17, presso la Casa della Poesia di Fiorenzuola, sarà presentato "Con la polvere dell'India dentro i sandali" di Verdiana Maggiorelli, fogli di viaggio strappati al cuore, fors'anche alle viscere..
Non è dunque una guida, né un diario di viaggio nel senso tradizionale del termine, ma piuttosto un cammino alla ricerca degli aspetti meno consueti del Sub-continente, un po’ come fece a suo tempo Tiziano Terzani.
La narrazione attinge all’esperienza diretta dell’autrice che da più di dieci anni trascorre in India due o tre mesi all’anno, addentrandosi (quasi sempre in solitudine) nell’humus delle strade, degli odori, dei bus sgangherati, degli incontri inaspettati, della poesia, ma anche della brutalità e delle contraddizioni di un Paese amato.
L’opera si snoda a tappe, senza un preciso ordine cronologico: dall’intrigante caos di città come Delhi, Mumbai o Calcutta, alle colline sacre di Junagadh e Palitana, dai villaggi tribali del Kutch alla raffinata civiltà di Trissur o Baroda, dalle spiagge di Goa alle rive del Gange, dal Maharashtra, all’Himachal Pradesh, al Tamil Nadu, al Gujarat, al Bengala… A macchia di leopardo, l’opera copre l’India da nord a sud. Ma ogni tappa è anche l’occasione o il pretesto per raccontare tradizioni e abitudini (i matrimoni combinati, la condizione delle vedove o delle donne islamiche, i riti, l’alimentazione, eccetera), per dare cenni di storia e di letture, per rivelare piccole curiosità o tratteggiare ritratti di persone incontrate, per indagare sulle religioni o sul “turismo spirituale”, che in questa nostra epoca è sempre più diffuso. A questo proposito ci sono nell’opera varie incursioni in gruppi o centri di “ricerca interiore” (l’ashram di Osho, i fedeli di Yogananda, gli Abyasi), di cui si parla con disincanto o addirittura con ironia. E questo è uno degli aspetti più inusitati del libro.
Dall’introduzione di Renata Pisu: … a me, dopo aver finito di leggere questo libro sembra davvero che sia rimasta un po’ di polvere dell’India dentro i sandali: un lungo andare, dieci anni di questa festa dell’anima che è per lei il viaggiare, riproposti appunto come una grande festa, non come un libro di viaggi, prevedibile e ripetitivo, ma come un Mela, che per gli indiani è proprio la Festa degli estremi, della vita e della morte, della povertà e del lusso, dell’incomprensibile e del manifesto.
Due note sull’autrice
Verdiana Maggiorelli, nata a Domodossola, milanese d’adozione, vive ora sulle colline piacentine dove coltiva le sue passioni: letteratura, teatro, psicologia, filosofie orientali. Un passato di copywriter nelle più importanti agenzie internazionali, un presente di scrittura su antologie, siti e riviste di settore. Ha vinto numerosi premi letterari e prima di “Con la polvere dell’India dentro i sandali” ha pubblicato due sillogi poetiche: “Ho consumato le labbra a baciar rospi” (Altromondo editore) e EstroVersi (Aletti editore) e due raccolte di racconti: “L’innumerevole fermento” (I Sognatori edizioni) e “Ballando sul filo del rasoio” (Edizioni Creativa)
Dall'introduzione di Renata Pisu: "Verdiana Maggiorelli percorre il Sub-Continente con grazia, ne coglie la purezza e la corruzione, la poesia e la brutalità, con spirito lieve, a volte ironico, ma sempre partecipe dell'umanità indiana, come non succede mai in nessun altro libro di viaggi che mi sia capitato di leggere"
All'evento sarà presente l'autrice, che parlerà della sua esperienza diretta.