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Intitolata la Biblioteca di Fiorenzuola a Mario Casella

Si tratta della prima iniziativa nell'ambito delle celebrazioni del 60° dell'ottenimento del titolo di Città, del simbolo araldico, del 150° anniversario della denominazione ufficiale del Comune di Fiorenzuola

«Nel 1986 si tenne a Fiorenzuola un importante convegno sulla figura di Mario Casella, fortemente voluto dall’Assessore Adriana Bertoni ed organizzato dalla Deputazione di Storia Patria e dalla Società Dantesca Italiana. Fu posta anche una lapide a ricordo, furono pubblicati gli atti nel 1991, ma ci si dimenticò di intitolare formalmente La Biblioteca Comunale di Fiorenzuola all’illustre filologo fiorenzuolano. Oggi colmiamo questa dimenticanza».

Ha aperto così, nella mattinata di domenica 28 febbraio, il sindaco Giovanni Compiani nel suo discorso inaugurale, sottolineando che accanto a Casella, al quale è stata intitolata la Biblioteca, si è inteso dedicare alcune sale specifiche ad altri fiorenzuolani che si sono distinti per l’impegno ed il servizio a favore della loro Città. Si tratta di Gianni Boiardi bibliotecario e umanista, smpre impegnato nel vitalizzare la sua Comunità (nel 1956 tra i fondatori del Circolo Fotografico), Zilla Cremonini fondatrice e primo presidente di Italia Nostra Valdarda (il sindaco ha ricordato il forte carattere e le battaglie in difesa dell’ambiente e della tutela delle opere d’arte) e Nicola Arata insegnante elementare che ha salvaguardato la biblioteca negli anni quaranta.

Si tratta della prima iniziativa nell’ambito delle celebrazioni del 60° dell’ottenimento del titolo di Città, del simbolo araldico, del 150° anniversario della denominazione ufficiale del Comune di Fiorenzuola.

«Numerose sono le ricorrenze che abbiamo scoperto - ha sottolineato il Sindaco -, alcune che riguardano anche Casella, morto nel 1956 e nato nel 1886, quindi 130 anni fa.

Nello scoprire la targa l’assessore Augusto Bottioni ha sintetizzato la finalità dell’evento ovvero «non solo celebrare e solennizzare, non solo riconoscere ed onorare illustri cittadini, ma ricordare alle giovani generazioni, sollecitarle ed invitarle a conoscere per ammirare ed imitare, negli intenti e nell’amore per la propria città, coloro che tanto hanno dato e che tanto l’hanno amata.

L’Assessore nel citare l’importanza a livello internazionale degli studi di Casella, ha richiamato alla memoria che lo studioso figura tra i firmatari, insieme ad alcuni Padri della Patria, del “Manifesto degli intellettuali antifascisti”, voluto da Benedetto Croce, pubblicato in un periodo, il 1925, dove occorreva avere molto coraggio nel manifestare le proprie idee contrarie al regime.

Francesco Mazzetta, bibliotecario, responsabile attuale della biblioteca, ha detto di aver preso esempio da Gianni Boiardi ed ha ricordato lo sforzo di Arata, rammentando che in un primo periodo, lo stesso Boiardi aveva proposto di denominare la biblioteca come “Aratina” in ricordo, appunto, del suo predecessore e mentore. L’istituzione culturale dagli anni quaranta, in cui contava un migliaio di volumi, è passata ad oggi, che ne conta circa settantamila ( a cui se ne aggiungeranno circa diecimila della donazione Aldo Braibanti).

Notevole il patrimonio documentario, arricchito dalla possibilità di consultare l’Archivio Storico ed i fondi speciali. Libri in lingua, mediateca, fonoteca e tanto altro per uno spazio culturale moderno ed all’altezza delle nuove richieste. Numerosi i servizi offerti e le attività didattiche e promozionali. La biblioteca diffonde anche un Bollettino delle novità.

Le candidature per l’intitolazione hanno, tra l’altro, preso forza anche attraverso la consultazione avvenuta lo scorso agosto, con questo utile canale di contatto con i frequentatori.

Sindaco ed assessore hanno ricordato che l’idea di questa Amministrazione sarebbe stata quella di trasferire la biblioteca con tanto di caffè letterario, altri servizi alla città, come Fiore per Te e il centro di promozione delle attività giovanili, all’interno dell’Ex Municipio in corso Garibaldi, trasformando quel pezzo di città in Centro socio-culturale.

Purtroppo questa è rimasta un’idea che tuttavia verrà lasciata in eredità alle prossime Amministrazioni, sperando che trovino una situazione finanziaria ed economica favorevole a quel rapporto di partenariato pubblico privato, che fino ad oggi non è stato possibile attuare pur se ricercato. Esiste da tempo un progetto realizzato dall’Università per il riutilizzo e rilancio di questa parte del centro storico che potrà essere facilmente utilizzato. Per ora si provvederà a riqualificare, grazie allo sblocco del patto di stabilità, la seconda parte del corso fino alla via Emilia.

Un’altra idea che potrebbe essere sviluppata e che è stata per ora solo oggetto di progetto preliminare è la chiusura dei portici nella parte retrostante del Muncipio, recuperando uno spazio notevole che potrebbe essere utilizzato, come ampliamento temporaneo della biblioteca e successivamente come spazio espositivo. Proposta che è subito piaciuta anche agli esponenti di Italia Nostra presenti.

Nel ringraziare il Circolo Storico (ed in particolare Eugenio Fabris) e la Proloco di Fiorenzuola per la collaborazione i due Amministratori hanno rilanciato l’idea di pubblicare la interessante tesi di laurea sulla biblioteca realizzata da Debora Lanzanova ed il Centro di documentazione sulle opere di Mario Casella (una bibliografia di 266 scritti) che era stato tanto auspicato nel corso del Convegno del 1986. 

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