Nelle mense scolastiche tre giornate dedicate ai menu della tradizione fiorenzuolana
Saranno cinque frequentatori del centro diurno per anziani a raccontare agli alunni delle terze, quarte e quinte del tempo pieno i piatti della tradizione locale che i bambini potranno degustare
Il Comune di Fiorenzuola, insieme alla Cir e alla commissione mensa della scuola primaria, promuove tre giornate dedicate ai menu della tradizione fiorenzuolana. Saranno cinque frequentatori del centro diurno per anziani a raccontare agli alunni delle terze, quarte e quinte del tempo pieno i piatti della tradizione locale che i bambini potranno degustare. Il primo appuntamento è in programma lunedì 11 maggio (quando verranno serviti polenta con formaggio, verdura di stagione e torta sbrisolona), il secondo mercoledì 20 maggio (pisarei e fasò, coppa arrosto, crostata di marmellata), il terzo lunedì 25 maggio (tagliatelle ai funghi, prosciutto crudo e buslana).
I menu sono stati scelti dopo alcune interviste svolte da Patrizia Sacco, animatrice del centro diurno, agli stessi anziani.
L’iniziativa è stata presentata dall’assessore alla Pubblica Istruzione Sara Lusignani, dal dirigente dell’Istituto comprensivo Mario Magnelli e dagli stessi frequentatori del centro diurno che illustreranno le ricette, ovvero Marisa Filiberti, Laura Balduzzi, Margherita Maselli, Feruccio Caramatti, Rita Bonetti, accompagnati nell’occasione dall’operatore Erminio Borra.
“Da qualche giorno è stato inaugurata l’Expo – ha spiegato l’assessore Lusignani – e anche in quest’ottica abbiamo deciso di proseguire un discorso di approfondimento sull’alimentazione iniziato da tempo. Con grande piacere abbiamo voluto coinvolgere alcuni dei frequentatori del centro diurno per anziani, che racconteranno ai bambini le ricette dei piatti cucinati, alcune curiosità legate a questi piatti e, soprattutto, i loro ricordi”.
L’Istituto Comprensivo ha aderito con entusiasmo all’iniziativa: “I ragazzi, insieme agli insegnanti, stanno lavorando da qualche anno sull’educazione alimentare – ha osservato il dirigente scolastico Mario Magnelli - con ricerche storiche dedicate alla tradizione piacentina. Abbiamo scoperto che la cucina piacentina è una cucina preparata con ingredienti spesso poveri, ma estremamente sani. Ma è anche una cucina appetitosa. Le nostre classi sono ormai multirazziali e colorate, sono convinto che i menu della tradizione saranno occasioni per molti bambini di conoscere e apprezzare piatti a loro molto probabilmente sconosciuti. Il cibo è cultura e uno straordinario mezzo di conoscenza reciproca”.
