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Consorzio di bonifica / Castell'Arquato

Ecco la nuova condotta irrigua della Valdarda da 20 chilometri: benefici, tragitto, tempi e costi

L'opera tra Castellarquato e Alseno sarà realizzata dal Consorzio di bonifica. L’intervento non toccherà la rete di canali esistente ma si affiancherà ad essa seguendo un tracciato interrato

Ecco come sarà la nuova condotta irrigua in Valdarda. «Si tratta - spiega l’architetto Pierangelo Carbone, direttore dell’area tecnica del Consorzio di bonifica - di una nuova condotta in pressione di 20 chilometri che da Castellarquato, passante in sinistra Arda fino a Fiorenzuola, giungerà ad Alseno parallelamente alla ferrovia. L’intervento non toccherà la rete di canali esistente, parte della quale ha più di 500 anni come il Canale della Sforzesca, ma si affiancherà ad essa seguendo un tracciato interrato. In pratica il reticolo a cielo aperto potenzierà la funzione di scolo mentre la nuova condotta fungerà da infrastruttura distributiva». 

L’intervento prevede la posa di tubazioni in plastici rinforzati con fibre di vetro, un materiale caratterizzato dall’alto potere di durabilità, con diametro che varierà tra i 1.200 e i 1.000 mm, nel primo tratto di condotta (da Castellarquato alla ferrovia; mentre nel secondo tratto (dalla ferrovia fino all’abitato di Alseno) verranno posate tubazioni in ghisa con diametri variabili da 1000 a 500 mm. 

Gli obiettivi sono di efficientare il sistema irriguo della ValdArda migliorandone i rendimenti con risparmio di acqua e soldi; dare maggior forza alla rete esistente che manterrà la funzione di difesa. La fine dei lavori è prevista nei primi mesi del 2023.

«Con la nuova condotta - sottolinea il presidente del Consorzio Luigi Bisi - distribuiremo acqua in pressione e quindi subito e sempre disponibile dagli utilizzatori che non dovranno sollevarla dal canale con l’utilizzo dei mezzi agricoli ma semplicemente prelevarla direttamente dalla condotta secondo le proprie dotazioni irrigue. A questo vantaggio diretto se ne affianca uno generalizzato perché risparmiare risorsa vuole dire averne di più per l’intero territorio. Alcune preoccupazioni di soggetti del territorio riguardavano l'aspetto che durante il periodo estivo, allorché in funzione la nuova condotta, l'attuale Canale della Sforzesca rimanga in "asciutta" non essendo più utilizzato per le funzioni irrigue. Il Consorzio a questo proposito ha già avuto modo di anticipare che proporrà al Ministero che quote di risparmio idrico conseguito a seguito dell'attuazione dell'intervento, possano essere lasciate fluire liberamente durante la stagione irrigua nel corso dell'attuale canale della Sforzesca per continuare a garantirne le funzioni ecosistemiche e ambientali».

Il finanziamento deriva da un bando europeo finanziato con fondi Psrn tramite il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali che ha approvato l’importo massimo finanziato (18.496.650,00 euro) e dichiarato la pubblica utilità dell’opera. Su 250 consorzi di bonifica partecipanti a livello nazionale, quello piacentino è uno del 19 vincitori, con un importo dei lavori superiore ai 12 milioni e 800 mila euro.

«Attualmente - spiega l’ingegnere Chiara Celada dell’Ufficio progettazione - sono in corso le attività di bonifica bellica sistematica terrestre, sia superficiale che profonda, dell’area oggetto dell’intervento. Le attività di bonifica bellica, visto lo sviluppo lineare di 20 chilometri di cantiere, saranno eseguite per tronchi successivi di cantiere. Una volta constatata l’assenza di eventuali ordigni bellici lungo il tracciato della condotta, si procederà con la posa della tubazione».

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