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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Nuova logistica alla Barabasca, Gibertoni: «Troppo impattante»

La consigliera regionale del Gruppo Misto: »Intervento molto pesante sul piano dell’impatto ambientale: è previsto il passaggio nell’area di quasi 300 mezzi pesanti al giorno»

Con un’interrogazione Giulia Gibertoni (Misto) chiede chiarimenti al governo regionale sulla realizzazione di una nuova piattaforma logistica alla Barabasca, la zona industriale di Fiorenzuola. Il progetto, si legge nell’atto ispettivo, “prevede la realizzazione di due fabbricati e dei relativi servizi (uno dei due stabili adibito allo stoccaggio di merci refrigerate)”.

Nella valutazione di sostenibilità collegata all’intervento, rimarca la consigliera, “solo due pagine, su quarantaquattro, sono riservate alle Gibertoni-2azioni di mitigazione ambientale, si parla di qualche filare di alberatura e poco più; nel documento si evidenzia poi che l’impatto sull’atmosfera generato dal traffico indotto durante l’esercizio del nuovo comparto non avrà effetti rilevanti sulle condizioni attuali della qualità dell’aria”.

Gibertoni parla invece di “intervento molto pesante sul piano dell’impatto ambientale (è previsto, ad esempio, il passaggio nell’area di quasi 300 mezzi pesanti al giorno)”. La consigliera spiega anche che “le strutture che verranno realizzate saranno altamente energivore”. Rileva poi che “le altezze degli edifici sono quasi triple rispetto alle altezze massime previste in queste zone dagli strumenti urbanistici vigenti, con un effetto ‘fuori scala’ altamente impattante rispetto all’esistente”.

Gibertoni vuole quindi sapere dall’esecutivo Bonaccini “se l’intervento proposto sia coerente con le politiche di risparmio di consumo di suolo che dice di voler perseguire”, “come un progetto di questo tipo, basato interamente sul trasporto su gomma, si accompagni con lo sviluppo del terminal intermodale di Fiorenzuola” e “quale sia la procedura prevista per un intervento del genere e quale il suo inquadramento, in particolare, dal punto di vista delle valutazioni preventive sugli impatti”. La consigliera chiede poi all’amministrazione regionale “quale sia la relazione tra questo procedimento e l’articolo 8 del regolamento statale per la semplificazione e il riordino della disciplina sullo sportello unico per le attività produttive (DPR 160/2010), relativo ai raccordi procedimentali con strumenti urbanistici, e la normativa regionale vigente, in particolare in relazione all’individuazione delle aree destinate all’insediamento di impianti produttivi, anche nella programmazione sovracomunale”, “quale sarà il ruolo della Regione Emilia-Romagna nel procedimento e attraverso quali strumenti e attori sarà esercitato” e “quali forme di partecipazione e pubblicità verranno attivate”. Infine, sulla questione delle altezze degli edifici richiede “se esista un limite massimo e quale sia”.

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