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Fiorenzuola / Fiorenzuola d'Arda

«Nessun rischio e pericolo con l’ammoniaca nei frigoriferi di New Cold»

Il sindaco di Fiorenzuola ha risposto alle perplessità della minoranza, circa i possibili effetti dell’utilizzo della sostanza nella nuova logistica del freddo: «Nel nostro comune sostanze ben più pericolose con il deposito di carburanti»

«L’ammoniaca è protetta nelle sale macchine di New Cold dove sono presenti sistemi di sicurezza e contenimento, previsti per legge e autorizzati dalla Commissione tecnica gas tossici. Le sorgenti di piccole emissioni di scarsa rilevanza, con valvola ad intercetto, sono presenti ad un’altezza di dieci metri ed è stato calcolato che nelle peggiori condizioni meteo non si avrebbero valori rilevanti e pericolosi al suolo».

Così il sindaco di Fiorenzuola Romeo Gandolfi rispondendo alla minoranza consigliare di “Cambiamo Fiorenzuola”, in merito ad alcune perplessità sull’utilizzo di ammoniaca nelle celle frigorifere della logistica del freddo, in fase di ultimazione alla Barabasca. «Non obiettiamo contro l’utilizzo dell’ammoniaca da parte della società – ha chiarito il consigliere Franco Pastorelli esponendo l’interrogazione – ma sulla mancata informazione alla comunità circa la possibile presenza o meno di rischi e pericoli».

«L’ammoniaca come sostanza frigorigena viene utilizzata dalla metà dell’800 ed è la migliore con proprietà termodinamiche, quindi in termini di consumi energetici, rispetto agli altri gas refrigeranti» - ha iniziato a rispondere Gandolfi, la cui spiegazione è stata definita da «sussidiario o da Super Quark» dal consigliere di minoranza Nando Mainardi. «La quantità richiesta rientra nella media per gli impianti di queste dimensioni e l’utilizzo è regolamentato dalla legge ed è sottoposto al parere della Commissione tecnica gas tossici: non richiede pertanto una Conferenza dei servizi pubblica e dopo il procedimento l’autorizzazione viene pubblicata in Gazzetta ufficiale».

Il sindaco ha fatto l’esempio di altri gas tossici presenti sul territorio, dal cloro per le piscine alla benzina delle stazioni di servizio, ai carburanti stoccati nel deposito Eni di via Scapuzzi dove «la cisterna più piccola contiene 500mila litri: la benzina è altamente infiammabile mentre l’ammonica ha un rischio molto basso e ha una tossicità minore. Perché suscita così tanta attenzione?». Gandolfi e il responsabile tecnico per l’utilizzo dell’ammoniaca in New Cold, l’ingegnere Milanesi, hanno spiegato che l’impianto è «dotato di rilevatori, allarmi e sistemi di abbattimento dedicati per eventuali fuoriuscite. Il personale è munito di patentino e le abitazioni confinanti non sono esposti a pericoli perché i valori, in caso di rilascio esterno dalla sala macchine dove è contenuta la sostanza, non raggiungono livelli pericolosi. L’impianto i New Cold di Fiorenzuola è stato realizzato da una società storica in Italia, con il maggior numero di siti installati e con il migliore know how: è stato interessato l’ingegnere del Comune che si occupa di Protezione civile e non ci sono presupposti affinché lo stabilimento rientri tra quelli a rischio di incidente rilevante».

Ha aggiunto il tecnico che per New Cold garantirà l’utilizzo corretto della sostanza: «Da procedura formale non vi è alcun obbligo di informare la popolazione. In Italia ci sono cieca millecinquecento impianti che utilizzano ammoniaca, il 25 per cento di questi è in Emilia e uno è vicino a Fidenza. Il problema non è l’ammoniaca ma la costruzione: qua il livello di eventuali emissioni viene mantenuto sotto il rischio di esplosività e sotto a quello che potrebbe causare danni irreversibili alle persone. I sistemi di rilevazione si attivano a bassissime fuoriuscite e inizia l’abbattimento dell’emissione tramite acqua».

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