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Venerdì, 29 Marzo 2024
Elezioni comunali / Castelvetro Piacentino

«Più telecamere funzionanti e tassazione puntuale dei rifiuti per ridurre la Tari»

Il candidato sindaco Paolo Targon (Vivi Castelvetro): «Riportare un’amministrazione diversa, fortemente orientata al centrodestra. L’ascolto reale delle persone tema centrale del programma»

Più telecamere e manutenzione, ascolto reale dei cittadini, rimodulazione della tassa dei rifiuti. Sono alcuni dei punti al centro del programma elettorale di “Vivi Castelvetro”, lista civica in corsa alle prossime elezioni del comune della bassa piacentina – appuntamento alle urne il 14 e 15 maggio – con il candidato sindaco Paolo Targon, appoggiato da Fratelli d’Italia e Forza Italia. Ingegnere, 47 anni, Targon contende la guida dell'amministrazione comunale alle altre due candidate in corsa: Silvia Granata - sostenuta dall’amministrazione uscente con la lista “Castelvetro per te” - e Francesca Albanesi (“Castelvetro Futura”).

Cosa l’ha spinta a candidarsi? «La voglia di cambiare l’amministrazione di Castelvetro, perché crediamo che, dopo dieci anni, sia giunto il momento di cambiare orientamento, e di riportare un’amministrazione diversa, fortemente orientata verso il centrodestra. È giusto fare un rinnovamento, portando qualcuno che possa fare davvero la differenza».

Quale tema sente particolarmente vicino o urgente?«Sicuramente l’ascolto dei cittadini; abbiamo notato in questi anni che molti si sono lamentati perché non sono stati ascoltati da questa amministrazione; anche per i piccoli problemi, non hanno ricevuto risposta e assistenza. L’ascolto reale delle persone abbiamo voluto metterlo come tema centrale del nostro programma».

Un’esperienza personale o professionale che sente come competenza utile da spendere nella politica? «Io sono da 25 anni volontario nella Pubblica assistenza di Monticelli e per 10 anni sono stato presidente, fino al dicembre scorso. Questa esperienza mi ha insegnato la gestione delle persone, il sapersi rapportare con diverse personalità, l’ascolto puntuale delle esigenze di tutti, che sicuramente posso mettere in campo anche per Castelvetro. Oltre al fatto di saper gestire situazione critiche, come nel periodo della pandemia, in maniera tenace, senza mai arretrare di un centimetro».

Si discute già da tempo dei disagi previsti a Castelvetro, causa manutenzione straordinaria del ponte sul Po, attesa nel 2024. «Sappiamo già che sono stati presi alcuni accordi tra la attuale amministrazione e la Provincia e sarà prioritario capire quali. Sicuramente punteremo quanto più possibile sulla chiusura solo notturna del ponte, salvaguardando il più possibile il senso alternato durante il giorno, che comunque creerà disagi ma non inibisce del tutto il passaggio. Poi ovviamente, quello che sembra sia già stato ottenuto, la gratuità del tratto autostradale tra Castelvetro e Cremona».

Dal punto di vista del commercio? «Sicuramente alcune attività commerciali ne risentiranno, e potremmo anche valutare - a fronte di una documentazione chiara e precisa di eventuali perdite di introito - anche degli sgravi fiscali a livello di tassazione sui rifiuti ecc., per riuscire ad andare incontro alle realtà che soffriranno un po' da questa situazione».

Resta aperta la sfida Pnrr: «Cercheremo di riuscire a cogliere tutti quei finanziamenti possibili e necessari per il Comune, anche grazie al supporto di chi ci sostiene. Noi siamo supportati da Fratelli d’Italia - che è il mio partito - da Forza Italia; sappiamo che al governo abbiamo queste forze politiche, degli esponenti di spicco a Roma e possiamo avere, anche tramite loro, tutte le informazioni necessarie per riuscire a cogliere le opportunità che il Pnrr ci può dare a favore di Castelvetro».

Sul fronte sicurezza cosa si può fare in più? «Sicuramente incrementare notevolmente il numero delle telecamere. L’amministrazione uscente ha sbandierato il posizionamento di telecamere, che però spesso non funzionano o sono in punti non efficaci. Poi, attraverso la società che le gestisce, una puntuale e attenta verifica e manutenzione del loro funzionamento, perché è inutile disseminarle sul territorio se poi queste, per un motivo o per l’altro, non funzionano».

Un’iniziativa intrapresa dall’amministrazione uscente a cui ha guardato con favore? «Sono stati bravi a utilizzare i fondi per la riqualificazione delle scuole, anche se erano finalizzati a quello e non potevano essere utilizzato per altro. I fondi per la riqualificazione della piazza del Comune potevano esser utilizzati un po' meglio, perché a molti non è piaciuto l’intervento fatto e poteva essere gestito in maniera diversa; quantomeno, evitare di fare percorsi partecipati senza poi ascoltare quello che la cittadinanza aveva da dire».

Un progetto concreto da portare a termine nell’eventuale mandato? «La rimodulazione completa della tassa dei rifiuti, un tema che a molti imprenditori della zona e famiglie sta a cuore. Riuscire ad arrivare a una tassazione più puntuale, incentivando magari quella che può essere una raccolta pesata dei rifiuti, come altri comuni sono riusciti a ottenere. In mancanza di un sistema di tariffazione diverso la spesa – la gestione costerà quasi 800mila euro – è interamente a carico, più della metà sulle famiglie, l’altra sulle imprese. Crediamo che rimodulando il sistema di gestione, si possa ridurre anche la tari. Un impegno che vogliamo cercare di portare a termine in questi cinque anni».

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