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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Lucciola sequestrata e abbandonata nuda, 52enne in manette: «Predatore violento e crudele»

E' stato identificato l'autore dell'aggressione e del sequestro di una prostituta vicino a Saliceto di Cadeo ai primi di settembre. Il gip conferma il carcere: comportamenti violenti che vanno oltre il reato

«Comportamenti violenti e di una crudeltà nell'agire verso le donne, che vanno oltre la rapina e la violenza sessuale. Una condotta da predatore verso donne vulnerabili esposte ad aggressioni e minacce». E' questo il profilo che il gip di Piacenza Adele Savastano ha tracciato nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di un uomo di 52 anni, italiano incensurato e con una dimora a Fiorenzuola, che nella notte fra l'1 e il 2 settembre ha abbandonato in mezzo alla campagna di Saliceto, per sua stessa ammissione, una lucciola completamente nuda, legata e imbavagliata. La donna era stata trovata per caso da una guardia di Metronotte Piacenza, e poi portata in ospedale. Ai carabinieri di Fiorenzuola, subito intervenuti per le indagini, aveva raccontato di essere stata aggredita da un cliente con il quale era salita in auto a Pontenure quella sera. Quel cliente è stato individuato dai carabinieri e arrestato per sequestro di persona, lesioni e minacce.

A fornire i dettagli delle indagini è lo stesso pm Emilio Pisante insieme ai militari di Fiorenzuola. «Le indagini sono state complicate - spiegano gli inquirenti - avevamo solo la descrizione dell'auto dell'aggressore, un Suv grigio con targa straniera». Incrociando i dati delle telecamere di sorveglianza della zona con i tabulati telefonici dell'indagato, i carabinieri hanno avuto la certezza che si trattasse del 52enne. «Lui stesso ha ammesso di essere la persona che stavamo cercando, ma ha fornito una versione dei fatti diversa da quella della vittima: ha detto che la donna era consenziente quando è stata legata. Si trattava a suo dire di un gioco erotico».

La vittima, che ha riportato lesioni per trenta giorni, era stata anche rapinata: sull'auto dell'uomo, poi fuggito dopo averla abbandonata al buio, c'erano la sua borsetta con il telefono e i soldi. «E' rimasta chiusa nel portabagagli della vettura per circa due ore - spiega i carabinieri - da quando è stata abbordata a Pontenure fino all'abbandono vicino a Saliceto di Cadeo».

«Il mio cliente aveva spiegato al gip come si erano svolti i fatti, nel dettaglio, rispondendo a tutte le domande con un atteggiamento collaborativo. Ritengo aberrante l’ipotesi di accusa di sequestro di persona». L’avvocato Patrizia Picciotti difende l’uomo arrestato che è in attesa della decisione del giudice per le indagini preliminari, Adele Savastano, dopo l’interrogatorio di garanzia. La difesa aveva chiesto la revoca della custodia cautelare in carcere e la remissione in libertà. «La vicenda non si è svolta come viene ipotizzato - afferma Picciotti - e dimostreremo che le responsabilità del 52enne sono limitate. Faremo luce sulle contraddizioni del racconto della donna perché emerga la verità. La violenza sulle donne è e rimane un fatto gravissimo. Purtroppo occorre stare attenti ai pregiudizi, soprattutto quando non sono supportati dai fatti».

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