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Fiorenzuola Today Fiorenzuola d'Arda / Piazza Fratelli Carlo E Giovanni Molinari

Multe fino a cinquecento euro per chi bivacca ed elemosina nei luoghi pubblici

L'ordinanza arriva nei giorni precedenti alle giornate dei defunti e alle festività natalizie. Ingressi di chiese, cimitero, teatro, ospedale e monumenti dovranno essere assicurati alla pubblica fruizione

Multe da venticinque a cinquecento euro per chi bivacca e richiede elemosine nei luoghi pubblici di Fiorenzuola.  Il sindaco di Fiorenzuola, Romeo Gandolfi ha emesso un’ordinanza che vieta comportamenti impropri di fronte alle chiese e ai luoghi di culto, ai portici del Teatro Verdi, alla sede del Comune, all’ingresso del cimitero urbano, davanti al monumento dei Caduti e all'ingresso dell'ospedale. «È stato riscontrato un frequente utilizzo di alcuni beni appartenenti al patrimonio culturale della città – spiega il sindaco – con comportamenti connessi a sedute e bivacchi finalizzate al consumo di cibi e bevande e la presenza di persone di dedite all’accattonaggio, effettuato anche in modi molesti ed insistenti, nelle vie del centro abitato e nei parcheggi di centri commerciali e del cimitero. Quest’ultima attività avviene anche con l’utilizzo dei animali che spesso versano in condizioni igieniche molto precarie e con la collocazione a terra di oggetti e di indumenti».

L’ordinanza, in vigore fino al 30 aprile 2017, arriva nei giorni precedenti alle giornate dei defunti e alle festività natalizie, che vedranno una maggior presenza di persone nelle vie del centro storico, nelle chiese e nei cimiteri. «Questi comportamenti – aggiunge Gandolfi – non alterano solo il decoro urbano, ma diminuiscono anche la sicurezza reale e quella percepita da parte dei soggetti più deboli della popolazione, come ci è stato più volte segnalato da cittadini, consiglieri e forze dell’ordine. Inoltre l’utilizzazione impropria degli spazi pubblici rappresenta il rischio di un grave pregiudizio per l’affermazione del diritto alla libertà usufruirne da parte della collettività».

Chiese, cimitero, teatro, ospedale e monumenti dovranno essere quindi assicurati alla pubblica fruizione, evitando danneggiamenti e problematiche di carattere igienico. Non sarà più possibile sostare per consumare cibi e bevande e per esercitare attività dedite all’accattonaggio e alla questua pena una sanzione che, come detto sopra, va da venticinque a cinquecento euro. Dall’ordinanza sono escluse soste collegate ad attività istituzionali o a manifestazioni ed eventi di aggregazione ed animazione, autorizzati dagli uffici del Comune. In caso di violazione, chi occupa abusivamente o danneggia i luoghi inseriti nell’ordinanza dovrà provvedere a spese proprie al ripristino e alla rimozione delle opere e occupazioni abusive. Se il trasgressore si rifiutasse di attuare l’ordine di ripristino sarà soggetto ad un’ulteriore sanzione che va sempre da venticinque a cinquecento euro.

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